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http://hdl.handle.net/10280/60
2024-03-02T02:47:21ZENHANCE THE ITALIAN AGRI-FOOD PRODUCTS SUSTAINABILITY FEATURES THROUGH A MULTIDISCIPLINARY APPROACH THAT INTEGRATES LIFECYCLE ASSESSMENT ANALYSIS WITH OTHER INFORMATION DOCUMENTING SOCIAL, CULTURAL AND ECONOMIC IMPACTS OF PRODUCTION ACTIVITIES ON LANDSCAPE AND LOCAL COMMUNITIES
http://hdl.handle.net/10280/53794
Titolo: ENHANCE THE ITALIAN AGRI-FOOD PRODUCTS SUSTAINABILITY FEATURES THROUGH A MULTIDISCIPLINARY APPROACH THAT INTEGRATES LIFECYCLE ASSESSMENT ANALYSIS WITH OTHER INFORMATION DOCUMENTING SOCIAL, CULTURAL AND ECONOMIC IMPACTS OF PRODUCTION ACTIVITIES ON LANDSCAPE AND LOCAL COMMUNITIES
Autore/i: RAVAGLIA, PIETER
Coordinatore: TREVISAN, MARCO
Abstract in italiano della tesi: La normativa comunitaria ha favorito lo sviluppo di sistemi di qualità certificati. Oggi la CE sta guidando il sistema qualità verso un nuovo orizzonte: la valutazione delle prestazioni di sostenibilità di prodotti e organizzazioni, e lo sta facendo attraverso la metodologia dell'Impronta Ambientale (EF).
A livello nazionale dal 2009 il Ministero dell'Ambiente sta promuovendo un intenso programma di valutazione delle prestazioni ambientali dei prodotti e di riduzione delle emissioni di gas serra delle imprese italiane. Una delle iniziative di maggior successo è il progetto VIVA "La Sostenibilità della vitivinicoltura in Italia".
Con la pubblicazione del decreto Ministeriale n. 56 del marzo 2018 che approva lo schema volontario Made Green in Italy per l'applicazione della metodologia PEF in Italia, e con la pubblicazione del PEFCR per “Still and sparkling wine”. È chiaro che sia a livello nazionale che europeo la direzione intrapresa va verso la metodologia EF dalla Commissione Europea.
Supponendo che il protocollo VIVA possa essere influenzato anche dall'evoluzione del metodo EF; sono state valutate le possibili implicazioni legate ad una futura transizione da VIVA alla PEF, effettuando anche uno studio PEF su 27 prodotti certificati VIVA con un confronto di prestazioni tra i prodotti VIVA e i benchmark europei.
Citazione: Ravaglia, Pieter. "ENHANCE THE ITALIAN AGRI-FOOD PRODUCTS SUSTAINABILITY FEATURES THROUGH A MULTIDISCIPLINARY APPROACH THAT INTEGRATES LIFECYCLE ASSESSMENT ANALYSIS WITH OTHER INFORMATION DOCUMENTING SOCIAL, CULTURAL AND ECONOMIC IMPACTS OF PRODUCTION ACTIVITIES ON LANDSCAPE AND LOCAL COMMUNITIES", Università Cattolica del Sacro Cuore, XXX ciclo, a.a. 2016/17, Piacenza, [http://hdl.handle.net/10280/53794].2018-12-14T00:01:00ZAPPROPRIATE FOOD PRODUCTION THROUGH INCREASING CROP YIELD AND INTRODUCING NEW CROPS IN THE DEMOCRATIC REPUBLIC OF THE CONGO
http://hdl.handle.net/10280/53793
Titolo: APPROPRIATE FOOD PRODUCTION THROUGH INCREASING CROP YIELD AND INTRODUCING NEW CROPS IN THE DEMOCRATIC REPUBLIC OF THE CONGO
Autore/i: NDAYISENGA, VALENCE
Coordinatore: TREVISAN, MARCO
Abstract in italiano della tesi: La mancanza di una buona dieta ben bilanciata nutrizionalmente, porta al persistente sottosviluppo, in particolare per la capacità fisica e intellettuale delle persone e ha un impatto negativo sullo sviluppo del Paese. La presente tesi di dottorato mirava a valutare le strategie per produrre un cibo appropriato sufficiente, sicuro e sostenibile attraverso la sperimentazione di diverse tecniche di coltivazione e cultivar locali di manioca per identificare quali tecniche e cultivar sono più performanti per aumentare la resa. Dall’altra parte, al fine di contribuire alla diversificazione della produzione del cibo e al miglioramento del piatto tradizionale congolese costituita da più di 80% di carboidrati in particolare la manioca, studi su nuove colture riconosciute contenere dei buoni livelli in proteine, vitamine e minerali come Patata dolce a polpa arancione (Ipomoea batatas) riconosciuta essere ricca soprattutto in provitamina A e quinoa (Chenopodium quinoa Willd.) riconosciuta in particolare per il suo buon contenuto di aminoacidi ben bilanciato sono state condotte. Come risultato, tra tre tecniche di coltivazione (Ridge, Mound e Flat) per la produzione di manioca e 5 cultivar locali di manioca (Dunda, Kakuanga, Kasongoy, Kasonie, Ngoymuamba) valutati, la coltivazione su Ridge e il culltivar Ngoymuamba hanno dato il risultato più alto (19,2 Mg ha-1 di tuberi freschi), mentre Dunda è stata la cultivar che ha prodotto molto meno (6,8 Mg ha-1 di tuberi freschi). Le cultivar di patata dolce a polpa arancione studiati, hanno dimostrato che il contenuto in β-carotene è ragionevolmente alto perché 87 g di tuberi fresche sono sufficienti per coprire la dose giornaliera raccomandata in vitamina A per gli adulti. Per quinoa, tre cultivar (Pasankalla, Puno, Titicaca) hanno dimostrato di produrre una resa considerevole in quanto la produzione in granella è stata rispettivamente di 2,2 Mg ha-1; 1,9 Mg ha-1; 1,3 Mg ha-1 per Titicaca, Pasankalla e Puno.
Citazione: Ndayisenga, Valence. "APPROPRIATE FOOD PRODUCTION THROUGH INCREASING CROP YIELD AND INTRODUCING NEW CROPS IN THE DEMOCRATIC REPUBLIC OF THE CONGO", Università Cattolica del Sacro Cuore, XXX ciclo, a.a. 2016/17, Piacenza, [http://hdl.handle.net/10280/53793].2018-12-14T00:01:00ZLA CESSIONE DI PRODOTTI AGROALIMENTARI: DALLA DISPARITA' DI POTERE CONTRATTUALE AL RIEQUILIBRIO DEL CONTRATTO. TUTELA DEL CONTRAENTE DEBOLE ED EFFICIENZA DEL MERCATO
http://hdl.handle.net/10280/53791
Titolo: LA CESSIONE DI PRODOTTI AGROALIMENTARI: DALLA DISPARITA' DI POTERE CONTRATTUALE AL RIEQUILIBRIO DEL CONTRATTO. TUTELA DEL CONTRAENTE DEBOLE ED EFFICIENZA DEL MERCATO
Autore/i: ROSSI, ARIANNA
Coordinatore: TREVISAN, MARCO
Abstract in italiano della tesi: L’art. 62 del d.l. n. 1 del 2012, che riecheggia lo schema della Legge n. 192 del 1998, ma nello specifico settore agroalimentare, prevede non solo regole di forma, che hanno un obiettivo di protezione della parte debole del rapporto (neoformalismo contrattuale), ma anche regole di contenuto e di comportamento, che intendono prevenire la formazione di contratti iniqui. Lo scopo di questo studio non è soltanto quello di offrire un inquadramento sistematico ad una legislazione che, peraltro, si inserisce in un contesto sempre più frammentato, ma anche quello di analizzare i vari strumenti previsti e di valutare la loro capacità nel perseguimento dello scopo prefissato dalla legislazione, anche attraverso l'applicazione della disciplina generale prevista all'interno del codice civile, alla quale oggi, più che mai, si sente il bisogno di ridare spazio.
Il lavoro si dipana lungo quattro capitoli, attraverso un percorso che inizia con l’analisi delle relazioni tra contratto e mercato, tramite un’indagine sistematica sulla nuova disciplina dei contratti, prosegue con l’approfondimento della disciplina dell’articolo 62, per poi analizzare gli strumenti introdotti in relazione all’impatto sull’efficienza del mercato, ed in particolare sul settore agroalimentare, in termini di food safety, food security e accesso al credito.
Citazione: Rossi, Arianna. "LA CESSIONE DI PRODOTTI AGROALIMENTARI: DALLA DISPARITA' DI POTERE CONTRATTUALE AL RIEQUILIBRIO DEL CONTRATTO. TUTELA DEL CONTRAENTE DEBOLE ED EFFICIENZA DEL MERCATO", Università Cattolica del Sacro Cuore, XXX ciclo, a.a. 2016/17, Piacenza, [http://hdl.handle.net/10280/53791].2018-12-14T00:01:00ZTOWARDS REDUCING THE IMPACT OF SOIL MANAGEMENT AND TILLAGE PRACTICES ON THE GLOBAL CLIMATE CHANGE
http://hdl.handle.net/10280/39869
Titolo: TOWARDS REDUCING THE IMPACT OF SOIL MANAGEMENT AND TILLAGE PRACTICES ON THE GLOBAL CLIMATE CHANGE
Autore/i: FIORINI, ANDREA
Coordinatore: TREVISAN, MARCO
Abstract in italiano della tesi: L'adozione di (agro)ecosistemi sostenibili viene indicata come una efficace strategia in grado sequestrare carbonio (C) nel suolo, mitigando così il cambiamento climatico e migliorando la fertilità.
Sebbene il potenziale di sequestro del C della non-lavorazione (NT) sia stato generalmente sovrastimato, esso risulta essere di 0,26 Mg ha-1 anno-1 superiore rispetto al regime arativo. Inoltre, il 76,6% di questo quota è localizzato in frazioni considerabili come relativamente stabili.
Il NT aumenta lo sviluppo radicale delle colture erbacee (es. mais, soia, frumento) negli stati superficiali del suolo (0-5 cm). Le correlazioni tra i parametri di densità radicale e le proprietà fisiche del suolo mostrano come lo sviluppo radicale sia un fondamentale indicatore di qualità del suolo in NT.
I residui delle cover crops influenzano le emissioni di protossido d’azoto (N2O) in NT: i residui di segale favoriscono l'immobilizzazione dell’azoto (N), aumentandone così l'efficienza d’utilizzo e diminuendo le emissioni, mentre i residui di veccia vellutata aumentano l’N2O come conseguenza della mineralizzazione dell’N.
Le emissioni di N2O e la produttività dei prati stabili possono essere positivamente correlate, perché meccanismi diversi rispetto alla regolazione indotta dalla disponibilità di N possono controllare l'N2O: il C potrebbe essere un principale fattore di regolazione per nitrificazione e denitrificazione.
Citazione: Fiorini, Andrea. "TOWARDS REDUCING THE IMPACT OF SOIL MANAGEMENT AND TILLAGE PRACTICES ON THE GLOBAL CLIMATE CHANGE", Università Cattolica del Sacro Cuore, XXX ciclo, a.a. 2016/17, Piacenza, [http://hdl.handle.net/10280/39869].2018-03-27T00:01:00Z