DSpace Collezione:
http://hdl.handle.net/10280/51028
2024-03-15T00:56:48ZDIRITTO E SISTEMA NEL TEMPO. SUL RAPPORTO 'DIRITTO-TEMPO' ALLA PROVA DEL SISTEMA GIURIDICO PRIMA E DOPO LUHMANN
http://hdl.handle.net/10280/152134
Titolo: DIRITTO E SISTEMA NEL TEMPO. SUL RAPPORTO 'DIRITTO-TEMPO' ALLA PROVA DEL SISTEMA GIURIDICO PRIMA E DOPO LUHMANN
Autore/i: CHIESI, VALENTINA
Coordinatore: NICOLUSSI, ANDREA
Abstract in italiano della tesi: La presente ricerca ha l’obiettivo di avanzare alcune riflessioni sul complesso, nonché amplissimo, rapporto tra il diritto e la categoria della temporalità. Essa muove dalla convinta opportunità di affiancare ai numerosi studi sulle trasformazioni contemporanee di carattere spaziale (e.g. sul diritto globale, transnazionale, sovranazionale), riflessioni specificamente dedicate al tempo, sulla scia di un’ormai consolidata letteratura filosofico-sociologica impegnata nell’analisi dei tratti più significativi che oggi assume tale dimensione (i.e. presentificazione, accelerazione, aleatorietà). Per conferire coerenza al lavoro, si è deciso di assumere il sistema giuridico come griglia teorico-metodologico entro cui svolgere il ragionamento, selezionando alcune prospettive utili a mettere in luce come sussista una tendenziale corrispondenza tra il modo in cui si è delineato il rapporto tra diritto e sistema e il significato più o meno pregnante conferito alla temporalità. In un primo momento, assumendo la teoria della consuetudine come ‘chiave di accesso’ prediletta per riflettere sul tema, si sono indagate – con un approccio storico-comparatistico – la dottrina della Scuola storica del diritto e quella ‘positivistica’ tracciata da Hobbes, Bentham e Kelsen. Successivamente, ci si è a lungo dedicati alla teoria dei sistemi sociali di Luhmann, nella quale emerge un’inedita declinazione teorica del concetto di sistema, alla luce, in particolare, del paradigma dell’autopoieticità; essa è dunque apparsa centrale per poter cogliere alcune tendenze tardo-novecentesche che investono non solo la società complessivamente intesa, ma il diritto stesso come sottosistema autonomo. Sulla scia delle riflessioni luhmanniane in tema di imperintegrazione, ‘overstrain’ e contingenza, le ricerche di Teubner sul diritto riflessivo e di Rosa sull’accelerazione sociale hanno consentito di spostare lo sguardo alla contemporaneità, rispetto alla quale sembra consolidarsi la necessità di ricorrere a ‘nuove metafore’ che, tra teoria e prassi, offrano cornici epistemologiche inedite entro cui collocare una realtà giuridico-normativa a vocazione sempre più a-sistematica e a-sistemica. Dopo aver approfondito quello reticolare come il modello che più consente di tenere insieme i numerosi elementi connotativi dell’odierno scenario socio-giuridico (i.e. la globalizzazione, la governance, l’ibridismo pubblico-privato, la trasfigurazione delle fonti del diritto), si è potuto altresì ipotizzare la ri-emersione di alcune ‘categorie-fenomeno’ tipicamente moderne (i.e. consuetudine, codice, costituzione, legislazione) ri-plasmate tuttavia dalla discussa questione dell’effettività e da una nuova idea di temporalità (in particolare, si fa riferimento al presunto carattere consuetudinario del diritto contemporaneo, ai c.d. Codes of conduct, alla teoria delle costituzioni sociali di Teubner, alla c.d. experimental law). In via conclusiva, è apparso interessante richiamare le proposte teoriche di Husserl e Ost & De Kerchove ove viene tentata una ‘tipizzazione ideale’ della temporalità giuridica, aprendo ad ulteriori riflessioni oggi più che mai attuali e rispetto alle quali la dimensione del tempo, e in particolare del futuro, torna ad essere centrale: prima fra tutte, la responsabilità intergenerazionale.
Citazione: Chiesi, Valentina. "DIRITTO E SISTEMA NEL TEMPO. SUL RAPPORTO 'DIRITTO-TEMPO' ALLA PROVA DEL SISTEMA GIURIDICO PRIMA E DOPO LUHMANN", Università Cattolica del Sacro Cuore, XXXV ciclo, a.a. 2021/22, Milano, [http://hdl.handle.net/10280/152134].2023-07-17T00:01:00ZSULLE PROSPETTIVE DI RIFORMA DEL SISTEMA SANZIONATORIO PENALE. PROBLEMATICITA' DELLA CONDIZIONE DETENTIVA E SUPERAMENTO DEL MODELLO CARCEROCENTRICO
http://hdl.handle.net/10280/148286
Titolo: SULLE PROSPETTIVE DI RIFORMA DEL SISTEMA SANZIONATORIO PENALE. PROBLEMATICITA' DELLA CONDIZIONE DETENTIVA E SUPERAMENTO DEL MODELLO CARCEROCENTRICO
Autore/i: POLIMENI, VALERIA
Coordinatore: NICOLUSSI, ANDREA
Abstract in italiano della tesi: Il presente lavoro di ricerca dottorale prende le mosse dalla constatazione dell’inefficacia preventiva del nostro sistema sanzionatorio penale prettamente carcerocentrico. Nell’evidenziare la necessità di introdurre sanzioni principali alternative al carcere, la ricerca si concentra sui vantaggi di una nuova modalità di risposta al reato, che, ispirata al principio di individualizzazione della pena, si identifichi in un programma risocializzativo calibrato sulle specifiche esigenze rieducative del condannato. Sullo sfondo dei vani tentativi finora attuati per superare l’egemonia detentiva, l’elaborato sviluppa un focus sulla pena prescrittiva, in quanto prototipo ideale della «pena progetto». Nel solco di alcune implicazioni derivanti dalla possibile introduzione di tale sanzione nel nostro ordinamento si inseriscono, in particolare, alcune riflessioni che vorrebbero individuare nel giudizio di bilanciamento tra istanze apparentemente contrapposte (di tutela della collettività, a fronte della pericolosità sociale del reo, e di risocializzazione del condannato) un modello valutativo di determinazione dei contenuti individualizzati della pena, limitando al contempo la necessaria discrezionalità giudiziaria. In considerazione della mancanza di un’espressa disciplina di tale giudizio, generalmente sotteso all’irrogazione della sanzione penale, si propone di delinearne una possibile regolamentazione con l’intento di depurarlo dalle logiche retributive che lo hanno tradizionalmente caratterizzato, per reindirizzarlo verso componenti riconciliative proprie della giustizia riparativa.
Citazione: Polimeni, Valeria. "SULLE PROSPETTIVE DI RIFORMA DEL SISTEMA SANZIONATORIO PENALE. PROBLEMATICITA' DELLA CONDIZIONE DETENTIVA E SUPERAMENTO DEL MODELLO CARCEROCENTRICO", Università Cattolica del Sacro Cuore, XXXV ciclo, a.a. 2021/22, Milano, [http://hdl.handle.net/10280/148286].2023-06-22T00:01:00ZRESCISSIONE PER LESIONE E USURA REALE (PER UNA RILETTURA DELL'ART. 1448 C.C.)
http://hdl.handle.net/10280/148285
Titolo: RESCISSIONE PER LESIONE E USURA REALE (PER UNA RILETTURA DELL'ART. 1448 C.C.)
Autore/i: BONFANTI, BENEDETTA
Coordinatore: NICOLUSSI, ANDREA
Abstract in italiano della tesi: La tesi indaga il rapporto e le reciproche interferenze tra il contenuto normativo dell’art. 1448 c.c. e quello dell’art. 644, comma 3, c.p. Il lavoro si articola in quattro capitoli. Il primo è dedicato a origine storica ed evoluzione dei due istituti. Nel secondo capitolo sono passate criticamente in rassegna le differenti posizioni della dottrina. La parzialità delle soluzioni induce nel terzo capitolo a interrogandosi sull’impatto della sopravvenienza legislativa dell’usura reale sull’interpretazione della fattispecie rescissoria, in particolare chiedendosi se e come la fisionomia dell’art. 644, comma 3, c.p. interferisca con i contenuti normativi della disposizione del codice civile. A tal fine è svolto un confronto tra i requisiti “omologhi” di ciascuna fattispecie, sui versanti oggettivo e soggettivo. È in particolare nella rilettura della nozione di “stato di bisogno” che si individuano margini per affermare la reciproca autonomia concettuale delle due fattispecie. Il quarto capitolo è dedicato all’individuazione dell’ambito applicativo delle due norme e alla ragionevolezza dell’esistenza di due criteri normativi diversi per valutare la sproporzione tra le prestazioni. Gli esiti ricostruttivi, in estrema sintesi: (i) parziale abrogazione dell’art. 1448 c.c. nella parte in cui regola i bisogni espressivi di una difficoltà di carattere patrimoniale; (ii) sopravvenuta incostituzionalità del criterio ultra dimidium.
Citazione: Bonfanti, Benedetta. "RESCISSIONE PER LESIONE E USURA REALE (PER UNA RILETTURA DELL'ART. 1448 C.C.)", Università Cattolica del Sacro Cuore, XXXV ciclo, a.a. 2021/22, Milano, [http://hdl.handle.net/10280/148285].2023-06-22T00:01:00ZLO STATUTO GIURIDICO DEGLI ACCORDI INTEGRATIVI E SOSTITUTIVI DEL PROVVEDIMENTO
http://hdl.handle.net/10280/148284
Titolo: LO STATUTO GIURIDICO DEGLI ACCORDI INTEGRATIVI E SOSTITUTIVI DEL PROVVEDIMENTO
Autore/i: GRANDOLINI, SOFIA
Coordinatore: NICOLUSSI, ANDREA
Abstract in italiano della tesi: Il lavoro di ricerca approfondisce il tema degli accordi amministrativi integrativi e sostitutivi del provvedimento. In particolare, oggetto di studio è la disciplina applicabile agli accordi, in quanto, ai sensi dell’art. 11, l. n. 241/90, ad essi si applicano i principi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili. La ricerca si svolge, dapprima, mediante l’analisi complessiva dell’istituto degli accordi amministrativi, passando poi all’approfondimento dei caratteri fondamentali di alcuni principi del codice civile astrattamente applicabili. Alla luce dei risultati ottenuti, la ricerca prosegue mediante lo studio di alcune tipologie di accordi amministrativi: viene considerata la modalità di applicazione di un singolo principio del codice civile rispetto alle tipologie di accordi scelti, presi in considerazione a coppie, al fine di dedurre, mediante un approccio empirico, se, al modificarsi dell’oggetto dell’accordo e dunque dell’interesse sotteso all’esercizio dell’attività amministrativa in forma consensuale, consegua una diversità di disciplina applicabile.
Citazione: Grandolini, Sofia. "LO STATUTO GIURIDICO DEGLI ACCORDI INTEGRATIVI E SOSTITUTIVI DEL PROVVEDIMENTO", Università Cattolica del Sacro Cuore, XXXV ciclo, a.a. 2021/22, Milano, [http://hdl.handle.net/10280/148284].2023-06-22T00:01:00Z