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Parmigiani, Davide. "TECNOLOGIE DI GRUPPO", Università Cattolica del Sacro Cuore, XXI ciclo, a.a. 2007/08, Milano, [http://hdl.handle.net/10280/516].

Titolo: TECNOLOGIE DI GRUPPO
Autore/i: PARMIGIANI, DAVIDE
Tutor: ARDIZZONE, PAOLO FIORAVANTI
RIVOLTELLA, PIER CESARE
Coordinatore: VIGANO', RENATA MARIA
Lingua: ITA
Abstract in italiano della tesi: L’obiettivo della ricerca denominata “Tecnologie di Gruppo” è fondato su tre idee basilari: 1. a scuola è importante perseguire due tipologie di apprendimento: l’apprendimento individuale e quello di gruppo. Al momento, gli insegnanti organizzano le loro azioni didattiche maggiormente verso il primo tipo mentre il secondo è considerato un supporto per il primo; 2. a scuola, le situazioni più comuni di lavoro con le tecnologie non sono inline bensì principalmente offline, nella classe oppure nel laboratorio multimediale. Durante queste situazioni didattiche, è piuttosto usuale far lavorare in gruppo gli studenti. Quando un gruppo di studenti lavora con alcune strumentazioni tecnologiche, le interazioni fra i partecipanti tendono a modificarsi; 3. le nuove interazioni aumentano le possibilità per sviluppare apprendimenti collaborativi se gli insegnanti organizzano e progettano l’ambiente di apprendimento finalizzato a supportare la costruzione collaborativa della conoscenza e lo sviluppo delle competenze. L’espressione “Tecnologie di Gruppo” significa che le tecnologie (il computer, la tv, la videocamera e altri) può aumentare le possibilità di impostare lavori di gruppo dove gli studenti scambiano opinioni o idee, discutono un argomento oppure cercano di risolvere una situazione-problema, decidono come organizzare il lavoro del gruppo stesso. Nel gruppo con le tecnologie ci sono maggiori possibilità di feed-back cognitivi e relazionali fra gli studenti. La questione principale è gestire le differenti interazioni e permettere al gruppo di crescere e affrontare le situazioni-problema in cui il gruppo viene coinvolto. Quindi è fondamentale il ruolo dell’insegnante come conduttore della classe. All’inizio di un’esperienza didattica, il lavoro di gruppo è maggiormente “cooperativo”. Il compito, i ruoli e i passi sono stabiliti dall’insegnante. Successivamente, quando il gruppo è consapevole delle proprie abilità e potenzialità, l’insegnante può ampliare le possibilità gestionali e affidarle agli studenti. Essi possono scegliere i percorsi ritenuti più adatti per affrontare i problemi, distribuire i ruoli, condividere informazioni e altro. Il lavoro di gruppo diventa “collaborativo”. È necessario costruire un ambiente di apprendimento che integrato fra online e offline per allenare gli studenti al lavoro di gruppo. Tale ambiente si costituisce in tre situazioni principali: 1. lavoro di gruppo senza tecnologie; 2. lavoro di gruppo con tecnologie in classe (offline); 3. lavoro di gruppo online. La ricerca ha individuato interessanti progetti in atto in Italia ed in altri paesi. Le caratteristiche comuni sono le seguenti: c’è una piattaforma di apprendimento online (come Knowledge Forum o Moodle) dove gli studenti interagiscono, comunicano e lavorano insieme; gli insegnanti propongono attività su un argomento o una tematica disciplinare o trasversale; i lavori (individuali o di gruppo) procedono parallelamente in classe con o senza le tecnologie e continuano online, in modo che la rete sia percepita come un medium collaborativo; la progettazione delle attività è condivisa fra studenti e insegnanti.
Abstract in inglese: The aim of research called “Group’s Technologies” is based on trhee basic ideas: 1. At school it’s important to pursue two kinds of learning: individual learning and team learning. At the moment, the teachers direct their acts above all to the first kind and the second one is relegate as a support for the first. 2. At school the situations more common for the work with ICT are not online but mainly offline in the classroom or in the room of computers. During these situations, it’s usual that the students work in groups. When a team of students works with some technologies, the interactions among the participants will change. 3. New interactions improve possibilities for collaborative learning if the teachers organize and plan the learning environment to foster and support the collaborative building of knowledge and the growth of competencies. The expression “Group’s Technology” means that technologies (computers or others) can increase the possibilities to build work’s groups where the students can exchange opinions or ideas, discuss a matter or on resolve a situation-problem, decide as to handle the job. In group with technologies there are more possibilities of feed-back by schoolfriends or by the computers. The main question is to manage the different interactions and to allow to the team to grow and to tackle the problems that the group’s situations involve. Therefore, it’s important the role of teacher as leader of the classroom. At the beginning, the work’s group will be more “cooperative”. The task, the roles in the groups and the steps of job are assigned by the teacher. Then, when the groups are aware of their abilities, the teacher can open the possibilities. The students can select the ways to solve the problems, share the rules, information and other. The work is getting “collaborative”. It’s necessary build a learning environment integrated between online and offline to train for group’s work. This environment is built by three situations: 1. group’s work without technologies 2. group’s work with technology in the classroom (offline) 3. group’s work online At the moment, I found some interesting projects in Italy and in other countries. The common peculiarities are: there is a learning platform online (like Knowledge Forum or Moodle) where the students can interact, communicate and work together; the teachers suggest some activities about a subject; the jobs (individual or team) proceed in the classroom with or without technologies and continue online, so the network is felt like a collaborative medium; the design of instruction is shared by students and teachers.
Data di discussione: 23-mar-2009
URI: http://hdl.handle.net/10280/516
È visualizzato nelle collezioni:CORSO DI DOTTORATO IN PEDAGOGIA (EDUCATION)
FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

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