TRACING THE CRITICAL RECEPTION OF WALTER SCOTT IN ITALY: 1945-2020

Abstract

In The Reception of Sir Walter Scott in Europe (2007), a cura di Murray Pittock, è subito evidente che quando si parla della ricezione europea di Walter Scott, non c’è un capitolo dedicato alla sua influenza in Italia. Sebbene la questione italiana sia brevemente trattata in varie sezioni del volume, lo stesso curatore afferma nell’introduzione che ‘si è rivelato impossibile ottenere una copertura soddisfacente del Portogallo o dell'Italia’. Sebbene esistano studi dedicati alla ricezione italiana di Scott, i quali si concentrano maggiormente sulla sua accoglienza in Italia nell'Ottocento, non esisteva ancora un’analisi completa della sua influenza e risposta in Italia in tempi più recenti. Infatti, il periodo che va dalla seconda metà del Novecento ad oggi non era ancora stato investigato. Lo scopo principale di questa ricerca è stato quindi quello di ripercorrere la storia letteraria e critica di Walter Scott in Italia dal dopoguerra ai giorni nostri, cercando di comprendere i motivi per cui nel corso del 1900 la sua popolarità sperimentò un evidente declino. Il punto di partenza è stata la rassegna e l’analisi degli studi critici dedicati a Scott nel corso del Novecento fino ai giorni nostri. La ricerca ha esplorato poi l’influenza di alcuni dei più importanti intellettuali italiani (e stranieri) sull’accoglienza di Scott in Italia. Tutto il discorso è stato contestualizzato secondo le principali teorie critiche che hanno segnato ogni fase del Novecento e dell’inizio del nuovo millennio per costruire un’analisi complessiva della ricezione italiana di Scott. È stato anche scopo di questa ricerca raccogliere in una lista gli studi critici, le nuove traduzioni, le edizioni e le riedizioni per costruire una cronologia della ricezione italiana di Scott. L’obiettivo finale è stato quindi il tracciare la presenza dell’autore nel Paese e comprendere le fluttuazioni che hanno caratterizzato la sua fama nel corso di settantacinque anni.