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Sorge, Antonia. "VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI RECIDIVA DI REATO NELLE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE. ADATTAMENTO E VALIDITA' DELLO STRUMENTO LS/CMI NEL CONTESTO ITALIANO", Università Cattolica del Sacro Cuore, XXXIV ciclo, a.a. 2020/21, Milano, [http://hdl.handle.net/10280/112849].

Titolo: VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI RECIDIVA DI REATO NELLE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE. ADATTAMENTO E VALIDITA' DELLO STRUMENTO LS/CMI NEL CONTESTO ITALIANO
Autore/i: SORGE, ANTONIA
Tutor: SAITA, EMANUELA
Coordinatore: REGALIA, CAMILLO
Lingua: ITA
Abstract in italiano della tesi: In Italia, la riforma dell’ordinamento penitenziario (legge 26 luglio 1975 n. 354) ha determinato l’introduzione di forme limitative della libertà alternative alle tradizionali modalità intramurarie. L’accesso alle misure alternative prevede che il soggetto reo venga valutato a seguito di un periodo di “osservazione scientifica della personalità”. L’obiettivo è quello di esprimere un giudizio rispetto alla prognosi di recidiva. A livello internazionale il processo di risk assessment segue modelli teorici ben definiti. Attualmente quello maggiormente applicato è il risk-need-responsivity model (RNR), che guida l’operatore attraverso le diverse fasi del processo: dalla valutazione alla gestione del programma di reinserimento intrapreso dal soggetto. Sulla base di questo modello sono stati sviluppati strumenti di risk assessment specifici e il Level of Service – Case Management Inventory (LS-CMI) ne rappresenta la versione più recente. Ciò nonostante, in Italia le indagini e le sperimentazioni in quest’ambito sono rare, né sono molti i protocolli e gli strumenti scientifici noti agli esperti di cui questi possano avvalersi al fine di dare maggiore fondatezza empirica alle loro valutazioni. Sulla base di queste premesse, il presente elaborato è stato sviluppato al fine di soddisfare i seguenti obiettivi: a) fornire un primo contributo all’adattamento italiano di LS/CMI; b) esplorare con metodologia Grounded Theory il punto di vista e la prassi dei professionisti che lavorano nell’ambito dell’esecuzione penale interna ed esterna e che insieme collaborano al processo di valutazione, sostegno e monitoraggio degli autori di reato ammessi alle misure alternative alla detenzione. Scopo ultimo è quello di ricostruire il processo di risk-assessment che interessa l’autore di reato all’interno e all’esterno degli ambienti penitenziari, consentendo di riflettere sui punti di forza e debolezza di questa prassi e confrontarla con il modello di risk-assessment basato sul RNR model.
Abstract in inglese: In Italy, the penitentiary reform led to the introduction of alternative measures to detention. Access to these measures requires the offender to be assessed after a period of "scientific observation of the personality". The aim is to make a judgment on the prognosis of recidivism risk. Worldwide, the risk assessment process follows well-defined theoretical models. Currently, the most widely applied model is the risk-need-responsivity (RNR) model, which guides the professional through the different stages of the process: from assessment to the management of the social reintegration programme. Based on this model specific risk assessment tools have been developed and the Level of Service - Case Management Inventory (LS-CMI) represents the most recent version. However, in Italy investigations and experiments in this field are rare, and there are not many scientific protocols and tools known to experts that can be used to give more empirical foundation to their evaluations. Because of these premises, the present work has been developed to respond to the following objectives: a) to provide a first contribution to the Italian adaptation of LS/CMI; b) to explore with the Grounded Theory methodology the point of view and practice of professionals working in the field who collaborate in the process of assessment, support and monitoring of offenders admitted to alternative measures to detention. The final objective is to reconstruct the risk assessment process affecting offenders inside and outside prison environments, allowing to reflect on the strengths and weaknesses of this practice and to compare it with the risk assessment model based on the RNR model.
Data di discussione: 4-feb-2022
URI: http://hdl.handle.net/10280/112849
È visualizzato nelle collezioni:CORSO DI DOTTORATO IN PSICOLOGIA
FACOLTA' DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

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