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http://hdl.handle.net/10280/30
2024-03-29T12:29:05ZSTUDIO DEGLI EFFETTI TOSSICI INDOTTI DALL'ESPOSIZIONE CRONICA A MICOTOSSINE IN RUMINANTI, MEDIANTE METODI DI ACCERTAMENTO IN VIVO ED EX VIVO
http://hdl.handle.net/10280/321
Titolo: STUDIO DEGLI EFFETTI TOSSICI INDOTTI DALL'ESPOSIZIONE CRONICA A MICOTOSSINE IN RUMINANTI, MEDIANTE METODI DI ACCERTAMENTO IN VIVO ED EX VIVO
Autore/i: SABATINI, ANDREA
Coordinatore: BERTONI, GIUSEPPE
Abstract in italiano della tesi: Questa tesi descrive lo stato delle conoscenze degli effetti tossici da micotossine su animali d allevamento, ed alcuni esperimenti condotti per valutare gli effetti indotti da esposizione cronica da micotossine sui ruminanti. Uno studio è stato condotto su 15 aziende specializzate in sistemi di produzione intensiva di carni bovine, situate nel Nord Italia (province di Verona e Mantova), con l'obiettivo di individuare i rischi d esposizione a contaminazione da micotossine. Alcuni metodi di laboratorio sono stati sviluppati: un metodo per la determinazione di ocratossina A (OTA) accumulata in tessuti e organi; Un metodo per valutare gli effetti delle fumonisine sulla biosintesi delle basi sfingoidi sfingosina (So) e sfinganina (Sa); Un metodo per rilevare l addotto AFB1-albumina. La razione totale mescolata (TMR) è risultata positiva alla AF e FB. Tra i singoli alimenti, il mais e la semola glutinata di mais sono stati i principali responsabili della contaminazione del TMR. Il livello di contaminazione è positivamente correlato al contenuto di umidità di mais. Il metodo per la determinazione dell OTA nei tessuti ed organi ha mostrato un buon recupero medio. L'analisi del rapporto Sa/So nel sangue non ha mostrato alcun effetto negativo delle fumonisine sulla biosintesi lipidica. L'addotto AFB1-albumina è risultato positivo per il 18% dei campioni totali di sangue.
Citazione: Sabatini, Andrea. "STUDIO DEGLI EFFETTI TOSSICI INDOTTI DALL'ESPOSIZIONE CRONICA A MICOTOSSINE IN RUMINANTI, MEDIANTE METODI DI ACCERTAMENTO IN VIVO ED EX VIVO", Università Cattolica del Sacro Cuore, XX ciclo, a.a. 2006/07, Piacenza, [http://hdl.handle.net/10280/321].2008-02-21T23:00:00ZTrattamenti atti a modulare la risposta infiammatoria della bovina da latte nel periparto per migliorare le condizioni di benessere e le performance
http://hdl.handle.net/10280/272
Titolo: Trattamenti atti a modulare la risposta infiammatoria della bovina da latte nel periparto per migliorare le condizioni di benessere e le performance
Autore/i: BAKUDILA MBUTA, ANSELME
Coordinatore: BERTONI, GIUSEPPE
Abstract in italiano della tesi: Il periparto della bovina da latte è caratterizzato da processi infiammatori, che aumentano la vulnerabilità delle vacche alle malattie tipiche peripartali, spesso dovute a patogeni occasionali. In tale periodo, si hanno notevoli variazioni metabolico-fisiologiche, che si evidenziano con la tipica risposta “di fase acuta”, caratterizzata dall’aumento delle proteine positive di fase acuta (es. aptoglobina) e di alcuni specifici metaboliti (es. metaboliti reattivi all’ossigeno) ma anche dalla diminuzione delle proteine negative di fase acuta (es. albumina, colesterolo, PON). In queste prove si è cercato di attenuare e/o modulare tali fatti infiammatori mediante trattamenti specifici caratterizzati dalla somministrazione di: una citochina antinfiammatoria (interferon-alfa) due settimane dal parto per via orale con 1000 UI/Kg (1° prova), 0,5 UI/Kg (2° prova), un antibiotico (tilosina) a circa 10 giorni prima del parto per via intramuscolare, in tre giorni consecutivi ed un farmaco antinfiammatorio (acido acetilsalicilico) nel pre e post parto per via orale con un dosaggio di 30g/d a giorni alterni. L’interferone-alfa ha mostrato un effetto pro-infiammatorio, verosimilmente dovuto alla persistenza della citochina nel rumine (confermata dalla prova in vitro); di qui il ritorno in bocca con il bolo ed una reiterazione dell’effetto, quale fosse un alto dosaggio. La tilosina non ha modificato i processi infiammatori, probabilmente per l’effetto limitato nel tempo degli antibiotici. L’unico trattamento che ha modulato i fatti infiammatori e migliorato talune performance delle bovine trattate è stato quello con l’acido acetilsalicilico.
Citazione: Bakudila Mbuta, Anselme. "Trattamenti atti a modulare la risposta infiammatoria della bovina da latte nel periparto per migliorare le condizioni di benessere e le performance", Università Cattolica del Sacro Cuore, XX ciclo, a.a. 2006/07, Piacenza, [http://hdl.handle.net/10280/272].2008-02-21T23:00:00ZRicerche sulle conseguenze degli stati infiammatori nel periparto. Effetti a livello dell'ingestione di alimenti, delle riserve corporee, della produzione quanti-qualitativa di latte e dell'efficienza alimentare
http://hdl.handle.net/10280/271
Titolo: Ricerche sulle conseguenze degli stati infiammatori nel periparto. Effetti a livello dell'ingestione di alimenti, delle riserve corporee, della produzione quanti-qualitativa di latte e dell'efficienza alimentare
Autore/i: GUBBIOTTI, ALESSANDRA
Coordinatore: BERTONI, GIUSEPPE
Abstract in italiano della tesi: L'ampia letteratura sul periodo di transizione delle bovine richiama sempre più ai rapporti negativi fra problemi di salute e performance delle bovine. Dimostrazioni sempre più numerose confermano l'instaurarsi, soprattutto nel primo mese di lattazione, di una condizione di “stress da malattia”, non sempre associata a manifestazioni cliniche, ma con le stesse conseguenze: i fenomeni infiammatori.
I principali obiettivi dei nostri studi, sono stati quelli di meglio caratterizzare gli stati infiammatori puntando l'attenzione su due aspetti: 1°) le cause di variazione della risposta infiammatoria alla infezione microbica e i suoi rapporti con la produzione di latte, 2°) le conseguenze che i fenomeni infiammatori hanno a livello di ingestione degli alimenti, delle riserve corporee, della produzione quanti-qualitativa e quindi dell'efficienza alimentare. relativamente al primo aspetto, nelle bovine sottoposte ad analoga infezione si è osservata una risposta infiammatoria di intensità diversa e che pare in buona relazione con precedenti fenomeni infiammatori in atto o pregressi; inoltre la risposta più intensa ha portato ad un maggior calo produttivo.
Le conseguenze sulla efficienza energetica sono state studiate comparando due gruppi di bovine caratterizzate da minori (Lo-lfi) o maggiori (UP-lfi) valori di un indice di funzionalità epatica (lfi). Da ciò è emerso che, nel primo mese di lattazione, specie dopo avvenuta correzione per l'energia mobilizzata delle riserve corporee, l'efficienza è minore nei soggetti con basso lfi per il probabile aumento dei costi del sistema immunitario, aumento che pare prolungarsi ben oltre il fenomeno infiammatorio.
Citazione: Gubbiotti, Alessandra. "Ricerche sulle conseguenze degli stati infiammatori nel periparto. Effetti a livello dell'ingestione di alimenti, delle riserve corporee, della produzione quanti-qualitativa di latte e dell'efficienza alimentare", Università Cattolica del Sacro Cuore, XX ciclo, a.a. 2006/07, Piacenza, [http://hdl.handle.net/10280/271].2008-02-21T23:00:00ZStudio dei processi digestivi nei ruminanti e negli erbivori monogastrici in relazione ai rischi di turbe digestive e ad anomalie degli indici ematici di stati infiammatori
http://hdl.handle.net/10280/270
Titolo: Studio dei processi digestivi nei ruminanti e negli erbivori monogastrici in relazione ai rischi di turbe digestive e ad anomalie degli indici ematici di stati infiammatori
Autore/i: MINUTI, ANDREA
Coordinatore: BERTONI, GIUSEPPE
Abstract in italiano della tesi: Per studiare le ripercussioni metaboliche e produttive di alterazioni della funzionalità del digerente sono state condotte tre sperimentazioni. Nella prima sono state controllate le condizioni di acidosi ruminale in bovine di allevamenti commerciali: in essi non si sono riscontrati valori di ph capaci di indurre seri effetti negativi a livello digestivo-metabolico, ma certamente a rischio. In tali condizioni, i più bassi valori di ph ruminali sarebbero soprattutto indice di una maggiore ingestione di alimenti, favorita anche da migliori condizioni generali di salute delle bovine. Nella seconda sperimentazione, l'applicazione di stress acuti a bovine in lattazione ha prodotto un rallentamento nel transito ruminale, soprattutto in animali in lattazione avanzata, confermando la possibilità che lo stress acuto rappresenti un fattore di rischio per anomalie digestivo/fermentative. Nella terza prova, relativa alla funzionalità del grosso intestino di conigli esposti a diete con diversi livelli di amido, performance produttive leggermente più favorevoli si sono registrate con la dieta più alta in fibra digeribile. A fronte di analoghe caratteristiche del digerente tra le tesi, alcuni parametri ematici ,soprattutto con riferimento allo status ossidativo, hanno permesso di porre in evidenza un quadro metabolico più favorevole associato all'uso di diete meno amidacee.
Quindi, alterazioni dei processi fermentativi, possono avere conseguenze sul livello produttivo e sullo stato di salute dell'animale. Per una migliore interpretazione dei dati della funzionalità del digerente appare utile il supporto di taluni parametri ematici.
Citazione: Minuti, Andrea. "Studio dei processi digestivi nei ruminanti e negli erbivori monogastrici in relazione ai rischi di turbe digestive e ad anomalie degli indici ematici di stati infiammatori", Università Cattolica del Sacro Cuore, XX ciclo, a.a. 2006/07, Piacenza, [http://hdl.handle.net/10280/270].2008-02-21T23:00:00Z