2024-03-28T11:01:08Zhttp://tesionline.unicatt.it/dspace-oai/request
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1352013-06-04T09:57:13Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T11:01:08Z urn:hdl:10280/135Formazione e informazione di attualità. Modelli, metodologie, esperienze, confrontiEducation and News Media. Models, Methods, Experiences, ComparisonsVALMACHINO, CHIARAM-PED/03: DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALEmedia education, informazione, cittadinanza, adolescenti, didattica, Italia; Germania , media education; citizenship; teenagers; didactical models, Italy; GermanyQuesta tesi analizza le relazioni tra informazione e formazione degli adolescenti. la prima parte descrive il sistema dell'informazione e i suoi meccanismi nell'età tardo. moderna; offre una definizione dell'adolescenza, soprattutto rispetto ai processi di costruzione della cittadinanza . Si presenta, infine, lo stato della ricerca empirica sul tema in oggetto.
La seconda sezione si occupa dei modelli pedagogici e delle metodologie didattiche per l'educazione alla/con l'informazione presentando, infine, recenti esperienze realizzate in Italia e in Germania.This dissertation analyses the relationship among news, teenagers and education.
The first part describes how the information-system works in the late-modern age; it draws a picture of the today's teenagers-generation and the making of citizens processes. Finally it gives an overview of the empirical research concerning teens and news.
The second part suggests pedagogical models and methods to introduce news in (civic) education, concluding with recent didactical experiences in Italy and Germany.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIASCURATI, CESARE2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/135enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1362024-01-25T18:31:37Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T11:01:08Z urn:hdl:10280/136Le nuove sfide all'educazione nella realtà dell'Unione EuropeaThe New Challenges to Education in European Union RealityCAPUZZI, MONICAM-PED/01: PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALEUnione Europea, formazione, educazione, didattica, uomo, cittadino, studente, lavoratore, valori, Personalismo comunitario, European Union, formation, education, men, citizen, student, worker, values, community personalismLa tesi analizza e riflette, criticamente e metodicamente, sulla base di precisi contenuti bibliografici, in merito a quanto l'Unione Europea ha proposto, e continua a prospettare, per ciascuno dei propri cittadini nel complesso settore formativo, educativo e didattico. La matrice della riflessione, e della conseguente azione, è data dal celeberrimo Vertice di Lisbona del marzo del 2000, in cui ciascuno degli Stati membri si impegnò affinché l'Unione Europea potesse diventare, nell'intervallo di tempo intercorrente fra il 2000 ed il 2010, "l'economia della conoscenza più forte e competitiva nel mondo". La sottolineatura relativa all'incremento del "capitale umano" e del "capitale sociale" ritorna con insistente frequenza nella maggior parte dei documenti relativi al patto formativo complessivo nella Comunità Europea. Ciò dà adito ad un corollario di riflessioni che vertono di volta in volta sull'introduzione sempre più massiccia delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione; sulla conoscenza di almeno due lingue straniere; sul collegamento sinergico fra il mondo del lavoro ed il mondo della formazione; sull'educazione lungo l'intero corso della vita; sul monitoraggio continuo della qualità dell'istruzione; sulla riforma dei curricola; sulla costruzione delle competenze, per fare solo pochi esempi. I valori che, conseguentemente, non solo in campo formativo ma anche in campo lavorativo, appaiono fondamentali, sono legati alla competitività, alla flessibilità, al cambiamento, all'adattabilità, all'apprezzamento delle eccellenze, all'innovazione ed all'imprenditorialità, considerate indispensabili in un contesto caratterizzato dalla globalizzazione.The present degree thesis analyses and thinks over, critically and methodically, on the bases of careful bibliographical contents, the proposals that European Union has made, and is still making, for everyone of its citizens in the complicated field of formation, education and didactics. The matrix of reflection, and of the following action, has been realized by the famous Meeting of Lisbon in March 2000, during that every one of the member States committed themselves in order that European Union became, in the period between 2000 and 2010, the strongest and the most competitive economy of knowledge in the world". The underlining concerning the increase of "human capital" and of "social capital" comes back with insistent frequency in the most of documents about the overall formative agreement in European Community. It brings to a corollary of reflections in the direction, time after time, of an ever more massive introduction of Technology of Information and Communication; of the knowledge of two languages at least, of the synergistic connection between the world of work and the world of formation; of the education along the whole course of life; of the continuous monitoring of education quality; of the reformation of curricula; of the skills construction, just to bring few examples. The values that, consequently, not only in the formation field but also in the work field, seem to be essential, are connected with competitiveness, flexibility, change, adaptability, appreciation of excellence, innovation and entrepreneurship, esteemed necessary in a context characterized by globalization.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIAPATI, LUIGI2007-04-02Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/136itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1372013-06-04T09:57:13Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T11:01:09Z urn:hdl:10280/137Contenuti, problemi e regole del valutare. Percorsi e tracciati di analisi pedagogicaContents, Problems and rules of Evaluation. Distances and Tracing of Pedagogical AnalysisAGLIERI, MICHELEM-PED/01: PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALEvalutazione, educazione, evaluation, educationIl lavoro si inserisce nel già ampio quadro degli studi sulla valutazione in campo educativo, con l'intento di provocare alcuni importanti allargamenti di prospettiva. Esso infatti porta idee, riflessioni e strumenti provenienti soprattutto dalla pedagogia di area francofona, contesto con cui un incremento dei contatti potrebbe apportare indubbi benefici. Inoltre, nella prospettiva adottata, il tema della valutazione educativa esce dal terreno applicativo dei percorsi formali di apprendimento e della valutazione istituzionalizzata, per estendere la trattabilità pedagogica ai mondi dello spontaneo e dell'informale, con ricadute di interesse anche scolastico. Il punto di arrivo della ricerca è dato dalla ricognizione di alcuni sfondi problematici e dalla formalizzazione di alcune regole che, se rispettate, permetterebbero di collocare gli atti valutativi «dentro l'azione» (R. Zúñiga), nel rispetto e nell'interesse della fomatività umana.The work settles in the already wide outline of the studies of the evaluation in educational field, with the aim to provoke some important increases of prospective. It brings in fact ideas, reflections and instruments coming from the francophone-area pedagogy, context with which, an increment of the contacts, could bring certain benefits. moreover, in the adopted prospective, the topic of the educational evaluation exits from the applicative field, of formal distances of learning and institutionalized evaluation, in order to extend the pedagogical tractability to the worlds of the spontaneous and the informal, with fall out of also scholastic interest. The point of arrival of the research is given by the recognition of some problematic background and by the formalization of some rules that, if respected, would allow to place the evaluation acts into the action (R. Zúñiga), in the respect and in the interest of the human possibility of formation.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIASCURATI, CESARE2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/137itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1382013-06-04T09:57:13Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T11:01:09Z urn:hdl:10280/138Web ontologies e rappresentazione della conoscenza. Concetti e strumenti per la didatticaWeb Ontologies and Knowledge RepresentationCARMINATI, VERA MARIAM-PED/03: DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALEweb ontologies, rappresentazione della conoscenza, e-learning, tecnologie dell'educazione, web ontologies, knowledge representation, e-learning, technology of educationIl lavoro mette in luce le reciproche implicazioni di due mondi, quello delle tecnologie e quello dell'educazione, rispetto a temi di interesse condiviso: l'evoluzione della Rete in termini semantici attraverso l'impiego di ontologie informatiche e i complessi rapporti tra formalismi per la rappresentazione della conoscenza e didattica.
La ricostruzione storica delle relazioni tra didattica, tecnologie e sistemi di espressione e comunicazione dei saperi ci ha condotto alla ricomprensione del Semantic Web nell'archeologia delle forme di rappresentazione della conoscenza, osservate con attenzione alle loro potenzialità didattiche e in rapporto all'evoluzione della cultura occidentale. La trattazione intende provvedere un modello per la lettura delle intersezioni tra Web Ontologies e scienze dell'educazione.
Con uno sguardo al panorama internazionale della ricerca educativa su questi temi, si sono isolate e descritte alcune esperienze significative di impiego dell'approccio ontologico in ambienti e sistemi per l'e-learning, per calare nella realtà delle applicazioni e degli strumenti il discorso teorico proposto.The work highlights the mutual implications between technologies and education: the two worlds have interest in common matters such as Internet semantic evolution through the implementation of informatic ontologies and the connections we can draw between knowledge representation and didactics.
The historical reconstruction of the relationships among didactics, technologies and cultural resources leads us to the Semantic Web as a stage in the knowledge representation archaeology, regarded from cultural transmission and educational mediation perspectives. The work provides an explanation model for the intersections we can see between ontologies and sciences of education. With regard to the international research panorama about these themes, we point out and describe some significant experiences, which put the theory in practice.
We analyze tools and applications involving the ontological approach in the development of e-learning environments and systems.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIARIVOLTELLA, PIER CESARE2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/138itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1392013-06-04T09:57:13Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T11:01:09Z urn:hdl:10280/139Tra emozioni, affetti e sentimenti. Riflessioni e prospettive pedagogicheAmong Emotions, Affections and Feelings. Pedagogical Considerations and PerspectivesAIMO, DARIA MARIANGELAM-PED/01: PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALEsentire, formazione, educazione, personalismo, moralità, nucleo domestico, cuore, sensibility, formation, education, personalism, family, morality, heartIl presente lavoro di ricerca ha inteso porre le basi di una pedagogia del sentire umano.
Si è inteso indagare le emozioni gli affetti e i sentimenti da un punto di vista pedagogico-educativo. Muovendo dai contributi offerti dalla psicologia e dalle neuroscienze, dalla filosofia, dall'antropologia e dalla sociologia si è delineata una visione complessa e articolata dell'essenza, del valore e del significato del sentire umano.
Poiché nella riflessione pedagogica le emozioni, gli affetti e i sentimenti sono in misura variabile da sempre stati oggetto di attenzione, si è presentato, altresì, ripercorrendo e rileggendo criticamente, il pensiero di alcuni autori legati alla storia della pedagogia e alla pedagogia contemporanea. La scelta è avvenuta sulla scorta della significatività delle riflessioni circa la fondatività delle emozioni, affetti e sentimenti nella persona e nella relazione educativa; circa l'educazione del cuore nei percorsi di crescita e umanizzazione dell'educando.
Successivamente, nel riflettere sull'educabilità del sentire umano, si sono svolte precisazioni e chiarificazioni semantiche dei termini in questione e si è approfondito il tema della competenza emotivo-narrativa e della riflessività emotivo-affettiva.
Infine, prendendo le mosse da una micro ricerca svolta sull'affettività familiare si è tematizzata la famiglia come nucleo affettivo originario; il ruolo educativo gentioriale nella formazione emotivo-affettiva, il rapporto tra formazione emotivo-affettiva e formazione morale della persona.The present work of research meant to lay the bases of a pedagogy of human feeling.
We intended to analyse the emotions, the affections and the feelings from a pedagogical and educational point of view. Beginning from literary contributions of the psychology and neuroscience, of the philosophy and anthropology and of the sociology, we delineated a complicated and well constructed vision about the essence, the value, and meaning of human sensibility and feeling.
Because of in pedagogical consideration, emotions, affections and feelings, have always been object of attention in different ways, we have also critically showed the thought of some authors connected to the history of pedagogy and to the current pedagogy.
It was due to the meaning of reflection about the importance of emotions, affections and feelings in the human being and in the educational relation; about the hart education in the growth of the child.
After that, thinking about the education of human feeling, we realized semantic explanations regarding the terms of the phenomena of human feeling, we studied in depth the theme of emotional literacy and of the emotional reflectivity.
At the end, starting from a micro research about family affectivity we talked about family as emotional and affective original nucleus; about the education parents role in the emotional growth; about the connection between emotional formation and the moral formation of the human being.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIAPATI, LUIGI2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/139itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1402013-06-04T09:57:14Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T11:01:09Z urn:hdl:10280/140Le nuove sfide per l'educazione alla pace in un mondo globalizzatoNew Challenges for Peace Education in a Globalized WorldCLERICI, CLAUDIAM-PED/01: PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALEculture di pace, confronto tra identità, dialogo, valorizzazione personale, cittadinanza globale., peace cultures, identity comparison, dialogue, empowerment, global citizenship.La tesi si occupa dell'educazione alla pace in prospettiva storica a partire dal Novecento, per cogliere come sia stata influenzata dai mutamenti culturali, sociali e antropologici di questo secolo. Si prende, poi, in considerazione lo scenario instauratosi con la guerra fredda e la minaccia nucleare, che pone l'uomo, per la prima volta, di fronte ad una prospettiva pantoclastica. La fine della guerra fredda, il postcolonialismo e nuove tipologie di conflitti permettono di cogliere le sfide che la globalizzazione pone al problema della pace. Si giunge a riflettere su come la riflessione pedagogica abbia fatto propri tali cambiamenti, per poi formulare itinerari educativi non anacronistici, ma capaci di aiutare a convivere con la complessità del reale, utilizzandola in maniera proattiva. Si conclude con un'analisi delle strategie concrete: conflict resolution e pratiche di memoria e riconciliazione.Peace Education has been analyzed with an historical perspective since the twentieth century, in order to understand how it is affected by cultural, social and anthropological changes. Cold war scenery and nuclear threat are analyzed as specific situations that cause humanity to face a pantoclastic perspective for the first time. The end of the cold war, post-colonialism and new kinds of conflict allow globalization challenges to peace to be taken. The way pedagogical reflection has interiorized these changes is thus analyzed in order to propose non anachronistic educational programs that enable people to cohabit with contemporary complexity, using it in a proactive way. Analysis about practical strategies such as conflict resolution, memory and reconciliation conclude the research.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIASANTERINI, MILENA2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/140itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1412013-06-04T09:57:14Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T11:01:09Z urn:hdl:10280/141Dall'educandato monastico al collegio: trasformazioni istituzionali e modernizzazione pedagogica nell'educazione femminile tra periodo napoleonico e restaurazioneFrom Convent School to Boarding School: Political Transformations and Pedagogic Modernization in Women's Education between the Napoleonic Age and the RestorationGIULIACCI, LAURAM-PED/02: STORIA DELLA PEDAGOGIAeducazione femminile, età napoleonica, educandato, collegio, storia città di Milano, women's education, Napoleonic age, boarding school / girls' boarding school, history, city of MilanNella prima parte la tesi analizza la fondazione e i primi anni di attività dei quattro collegi femminili fondati in età napoleonica: il Reale Collegio delle fanciulle di Milano, il Collegio agli angeli di Verona, il Collegio san Benedetto di Montagnana e il collegio Maria Cosway di Lodi. Lo studio è stato condotto mediante una puntuale attività di ricerca negli archivi di stato di Milano, Verona e Venezia, e nell'archivio comunale di Montagnana. Il collegio di Milano fu il modello per gli altri collegi, ai quali fornì l'esempio dei regolamenti, dei programmi di studio e più in generale, dell'impostazione pedagogica complessiva di un moderno convitto laicale. Nel presente lavoro quindi vengono ricostruite la giornata delle educande e il livello della loro preparazione culturale in un'ottica di un rinnovato modello di donna. Si analizzano con attenzione i libri di testo adottati per comprendere la qualità dei saperi riservati alle donne. Nell'ultima parte della tesi, vi è uno studio quantitativo relativo all'età delle alunne e alla loro provenienza geografica e sociale.In the first part the doctoral thesis analyses the foundation and the first years of activity of the four girls' boarding schools founded during the Napoleonic age: the Reale Collegio delle fanciulle in Milan, the Collegio agli angeli in Verona, the Collegio San Benedetto in Montagnana and the Collegio Maria Cosway in Lodi. The survey has been pursued through accurate researches in the state archives in Milan, Verona and Venice and in the municipal archives in Montagnana. The Milan girls' boarding school was the model for the other schools, to which it provided paragon for regulations, curricula and in general for comprehensive pedagogic methods of a modern lay boarding school. This work reconstructs the boarders' daily life and the level of their cultural background in the perspective of a renewed idea of woman. The chosen textbooks are carefully examined to understand the quality of knowledge intended for women. In the last part of the dissertation there is a quantitative study about the age of the schoolgirls and about their social and geographical provenance.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIABIANCHI, ANGELO2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/141itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1422013-06-04T09:57:12Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T11:01:09Z urn:hdl:10280/142Pedagogia del disagio adultoPedagogy of Adult DiseaseGNOCCHI, RAFFAELEM-PED/03: DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALEneomodernità, maturità, identità, disagio, sofferenza, pedagogia, emarginazione, medicina, interdisciplinarietà, psichiatria, educazione, adultità, neomodernity, maturity, identity, hardships, suffering, pedagogy, marginalisation, medicine, interdisciplinary character, psychiatry, education, adulthoodLa ricerca focalizza l'attenzione sul disagio adulto. Il concetto di persona è riletto alla luce del clima definito (neo)moderno all'interno del quale l'uomo vive una difficoltà quotidiana nel riconoscere se stesso e il contesto a lui circostante. Le relazioni interpersonali subiscono questa pressione socio culturale la quale va pertanto analizzata e considerata. L'età adulta è l'ambito specifico della ricerca; in questa fase della vita maturità e saggezza sono elementi da declinare e rileggere in relazione ai limiti costitutivi la persona stessa: riconoscere e assumere i propri limiti è una prima operazione di maturità. I limiti e il disagio chiamano in causa la necessaria lettura interdisciplinare: medicina e pedagogia dialogano nell'interesse della persona sofferente; da questo dialogo nascono indicazioni concrete per una pratica corresponsabile sui piani biologico ed educativo. Si sostanzia in definitiva una pedagogia del disagio e della marginalità adulta quale risultato dello scambio epistemologico fra le due discipline. questa prospettiva postula interventi rinnovati nell'ambito del disagio adulto poiché il disagio e la sofferenza non sono sempre ascrivibili a questioni di natura patologica. La pedagogia oltre a riconoscere il ruolo delle altre discipline è altresì riconosciuta come scienza impegnata nell'educazione degli adulti in stato di disagio.The research focuses on adult hardships. The concept of person is considered by the light of a climate defined (neo) modern in which man lives a daily difficulty in recognising both himself and the surrounding context. Interpersonal relationships are strongly influenced by this socio cultural pressure that needs to be considered and analysed. Adulthood is the specific field of the research. During this stage of life, maturity and wisdom are elements to be considered and analysed in relation to the constitutive limits of the person: the awareness and the acceptance of the limits represent a first act of maturity.
The limits and hardships require an interdisciplinary understanding: medicine and pedagogy interact on behalf of the person in hardships; factual proposals derive from this interaction for a joint responsibility on a biological and educational level. It gains substance after all a pedagogy of the hardships and adult marginality as a result of an epistemological exchange between the two disciplines. This perspective requires renewed interventions in adult marginality because the hardships and suffering cannot be always ascribed to pathological matters. Pedagogy, besides recognising the role of the other disciplines, is considered as a science engaged in the education of adult people in hardships.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIASIDOLI, RITA2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/142itreserved