2024-03-28T19:52:00Zhttp://tesionline.unicatt.it/dspace-oai/request
oai:tesionline.unicatt.it:10280/712013-06-04T09:57:30Zhdl_10280_62hdl_10280_152024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/71L'area centrale del santuario di Tas-Silġ a Malta in età tardo-ellenisticaThe Central Area of Tas-Silġ Sanctuary in Malta in the Late-Hellenistic AgeBONZANO, FRANCESCAL-ANT/07: ARCHEOLOGIA CLASSICAsantuario, Malta, architettura tardo-ellenistica, corte-peristilio, sanctuary, late-Hellenistic architecture, peristyled courtIl presente lavoro tratta delle trasformazioni edilizie nell'area centrale del santuario di Tas-Silġ a Malta (presso la baia di Marsaxxlokk), con particolare attenzione alla fase tardo-ellenistica (fine II inizio I sec. a.C.). il luogo di culto fu frequentato a partire dall'età preistorica, e il lobo centrale del tempio, costruito nella fase di Tarxien dell'eneolitico maltese (3000 2500 a.C.), fu mantenuto anche durante gli interventi successivi. L'arrivo sull'isola di genti fenicie (fine VIII sec. a.C.) determinò importanti trasformazioni edilizie riguardanti il tempio e lo spazio sacrificale (VII VI sec. a.C.), la più importante delle quali fu la messa in opera del ground altar arcaico all'ingresso del tempio. L'ultimo degli interventi che modellò il volto del santuario fino alla sua trasformazione in chiesa cristiana fu quello tardo ellenistico. L'intera area del santuario venne racchiusa da un muro di delimitazione dotato di torri e lo spazio antistante il tempio fu monumentalizzato con la costruzione di una corte-peristilio con portici sui quattro lati, la cui ipotesi ricostruttiva è stata affrontata nella tesi attraverso l'analisi dei frammenti di decorazione architettonica conservati.The present work deals with the architectonic transformations in the central area of the Tas-Silġ sanctuary in Malta (close to Marsaxxlokk bay), with special focus on the late-Hellenistic phase (late 2nd early 1st b.c.). The cult site had been attended since the prehistorical age, and the central lobe of the temple erected in the Tarxien phase (3000 2500 B.C.) of the Maltese eneolithic was maintained during the following transformations. The arrival of Phoenician people on the island (end of VIII century) determined important architectural transformations involving the temple and the sacrifical praecinct, (VII VI cent.), which most important was the construction of the archaic ground altar at the entrance of the temple. The last of the major works which modelled the sanctuary face, transforming it into Christian church, was the late-Hellenistic one. The entire sanctuary area is delimited by an enclosure wall with towers and the space in front of the temple is monumentalized with a peristyled court with porches on the four sides, which reconstruction hypothesis was developed in the present thesis through the analysis of the architectural fragments.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOROSSIGNANI, MARIA PIAROSSIGNANI, MARIA PIAD'ANDRIA, FRANCESCO2007-06-06Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/71itpartially_open
oai:tesionline.unicatt.it:10280/722013-06-04T09:57:30Zhdl_10280_62hdl_10280_152024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/72Contesti cultuali indigeni della Sicilia in età arcaica e classicaCult Indigenous Contexts of Sicily in Archaic and Classical AgePAVONE, CRISTINAL-ANT/08: ARCHEOLOGIA CRISTIANA E MEDIEVALEculti indigeni Sicilia, cults natives SicilyOggetto dell'opera è lo studio dei contesti cultuali indigeni della Sicilia, tra l'VIII e il IV sec. a.C., al fine di ricostruire le modalità in cui si configura la sfera del sacro nel suo complesso, dall'organizzazione dello spazio sacro alle pratiche di culto.
Contemporaneamente, si sono analizzati gli effetti del contatto con il mondo greco, fuggendo dalla tradizionale visione ellenocentrica, ed evidenziando, piuttosto, le forme di acquisizione e rielaborazione delle sollecitazioni esterne messe in atto dalle popolazioni locali.
Un attento esame dell'evidenza archeologica, mediante una schedatura sistematica dei luoghi di culto, ha permesso di individuare sessantatre contesti, diversi per caratteristiche intrinseche e loro grado di conoscenza.
L'esame complessivo della documentazione è stato sviluppato attraverso tre successive fasi cronologiche : a) VIII - prima metà del VI sec. a.C., b) seconda metà del VI - prima metà del V sec. a.C., c) seconda metà del V - prima metà del IV sec. a.C., distinguendo tre unità topografiche, corrispondenti alla Sicilia Orientale, a quella centro-meridionale e alla Sicilia Occidentale.
Infine si sono tracciate alcune considerazioni conclusive sull'argomento attraverso quattro livelli, a nostro parere essenziali per la comprensione dei fenomeni cultuali: la collocazione topografica dei luoghi di culto - sia in rapporto alla realtà geomorfologica ambientale che a quella umana insediativa -, l'organizzazione dello spazio sacro e le caratteristiche planimetriche e architettoniche delle strutture cultuali, le attività rituali - dalle libagioni e dai pasti sacri alle deposizioni votive -, le divinità venerate.The subject of this work is the study of the sacred indigenous contexts of Sicily, between 8th and 4th century BC, to reconstruct the religious sphere on the whole, from the sacred space to the cult practices. At the same time the effects of the contact with the Greek world were analysed, evading traditional ellenocentric vision, and showing, on the contrary, the forms of acquisition and elaboration of the outside spurs, that were carried out by the local populations.
A careful examination of the archaeological evidence, through a systematic catalogue of the sacred places, has allowed locating sixty-three contexts, different for distinctive features and degree of knowledge.
The total inspection of documentation was developed through three following periods : a) 8th first half of 6th century BC, b) second half of 6th first half of 5th century BC, c) second half of 5th first half of 4th century BC, dividing three topographic units, corresponding with eastern Sicily, with centre-southern and with western Sicily.
In the end some conclusive considerations about the subject were traced, through four levels, according to us of capital importance to understand religious phenomena: the location of the sacred places - whether as regard the geographic environment or as regard the human landscape -, the organization of the sacred space and the planimetric and architectural peculiarities of the structures, the ritual practices from the libations and the sacred meals to the votive depositions -, the divinities worshipped.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOROSSIGNANI, MARIA PIAD'ANDRIA, FRANCESCOSEMERARO, GRAZIA2007-06-06Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/72itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/732024-01-26T11:58:08Zhdl_10280_162024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/73Studio del profilo polifenolico ed aromatico di vini rossi da vitigni di antica coltivazione della Valle d'AostaStudy on Red Wine Polyphenolic and Aromatic Profile of Ancient Grapes in Aosta ValleyDOMENEGHETTI, DANIELEAGR/15: SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARIING-IND/25: IMPIANTI CHIMICIvitigni autoctoni, uve rosse, vini rossi, tecniche di vinificazione, composti polifenolici, cinetica fermentativa, analisi sensoriale, autochthonous vines, red grapes, red wines, winemaking, polyphenolic compounds, fermentative kinetics, tastingLa Valle d'Aosta, pur non avendo grandi superfici destinate alla viticoltura, è caratterizzata dalla presenza di un ricco patrimonio ampelografico di cui fanno parte dodici varietà autoctone a bacca rossa: Bonda, Cornalin, Crovassa, Fumin, Mayolet, Ner d'Ala, Petit rouge, Premetta, Roussin, Roussin de Morgex, Vien de Nus e Vuillermin.
Malgrado i numerosi vitigni menzionati, nella produzione dei vini a D.O.C troviamo in prevalenza il Petit rouge e poche altre varietà che, nell'insieme, rappresentano circa il 34% della produzione totale.
Al fine di implementare la presenza di prodotti tipici che esprimano i caratteri distintivi della zona di provenienza sono state approfondite le conoscenze dei vitigni autoctoni per evidenziarne le attitudini e le potenzialità per la produzione di vini rossi di qualità.
Allo stesso scopo sono stati valutati gli effetti dell'applicazione di alcune tecniche di vinificazione alternative sull'espressione dei caratteri qualitativi del Petit rouge, le cui uve sono da tempo vinificate in purezza o in assemblaggi nella produzione di vini a D.O.C.Aosta Valley has a little viticulture surface and it is characterised by a rich ampelographic collection including the following twelve red grape autochthonous varieties: Bonda, Cornalin, Crovassa, Fumin, Mayolet, Ner d'Ala, Petit rouge, Premetta, Roussin, Roussin de Morgex, Vien de Nus e Vuillermin.
Only the 34% of the D.O.C. wine production is represented by some of the above mentioned cultivars, in particular the Petit Rouge, despite of the huge number of cultivars. The Petit rouge is used in purity or in miscellaneous in the D.O.C. wine production.
In order to implement the presence of typical products, this study was carried out to evaluate the aptitude of Aosta Valley ancient grapes to produce quality red wines.
Moreover to improve quality of the most diffused Aosta Valley red wine the effects of some alternative winemaking were evaluated on the Petit rouge characters.Università Cattolica del Sacro CuorePIACENZADE FAVERI, DANTE MARCOSILVA, ANGELA2007-02-23Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/73itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/742010-06-09T09:17:19Zhdl_10280_16hdl_10280_602024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/74Studio della presenza di policlorofenoli e policloroanisoli nel sughero per uso enologicoStudy of Presence of Chlorophenols and Chloroanisoles in Cork for Oenological UseMAGGI, LUANAAGR/15: SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARIING-IND/25: IMPIANTI CHIMICIpoliclorofenoli, policloroanisoli, sughero, vino, chlorophenols, chloroanisoles, cork, wineAttualmente il gusto di tappo è uno dei problemi più gravi per il settore enologico e sugheriero. I principali composti responsabili di questo difetto sono i policloroanisoli, tra cui in particolare il 2,4,6-tricloroanisolo (TCA),che si formano dai corrispondenti precursori fenolici. La ricerca ha preso in esame vari aspetti:-studio dell'impatto sensoriale del TCA in diversi tipi di vino;-ottimizzazione di metodi di estrazione e analisi di policlorofenoli e policloroanisoli nel sughero e nel vino;-studio della microflora presente nel sughero in base alla capacità di degradare i policlorofenoli. I risultati hanno mostrato che l'uso di un unico valore soglia per la percezione del TCA nei vini non sembra idoneo; i metodi messi a punto sono risultati adeguati per la determinazione di clorofenoli e cloroanisoli; i microrganismi hanno presentato una capacità di produrre TCA differente a seconda del ceppo utilizzato.Today cork taint is one of most serious problems for wine and cork industries. The primary compounds considered responsible for this defect are chloroanisoles, especially 2,4,6-trichloroanisole (TCA), that are produced from their phenolic precursors. The PhD work was carried out studying different aspects of this subject: -effect of wine style on the perception of TCA;-optimization of extraction and analysis methods to determine chlorophenols and chloroanisoles in wine and cork; biodegradation ability of mould isolated from cork to produce TCA from TCP. The results showed that the use of generic threshold values for all wines does not seem to be accurate enough; methods optimized are adequate to detect chlorophenols and chloroanisoles; micro-organisms tested can produce TCA from TCP.Università Cattolica del Sacro CuorePIACENZADE FAVERI, DANTE MARCOMAZZOLENI, VALERIA2007-02-23Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/74itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/752010-06-09T09:17:19Zhdl_10280_16hdl_10280_602024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/75Effetti degli antiossidanti naturali sullo sviluppo di funghi tossigeni nelle materie prime per preparazioni alimentariNatural Antioxidants Effects on Toxigenic Fungi Growth in Raw Materials for FoodsPISACANE, VINCENZAAGR/15: SCIENZE E TECNOLOGIE ALIMENTARIING-IND/25: IMPIANTI CHIMICIantiossidanti, carotenoidi, tocoli, micotossine, fusarium verticillioides, mais, antioxidants, carotenoids, tocols, mycotoxins, fusarium verticillioides, maizeIl verificarsi della presenza di micotossine nella granella di mais è di interesse mondiale perché la loro presenza negli alimenti è spesso associata a malattie acute e croniche nel bestiame e nell'uomo.
Le micotossine sono metaboliti fungini secondari tossici per i vertebrati.
Molti composti naturali e sintetici con proprietà antiossidanti sembrano avere una potenziale efficacia nella protezione contro gli effetti tossici delle micotossine.
Questo lavoro ha avuto come obiettivo lo studio degli effetti degli antiossidanti naturali di mais (carotenoidi e tocoli) sulla crescita di funghi (fusarium verticillioides) e sull'accumulo di micotossine in preparati alimentari a base di mais e su alcuni sottoprodotti della lavorazione del mais.The occurrence of mycotoxins in cereal grains is of great concern worldwide, because their presence in feeds and foods is often associated with chronic or acute mycotoxicoses in livestock and also in human.
Mycotoxins are fungal secondary metabolites that are toxic to vertebrates.
Several natural and synthetic compounds with antioxidant properties seem to be potentially efficient in protecting against the toxic effects of micotoxins.
This work was aimed to study the effects of natural maize antioxidant (carotenoids and tocols) on fungi (fusarium verticillioides) growth and on micotoxins accumulation in maize-based food products and in maize by-products.Università Cattolica del Sacro CuorePIACENZADE FAVERI, DANTE MARCOSPIGNO, GIORGIA2007-02-23Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/75itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/762010-06-09T09:17:06Zhdl_10280_17hdl_10280_602024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/76Due differenti aspetti della genomica: la costruzione di una mappa di ibridi di radiazione ad alta densità e lo studio del coinvolgimento dei mirnas nella ghiandola mammariaTwo Different Aspects of Genomics: the Construction of a High-Density Radiation Hybrid Map and the Study of the Involvement of Mirnas in the Mammary GlandSILVERI, LICIAAGR/16: MICROBIOLOGIA AGRARIApannello di ibridi di radiazione, mappe comparative, marcatori, ghiandola mammaria, sviluppo, RNA regolatori, RH panel, comparative maps, marker, mammary gland, development, miRNAIn questa tesi vengono affrontati due diversi tipi di studio. Il primo tratta della costruzione di una mappa di ibridi bovino-criceto di radiazione di seconda generazione tramite la tipizzazione di un pannello RH, fornito dal Roslin Institut, con un set di Est non ridondanti provenienti da una libreria di cloni a cDNA di cervello bovino. Il secondo soggetto è il coinvolgimento dei microRNA, una nuova classe di piccoli RNA regolatori non codificanti, nello sviluppo della ghiandola mammaria. E' stata analizzata l'espressione di un set di microRNA noti in letteratura nei diversi stadi dello sviluppo dell'organo e sono state costruite librerie di cloni a cDNA di potenziali microRNA a partire da diversi stadi del ciclo dell'organo.In this thesis two different subjects have been studied. The first is the construction of a second generation high-density RH map of the bovine using the RH panel of the Roslin Institute. The panel have been characterized by PCR with a set of non-redundant EST chosen from a cDNA library of bovine brain. The second work treats about the involvement of miRNAs in the development of mammary gland. A set of 25 known miRNAs have been chosen and their expression have been examined in the different stages of mammary gland development. Libraries of potential miRNAs have been constructed from different stages of mammary gland development and some miRNAs have been validated.Università Cattolica del Sacro CuorePIACENZAMORELLI, LORENZOAJMONE MARSAN, PAOLO2007-02-15Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/76enopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/772013-06-04T09:58:45Zhdl_10280_17hdl_10280_602024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/77Antibiotico resistenza in S. thermophilus, tratti fenotipici, coniugazione e aggregazioneAntibiotic Resistance in S. Thermophylus, Phenotypic, Traits, Conjugation, AggregationTOSI, LORENZOAGR/16: MICROBIOLOGIA AGRARIAantibiotico resistenza, streptococcus thermophylus, test di antibiotico suscettibilità, coniugazione, aggregazione, antibiotic resistance, streptococcus thermophylus, antibiotic susceptibility test, conjugation, aggregationNegli ultimi decenni l'utilizzo degli antibiotici a scopo terapeutico o come promotori della crescita nell'allevamento animale ha portato alla comparsa e alla diffusione di microrganismi resistenti. In questo contesto, la presenza di Lattobacilli (LAB) antibiotico resistenti non rappresentano di per sé un rischio clinico. Tuttavia la possibilità che essi ma possono essere veicolo di geni codificanti l'antibiotico-resistenza verso batteri patogeni presenti negli alimenti o nel tratto gastro-intestinale umano (inclusi enterococchi, streptococchi e listeria), costituisce un possibile rischio per la salute umana che deve essere attentamente valutato. Obiettivo di questo lavoro è stato quello di valutare attraverso metodi di indagine fenotipica con le tecniche delle microdiluizioni in brodo, Etest e disc-diffusion, i livelli di antibiotico resistenza per le specie S. thermophilus e L. plantarum verso gli antibiotici tetraciclina, eritromicina, clindamicina, streptomicina, gentamicina, ampicillina. Ceppi atipici appartenenti alla specie S. thermophilus sono stati sottoposti ad analisi genetiche con lo scopo di caratterizzare e localizzare i geni responsabili della resistenza. E' stato inoltre testato il possibile trasferimento orizzontale dei geni di antibiotico resistenza nativi da S. thermophilus verso i batteri Gram-positivi E. faecalis e Listeria monocytogenes. In alcuni ceppi di S. thermophilus resistenti si sono infine osservati e studiati particolari caratteri fenotipici ( fitness ) correlati alla presenza delle determinanti genetiche di antibiotico resistenza nell'ospite batterico.In the last decades, the use of antibiotics in human therapy or in animal husbandry as growth promoters has induced the development and the diffusion in antibiotic resistant micro-organisms. In this context antibiotic resistant Lactic Acid Bacteria (LAB) do not represent a clinical risk in themselves. However, the possibility that S. thermophilus cultures might transfer antibiotic resistance genes to pathogenic species either present in food or in the gastrointestinal tract (including enterococci, streptococci and listeria) represents a potential clinical risk that needs to be carefully evaluated. The aim of this study was to evaluate by means of phenotypic methods (microdilution, E-test, disc-diffusion) the levels of antibiotic resistance for S. thermophilus and L. plantarum species against the antibiotic tetracycline, erythromycin, clyndamicin, streptomycin, gentamycin and ampicillin. The atypical resistant S. thermophilus strains were subjected to genetic analyses in order to characterise and to localise the antibiotic resistance determinants. Furthermore the ability of the resistant S. thermophilus strains in transferring the antibiotic resistant determinant was assessed in mating experiments using as recipients the Gram-positive bacteria E. faecalis and Listeria monocytogenes. In same resistant S. thermophilus strains, special bacterial fitness related with the presence of the antibiotic resistance determinants in the bacterial hosts were observed and studied.Università Cattolica del Sacro CuorePIACENZAMORELLI, LORENZOMORELLI, LORENZO2007-02-15Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/77itenreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/782013-06-04T09:58:45Zhdl_10280_17hdl_10280_602024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/78Caratterizzazione molecolare di geni per l'antibiotico resistenza in Streptococcus ThermophilusMolecular Characterization of Antibiotic Resistant Genes in Streptococcus ThermophilusBERRUTI, GIANGIACOMOAGR/16: MICROBIOLOGIA AGRARIAantibiotico resistenze in Streptococcus thermophilus, antibiotic resistance genes in Streptococcus thermophilusObiettivo di questo lavoro è stato valutare la diffusione di AR in differenti ceppi di S. thermophilus isolati tra il 1947 e il 2004 e provenienti da differenti ambienti, in modo da avere un chiaro andamento del fenomeno; questo è stato possibile analizzando un numero significativo di ceppi isolati in un periodo di tempo che va da prima dell'utilizzo degli antibiotici fino ai giorni nostri. L'espressione fenotipica è stata valutata con tre differenti metodi (microdiluizioni in brodo, E-test e Disk Diffusion), in accordo con gli standard NCCLS, per la determinazione delle MICs (Minimum Inhibitory Concentration, ovvero Concentrazioni Minime Inibenti). Per la valutazione genetica è stata impiegata la tecnica dei microarrays a DNA utilizzando oligonucleotidi da 50 e 60-mer, per un totale di 300, appartenenti a 10 diverse classi di antibiotici. La conferma dei risultati è stata ottenuta mediante PCR e sequenziamento. In 9 ceppi di S. thermophilus è stato possibile mettere in evidenza la presenza di almeno uno dei geni tetS ed ermB responsabili della resistenza agli antibiotici Tetraciclina e Eritromicina rispettivamente.The aim of the present work was to assess the AR diffusion in a total of 70 different strains of Streptococcus thermophilus, collected between 1950 and 2004 and from different environments; in this way we had the possibility to obtain a clear overview of the response of these bacteria to a large variety of antibiotics, having been able to analyze a significant number of different strains, originated from different areas and distributed over a wide time period, since before the use of antibiotics up to the present day. The phenotypic expression has been evaluated by using three different methods: microdilution, E-test and disk diffusion. The genetic analysis was performed using 50 and 60-mer oligonucleotides DNA based micro array for the identification of AR genes; the AR genes represented by the oligonucleotides on the micro array belong to: Aminoglycoside, Extended Spectrum ?-lactamase (ESBL), Chloramphenicol, Macrolide Lincosamides and Streptogramin (MLS) group, Sulfonamide, Tetracycline, Trimethoprim and Vancomycin.
tetS and ermB genes were found and sequenced in 4 out of the total of the S. thermophilus investigated. Furthermore we have wanted to establish the genetic location of above-mentioned genes and assess their transfer intra and inter species adopting the conjugation technique in plate.Università Cattolica del Sacro CuorePIACENZAMORELLI, LORENZOMORELLI, LORENZO2007-02-15Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/78itenreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/792024-01-25T18:13:59Zhdl_10280_172024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/79Messa a punto di tecniche molecolari per lo studio della microflora intestinale di soggetti in età pediatricaDevelopment of Molecular Techniques for Studying Infant's Intestinal MicrofloraFERRARI, SUSANNAAGR/16: MICROBIOLOGIA AGRARIAgalatto-oligosaccaridi, frutto-oligosaccaridi, galacto-oligosaccharidis, fructo-oligosaccaridesLa DGGE ha messo in evidenza le modificazioni indotte da un prebiotico sul genere Bacteroides mentre non ha evidenziato variazioni a carico dei bifidobatteri. Ha messo in risalto come, durante lo svezzamento, i generi batterici dominanti subiscano variazioni correlate alla variabilità individuale mentre, in soggetti affetti dal morbo di Crohn, sia la TGGE che la DGGE evidenziano i drastici cambiamenti prodotti dalla nutrizione enterale. La quantificazione mediante Real-time PCR non ha messo in risalto variazioni statisticamente significative per Bifidobacterium, Bacteroides e C. difficile tra i soggetti trattati e quelli non trattati con prebiotico. Per i soggetti in svezzamento Enterococcus, Bifidobacterium, C. perfringens, E. coli e i membri della famiglia delle Enterobacteriaceae non subiscono variazioni statisticamente significative.DGGE analysis put in evidence that prebiotic treatment induces modification of Bacteroides population while any modifications have not been underlined for Bifidobacterium. During weaning modifications of the dominant bacterial genera are correlated to the individual variability and not to dietary changes. TGGE and DGGE techniques also underlined important changes of the intestinal microflora composition due to the enterale nutrition. Quantification of the most important genera and species shows that Bifidobacterium, Bacteoides and C. difficile are not characterised by statistically significant modifications during prebiotic treatment. More over Enterococcus, Bifidobacterium, Enterobacteriaceae, E. coli and C. perfringens did not show any statistically significant changes during weaning.Università Cattolica del Sacro CuorePIACENZAMORELLI, LORENZO2007-02-15Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/79itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/802010-06-09T09:17:08Zhdl_10280_17hdl_10280_602024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/80Messa a punto di sistemi per il gene-targeting in cellule in coltura per il miglioramento delle produzioni animaliOptimization of Gene-Targeting in Cell Culture to Improve Animal ProductionLIZIER, MICHELAAGR/16: MICROBIOLOGIA AGRARIAmodificazione genica mirata, ricombinazione omologa, selezione positiva-negativa, gene-targeting, homologous recombination, positive-negative selectionIl gene-targeting in colture cellulari associato alla tecnica del trasferimento nucleare oggi rappresenta il sistema d'elezione nella creazione di animali transgenici. Purtroppo la ricombinazione omologa (HR) è poco efficiente soprattutto in cellule somatiche. La positive-negative selection (PNS) è la tecnica di arricchimento usata per geni non attivamente trascritti nel tipo cellulare utilizzato. In questo lavoro abbiamo scelto come locus bersaglio la b-lattoglobulina bovina e testato tre nuove cassette di selezione negativa, che non codificando per antibiotico-resistenze, determinano condizioni di coltura meno tossiche.Gene-targeting of cultured cells combined with nuclear transfer currently is the most effective procedure to produce transgenic livestock. Nevertheless homologous recombination (HR) is a low frequency event in mammalian cells, above all in somatic cells. Positive-negative selection (PNS) is the enrichment strategy to target genes that are not actively transcribed in the cell type of choice. In this work we chose to target the bovine b-lactoglobulin gene and we tested three new negative selection cassettes in bovine fibroblasts. Such new targeting vectors allow a single selective drug employ and produce less toxic culture conditions.Università Cattolica del Sacro CuorePIACENZAMORELLI, LORENZO2007-02-15Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/80itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/812013-06-04T09:57:15Zhdl_10280_18hdl_10280_602024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/81Monitoraggio dell'impatto diretto e differito di colture geneticamente modificate sull'ambiente suoloMonitoring Direct and Indirect Impact of Genetic Modified Crops on Soil EcosystemD'ANGELO, BARBARAAGR/13: CHIMICA AGRARIAOGM, microrganismi del suolo, GMO, soil microrganismIl crescente sviluppo delle biotecnologie e della sua applicazione su numerose varietà vegetali ed altri organismi, ha suscitato negli ultimi anni una serie di preoccupazioni ed interrogativi sui potenziali rischi connessi con l'introduzione di questi organismi nell'ambiente. In questo contesto, il progetto è stato indirizzato all'effetto delle OGM sulla diversità dei microrganismi del suolo. Una perturbazione delle condizioni naturali dovuta agli OGM può indurre a fattori di stress che influiscono sulla struttura e sull'attività dei microrganismi del suolo, con conseguenze nel medio e lungo periodo.The increasing development of the biotechnologies, and his application on numerous plants and other organism have aroused in the last years a series of worries and question on the potential risks connected with the introduction of such organism in the environment. In this context the project has been addressed to the effect of the GMO on the difference of soil microrganism. A perturbation of natural condition due to GMO can insert stress factor that influence the structure and the microbial activity of soil, with consequences and dangerous effects in the middle and long period.Università Cattolica del Sacro CuorePIACENZASILVA, SANDROGREGO, STEFANOBENEDETTI, ANNA2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/81itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/822013-06-04T09:57:15Zhdl_10280_18hdl_10280_602024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/82Influenza di ammendanti organici nella rizosfera e modelizzazione del flusso di carbonioEffect of Organic Amendments on the Rhizosphere Environment and Modelling of the Carbon Flow in the RhizosphereFRAGOULIS, GEORGIOSAGR/13: CHIMICA AGRARIArizosfera, rizodeposizione, rhizobox, biosensore, modello, rhizosphere, rhisodeposition, rhisobox, biosensor, modelL'obiettivo di questa tesi di dottorato era lo studio della influenza di diversi amendanti organici sulla rizosfera e la costruzione di un modello matematico per descrivere il flusso di carbonio nella rizosfera. Per questo motivo, plantule di mais sono state seminate e cresciute all'interno di sistemi rhizobox. La frazione disponibile del carbonio in ogni strato è stata valutata con il biosensore luminescente P. Fluorescence 10586 PUCD607. Inoltre sono stati determinati il carbonio organico totale (TOC), la distribuzione degli acidi organici nella rizosfera e la carica microbica totale. Un modello matematico viene presentato che descrive il flusso del carbonio nella rizosfera. Il modello risolve un'equazione di diffusione-degradazione con lo schema di discretizzazione di Crank-Nikolson ed è accoppiato all'inverse modelling software pest. Infine viene proposto un modello concettuale per la descrizione della biodisponibilità delle sostanze nel suolo.The main aim of this work was to study the effect of different organic amendments in the rhizosphere soil with innovative techniques, and the building of a modelling tool to describe the carbon flow in the rhizosphere soil. For this reason maize plants were grown in rhizobox systems amended with different organic materials. The available fraction of organic C in each layer was assessed with the lux-marked p. fluorescens 10586 pucd607. Total organic carbon (TOC), organic acid distribution in the rhizosphere and total number of culturable cells as colony forming units (CFU) were also determined. A modelling tool is presented that describes the carbon flow in the rhizosphere. The model solves with the Crank-Nicolson discretisation scheme a diffusion-degradation equation and is coupled to the inverse modelling software pest. Finally a five-compartment conceptual model is proposed for describing organic compounds bioavailabililty in soil.Università Cattolica del Sacro CuorePIACENZASILVA, SANDROTREVISAN, MARCO2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/82enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/832013-06-04T09:57:15Zhdl_10280_18hdl_10280_602024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/83Gestione BPL e approfondimento dei diversi metodi di studio su comportamento e degradazione di prodotti fitosanitari nel suoloManagement and Deepening of Different Study Methods on Behaviour and Degradation of Pesticides in Soil in Compliance to GLPMAGISTRATI, PALOMAAGR/13: CHIMICA AGRARIAprodotti fitosanitari, pesticidi, BPL, pesticides, GLPLa valutazione del comportamento ambientale del metabolita di un pesticida è stato suddiviso in due studi indipendenti ma complementari tra loro utilizzando il metabolita radiomarcato con 14C: 1. Valutazione della degradazione aerobica del 14C-metabolita nel suolo; 2. Valutazione dell'assorbimento e desadsorbimento del 14C-metabolita nel suolo. L'attività di studio delle normative e dei regolamenti concernenti le Buone Pratiche di Laboratorio nell'ambito di studi multisito ed è poi sfociato nella gestione di uno studio di validazione di un metodo di analisi per la determinazione dei residui di glyphosate in frutta ed ortaggi.The behaviour evaluation of a pesticide metabolite was divided in two different but complementary studies, using the radiolabeled metabolite: 1. evaluation of aerobic degradation of 14C-metabolite in soil; 2. evaluation of sorption of 14C-metabolite in soil. The study of GLP (Good Laboratory Practices) for multisite studies lead to the management of validation study for determination of glyphosate residues in fruits and vegetables.Università Cattolica del Sacro CuorePIACENZASILVA, SANDROMOLINARI, GIAN PIETRO2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/83itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/842013-06-04T09:57:31Zhdl_10280_69hdl_10280_22024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/84L'identità culturale e lo sviluppo socio economico della regione Serrana nello stato di Espìrito Santo in Brasile. Una strategia per il governo della trasformazione territorialeCultural Identity and Socio-Economic Development of theSerrana Region in the State of Espírito Santo, Brazil.
A New Strategy for the Governance of The Region's Land Use TransformationRABELLO LYRA, ANA PAULASECS-P/02: POLITICA ECONOMICAparco rurale, paesaggio culturale, politica culturale, cultura, sviluppo e pianificazione , rural park, cultural landscape, cultural policy, culture, development and planningNell'ultimo decennio il processo di sviluppo insediativo ha avuto un impatto rilevante sul territorio della regione di montagna dello Stato di Espírito Santo. Di conseguenza occorre una pressione sull'economia, sull'ambiente e sull'identità culturale della regione. Il contributo di questa ricerca è il suggerimento di uno strumento per il governo della trasformazione del territorio serrano all'associazione per lo sviluppo sostenibile della regione di montagna dello Espírito Santo; un approccio orientato ad utilizzare meglio le risorse del paesaggio culturale della regione per apportare migliorie alla qualità complessiva del territorio Serrano.The impact of the new rural space developments on spatial quality in the Espírito Santo State mountain region has been intensified in the past decade. It brings pressure to bear on the economy, the environment and the cultural identity with consequences to the health and safety of the region. This research contribution is the suggestion of an additional action programme to the 'Espírito Santo mountain region sustainable development association' ADEMES. A development-oriented approach addressed to make a better use of the Serrana Region's cultural landscape to improve the quality of its changing rural space.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOCAMPIGLIO, LUIGI PIERFRANCOTREU, MARIA CRISTINAMAGONI, MARCELLO2007-07-13Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/84enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/852013-06-04T09:57:31Zhdl_10280_69hdl_10280_22024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/85La città da energivora a nodo attivo delle reti di produzione e di scambio energeticoTowns, Cities and Urban Areas. From Energy Consumers to Renewable Energies ProducersVENUTA, MARIA LUISASECS-P/02: POLITICA ECONOMICAteorie delle reti, evoluzione del concetto di rete applicato alle aree urbane, flussi di materiali, nuove urbanizzazioni, abitare, le funzioni commerciali, le funzioni industriali, la città vista in termini di spazio di flussi, la valutazione della sostenibilità energetica di una città,
le biomasse, rifiuti, l'acqua, l'eolico, il sole, l'idrogeno, evoluzione dei mercati della produzione e della distribuzione, i problemi aperti, incentivi, I protocolli internazionali (es. Protocollo di Kyoto), possibili slittamenti nell'uso delle risorse (flusso dei materiali), le reti informatiche e reti energetiche, secondo pilastro dell'economia di Jeremy Rifkin, breve rassegna di casi di progetti urbani nel settore delle energie rinnovabili, programma Unione europea European intelligent program, il caso di Tong li in Cina, il caso di Guiyu (la città della discarica di rifiuti elettronici) Cina, il sapere del quotidiano tra tradizione ed innovazione, sapere diffuso, conoscenza sulla gestione, di sviluppo di un territorio, senso di identificazione e di appartenenza tra individuo, comunità e proprio territorio # networks theories, urban areas, material and energy flows analysis, new urban migrations, the functions of living, shopping and working in urban areas, energetic sustainable metabolism of a city, renewable energy sources, biomass, wastes, water, wind, solar energy, hydrogen, international protocol on climate change and on energetic auto sufficiency, possible economic and environmental shiftings, internet and energy grids, Jeremy Rifkin theory on future hydrogen economy, case studies on urban project analysis, European intelligent energy program in European Union, Chinese paradigmatic case studies, Tong Li and Guiyu (ewastes landfill city), knowledge and links between mankind and nature, identities of communities, spatial planning, sustainable developmentIl concetto di rete dell'informazione può diventare uno schema logico con cui descrivere l'evoluzione delle politiche sulle energie rinnovabili e sulla sostenibilità?
La ricerca è stata svolta analizzando l'architettura delle due reti (internet e reti energetiche) e l'evoluzione del bene prodotto e distribuito nella rete energetica, l'energia, esplicitando l'accessibilità da parte della distribuzione mondiale delle risorse petrolifere tradizionali e delle risorse rinnovabili. La struttura metodologica del progetto di ricerca si basa due tipi di analisi teorica:
1) l'analisi della nascita delle società in rete attraverso le teorie di Manuel Castells (concetto di spazio di flussi) e di Saskia Sassen e l'evoluzione delle città (cap.2 e cap.5)
2) le analisi dei flussi dei materiali e delle energie avendo come riferimento metodologico l'approccio ecologico ideato dai ricercatori dell'istituto per il Clima, l'Ambiente e l'Energia di Wuppertal, Germania (cap.3 e cap.4)
La contraddizione tra città innovative e città che sono ai livelli di enormi discariche o di baraccopoli è esposta nel cap.6 attraverso casi studio e progetto dei Programmi Europei.
Nell'ultimo capitolo (cap.7) si riassumono le ipotesi di partenza e i risultati della ricerca e si espongono le questioni aperte.Can internet logic scheme be used as a basis to describe public policies evolution on renewable energies production and sharing in urban areas all over the world?
The research project analyses the two networks (internet and energetic grids) architectures in actual and future urban areas. This analysis is connected with present and future forecasts energy productions from traditional fuels and from renewable sources.
Theoretical analysis is conducted following a double conceptual pathway:
- societal networks (Manuel Castells theory) and urban areas evolution (Saskia Sassen and Mike Davis) in order to picture the evolution of cities and towns in modern economies and in developing countries (Chapters 2 and 5);
- Material and Energy Flow Analysis (approach by Wuppertal Institute for Climate, Environment and Energy) applied to renewable energy (Chapters 3 and 4)
In Chapter 6 case studies are exposed on the deep cleavage between two different worlds: innovative, rich towns on a side and the landfills cities, slums on the other side.
In the last part hypothesis and thesis are put together and open questions are explained (Chapter 7).Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOCAMPIGLIO, LUIGI PIERFRANCOTREU, MARIA CRISTINA2007-07-13Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/85itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/862013-06-04T09:57:31Zhdl_10280_69hdl_10280_22024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/86La partecipazione nella costruzione di condizioni di sostenibilità locale. Linee pedagogiche per una progettazione dialogicaThe Participation to Promote the Local Sustainability Development. The Pedagogical Consideration for a Shared PlanningBARCELLA, EFREM GIUSEPPESECS-P/02: POLITICA ECONOMICAsviluppo sostenibile, partecipazione, progettazione partecipata, tenable development, shared planning, participationIl lavoro di ricerca approfondisce la riflessione pedagogica in riferimento alle prassi educative in materia di sostenibilità.
L'approccio di approfondimento si impernia sul carattere interdisciplinare del concetto di sviluppo sostenibile.
la prima parte del lavoro di ricerca approfondisce L'area sociale in riferimento alla partecipazione della comunità locale nei processi di promozione dello sviluppo sostenibile.
La seconda parte del lavoro di ricerca prende in esame una significativa prassi di partecipazione: la progettazione partecipata.The research provides a pedagogical consideration in relation to the educational techniques concerning sustainability. The approach of a thorough analysis is based on the interdisciplinary nature of the tenable development. The first part of the research gives importance to the social area and the presence of the local community in order to promote the bearable development. The second part takes into consideration an important participation technique: the shared planning.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOCAMPIGLIO, LUIGI PIERFRANCOMAGONI, MARCELLO2007-07-13Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/86itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/872010-06-09T09:17:26Zhdl_10280_2hdl_10280_692024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/87Gli immigrati e la casa. Il caso milaneseImmigrants and Housing. The Case of MilanCERUTTI, PIERCARLOSECS-P/02: POLITICA ECONOMICAimmigrazione, abitazioni, Milano, immigrants, housing, MilanLa ricerca indaga il rapporto tra la popolazione immigrata e la casa, attraverso una ricognizione della condizione attuale nel Comune di Milano. L'indagine prende in considerazione sia gli aspetti economici e di mercato delle abitazioni che le politiche pubbliche attuate in Italia. Si affronta l'intreccio di trend sociodemografici che caratterizzano la società postmoderna quali l'invecchiamento della popolazione e l'urbanizzazione, così come gli aspetti di impoverimento di ampi strati della società, tra cui gli immigrati. Si evidenziano i tratti della situazione milanese, in particolare delle sue implicazioni territoriali e si portano tre casi studio di interventi abitativi in tre distinti momenti storici, quali esempi di buone pratiche.The research studies the relationship between the immigrants and the housing in the context of the Municipality of Milan. It takes into account both of the economic aspects and the creation of a modern real estate market and the limits of the welfare system, in particular of the social housing. The research continues with the analysis of some main trends of contemporary post-modern society, such as the urbanization, the ageing and the impoverishment of parts of the population. The research focuses on Milan, in particular on the spatial effects of these aspects and it presents three case study of the history of Milan considered best practices of welfare.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOCAMPIGLIO, LUIGI PIERFRANCOTREU, MARIA CRISTINA2007-07-13Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/87itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/882013-06-04T09:57:09Zhdl_10280_19hdl_10280_642024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/88I prezzi delle droghe e violenza sistemica; uno studio empiricoDrugs Prices and Systemic Violence; An empirical studySARRICA, FABRIZIOSPS/12: SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALEprezzo dell' eroina, violenza, razionalità dei criminali, heroin price, violence, rational offendersLo studio analizza la relazione tra i diversi prezzi delle droghe illegali, eroina e cocaina, e il livello di violenza sistemica in un territorio. L'ipotesi dello studio è che ad un aumento dei prezzi delle droghe illegali, si registra una maggiore violenza causata dal maggiore ritorno economico derivante dalla commissione della violenza. L'analisi empirica si riferisce agli anni ottanta e novanta negli Stati Uniti d'America. Lo studio di mostra la validità dell'ipotesi e propone nuove ambiti di ricerca.The study analyzes the relation between the different prices of illegal drugs, heroin and cocaine, and the level of systemic violence recorded in a territory. The hypothesis of the study is that from an increase of the prices of illegal drugs, it is derived a greater level of violence caused by the greater menotary return derived by the commission of violence. The empirical analysis referred to the eighties and nineties in the United States of America. The study demonstrates the hypothesis and proposes new research paths.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOSAVONA, ERNESTO UGOSAVONA, ERNESTO UGO2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/88enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/892013-06-04T09:57:10Zhdl_10280_19hdl_10280_642024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/89La contraffazione degli accessori moda di lusso: dalla vulnerabilità del mercato alle opportunità criminaliThe Market of Counterfeit Luxury Leather Fashion Products: from Vulnerabilities to Opportunities for CrimeCALOVI, FRANCESCASPS/12: SOCIOLOGIA GIURIDICA, DELLA DEVIANZA E MUTAMENTO SOCIALEContraffazione, moda, vulnerabilità del mercato, falso, counterfeiting, fashion, market vulnerability, fake productsQuesta tesi esplora il problema della contraffazione degli accessori moda di lusso allo scopo di capire le opportunità criminali che derivano dalle vulnerabilità del settore. Viene fornita prima una panoramica della contraffazione nel settore moda al fine di descrivere le caratteristiche principali del mercato illegale. Allo scopo di approfondire la conoscenza del fenomeno e delle opportunità criminali create dal mercato legale, viene quindi analizzata la struttura e il funzionamento del settore applicando la metodologia sviluppata dal centro di ricerca IRCP, la Methodology for and Assessment of the Vulnerability of Markets. Le domande principali a cui questa tesi vuole rispondere sono:
- Quanto è vulnerabile il mercato italiano degli accessori moda di lusso alla contraffazione?
- A quali fattori è imputabile la vulnerabilità alla contraffazione delle imprese italiane del settore moda?This thesis is concerned with the problem of counterfeiting of leather luxury fashion goods and it is aimed at understanding the opportunities to crime produced by the vulnerabilities of this sector. First, it provides an overview of fashion counterfeiting trying to describe what the main features of the illegal market are. Then, in order to acquire a deeper knowledge of the phenomenon and of the opportunities arising in the legal market for the carrying out of illegal activities it analyses the structure and functioning of the sector in order to identify its vulnerabilities to this crime by applying the methodology for licit market scanning developed by the IRCP, the Methodology for and Assessment of the Vulnerability of Markets.
The main questions this thesis wants to answer are:
- To what extent are Italian luxury fashion companies vulnerable to counterfeit products?
- To what factors can be ascribed to the vulnerability to counterfeiting of Italian legitimate fashion companies?Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOSAVONA, ERNESTO UGOSAVONA, ERNESTO UGO2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/89enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/902013-06-04T09:57:31Zhdl_10280_65hdl_10280_32024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/90La letteratura per tornare alla realtà.
L'arte narrativa nella proposta culturale di alcune riviste giovanili: «Il Saggiatore», «Orpheus», «Oggi».Literature to Get Back to RealityMAGNANI, NICOLAL-FIL-LET/11: LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEAarte narrativa, romanzo, realismo, politica culturale, narrative art, novel, realism, cultural politicsIl presente studio è finalizzato ad indagare le complesse vicende culturali di tre riviste - «Il Saggiatore», «Orpheus» e «Oggi» -, nate in Italia per iniziativa di alcuni giovani intellettuali nella prima metà degli anni Trenta, in un periodo in cui, a seguito del definitivo consolidamento politico-istituzionale del fascismo, ha inizio una vasta discussione per determinare con più precisione il ruolo delle nuove generazioni all'interno del regime. In questo «clima», l'azione di tali riviste mira soprattutto a definire il proprio «contributo» per la nascita di una «nuova cultura»: procedendo, così, ad un riassestamento della cultura che superi definitivamente l'impianto epistemologico del sistema idealista con le sue difettose derivazioni espressive, le varie testate giungono ad occuparsi di letteratura, indicando l'inevitabile «necessità», non solo etica e spirituale, ma anche estetica e artistica, di tornare al romanzo per poter riconquistare un'idea di arte che sappia di nuovo «aderire alla vita».The objective of this thesis is to analyse the cultural development of three literary reviews «Il Saggiatore», «Orpheus» and «Oggi» created by a group of young intellectuals in the mid 30's. Following a period of political and institutional consolidation of Fascism, wide discussion was raised about the role of the new generation within the fascist regime. The aim, above all, of these reviews was to bring about a «new culture». There was a reorganization of the culture, which went beyond the epistemological plan of the idealistic system, which was thought to be lacking in effective language. As a consequence newspapers and reviews began to deal with literature, pointing out the inevitable need for a return to the novel as a more realistic art form from an ethical, spiritual, aesthetic and artistic point of view.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOFARINELLI, GIUSEPPEBARONI, GIORGIO2007-03-27Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/90itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/912013-06-04T09:57:15Zhdl_10280_22hdl_10280_612024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/91La risoluzione dei contrasti nella gestione di società (art. 37 d. lgs. N. 5/2003)The Resolution of Management Disputes (Art. 37 d. lgs. N. 5/2003)PURPURA, LUCAIUS/04: DIRITTO COMMERCIALELa tesi prende in esame lo strumento giuridico, denominato arbitrato economico , introdotto dal d. lgs. 17 febbraio 2003, n. 5. Questa disposizione consente di fissare, nell'atto costitutivo delle società di persone e di capitali, clausole che stabiliscono il deferimento a soggetti terzi dei contrasti tra coloro che hanno il potere di amministrazione in ordine alle decisioni da prendere nella gestione sociale. Questo sistema di risoluzione dei contrasti in materia di gestione rappresenta, nella realtà italiana, una sostanziale novità: esso pone numerosi interrogativi in punto tanto di fattispecie, quanto di disciplina. La tesi tenta di affrontare le principali questioni sollevate dall' arbitrato economico anche alla luce dell'esperienza comparatistica (in particolare: tedesca e statunitense).Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOPRESTI, GAETANO MARIA GIOVANNIABBADESSA, PIETRO2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/91itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/922013-06-04T09:57:15Zhdl_10280_22hdl_10280_612024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/92Gli "ibridi finanziari": critica ad una categoria concettualeHybrid Debt-Capital Instruments: Critical Examination of a Conceptual CategoryVALZER, AMEDEOIUS/04: DIRITTO COMMERCIALEstruttura finanziaria, partecipazione, capitale di rischio, capitale di debito, financial structure, share, participating financial instruments, equity capital, debtL'autore contesta la classificazione degli strumenti finanziari partecipativi e non partecipativi nella categoria concettuale degli ibridi finanziari (o strumenti finanziari ibridi ). Rimarca le differenze tra l' investimento nella società e il finanziamento della società.
dimostra che gli strumenti finanziari partecipativi (art. 2346 ult. comma c.c.) possano esser emessi solo a fronte di apporti di patrimonio non imputati a capitale sociale e che gli strumenti finanziari non partecipativi (quasi obbligazioni ex art. 2411 ult. comma c.c.) non possano esser dotati di diritti amministrativi.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOPRESTI, GAETANO MARIA GIOVANNICALVOSA, LUCIA2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/92itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/932013-06-04T09:57:15Zhdl_10280_22hdl_10280_612024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/93I diritti particolari amministrativi del socio di s.r.l.The Particular Rights Relating to the Administration in the Limited Liability CompanyMADONNA, ANNALISAIUS/04: DIRITTO COMMERCIALEs.r.l., amministrazione, diritti particolari, Limited Liability Company, administration, particular rightsLa tesi è suddivisa in due capitoli, il primo dei quali ha valore introduttivo e si occupa dei diritti particolari nella più ampia analisi del fenomeno della personalizzazione della s.r.l. In particolare, le osservazioni si incentrano sull'analisi del potere dell'autonomia contrattuale nella definizione dell'assetto proprietario (art. 2468, co. 2, c.c.) e dell'organizzazione interna della s.r.l. (art. 2468, co. 3, c.c.). In entrambe le ipotesi è consentito derogare all'organizzazione plutocratica propria del modello legale della società a responsabilità limitata in virtù della quale il potere è in funzione diretta della ricchezza investita al fine di soddisfare la medesima esigenza di modulare i diritti sociali alle concrete ragioni della partecipazione alla società.
Il secondo capitolo si articola in tre sezioni, dedicate allo studio della fattispecie "diritto particolare relativo all'amministrazione". Il proposito è quello di riempire di contenuto l'art. 2468, co. 3, c.c., e rispondere al fondamentale quesito, se la previsione ex art. 2468, co. 3, c.c., sia tassativa - e quindi se quelli indicati sono gli unici diritti che possono sfuggire alla regola della uguaglianza e della proporzionalità - ovvero esemplificativa, aprendosi così all'autonomia privata la strada alla libera determinabilità dei diritti sociali salvo limiti imposti dalla legge.
Nella prima sezione vengono individuati i limiti negativi della fattispecie. Nel capitolo 2, sez. II, invece, si procede alla ricostruzione della fattispecie, illustrando i motivi in base ai quali si giunge a ritenere che i diritti particolari relativi alla amministrazione sono quelli propriamente connessi alla gestione dell'impresa sociale. Oggetto di approfondimento nella terza ed ultima sezione del secondo capitolo è il profilo organizzativo dei diritti particolari relativi all'amministrazione.The thesis is subdivided in two chapters, first of which it has introductory value and it is taken care of the particular rights in the analysis of the phenomenon of the personalization of the limited liability company. In particular, the observations centralize on the analysis of the power of the contractual autonomy in the definition of the ownership (art. 2468, co. 2, c.c.) And of the inner organization of limited liability company (art. 2468, co. 3, c.c.). In both the hypotheses, it can be to rule in a way different from law the capital-oriented organization of the legal model of the limited liability partnership - in virtue of which the power is in direct function of the invested wealth - to the aim to satisfy the same requirement of modulating the social rights to the concrete reasons of the participation to the society.
The second chapter is subdivided in three sections, dedicated to relativeness of diritto particolare relativo all'amministrazione (particular right relating to the administration). The purpose is to determinate the applying area of art. 2468, co. 3, c.c., and to answer to the fundamental question, if art. 2468, co. 3, c.c. Is peremptory and if those indicated are the only rights which can escape to the rule of the equality and the proportionality or exemplifying and open to the private autonomy in freely creating social rights even farther legal limits. In the first section the negative limits of legal case are defined. In chapter 2, sez. II, instead, it is reconstructed the legal hypothesis, illustrating the reasons on which it is suggested to think that the diritti particolari relativi all'amministrazione are those properly connected to the management of the social business. Object of deepening in the third and last section of the second chapter it is the organizational profile of diritti particolari relativi all'amministrazione .Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOPRESTI, GAETANO MARIA GIOVANNI2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/93itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/942013-06-04T09:57:10Zhdl_10280_23hdl_10280_612024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/94La tutela pensionistica del lavoro atipicoLegal Protection for the Atypical Workers in the Field of PensionsRAVELLI, FABIOIUS/07: DIRITTO DEL LAVOROflessibilità, lavoro atipico, protezione sociale, metodo aperto di coordinamento , flexibility, atypical workers, social protection, open method of co-ordinationLa ricerca si propone di studiare i principali problemi relativi alla tutela pensionistica del lavoro atipico. La prima parte, di carattere introduttivo, inquadra il problema nei suoi termini generali, approfondendo il rapporto tra flessibilità e protezione sociale del lavoro atipico e indagando, da un punto di vista istituzionalista, le ragioni della crisi del sistema di welfare. Nel secondo capitolo si approfondisce il tema oggetto di studio sotto il profilo delle politiche comunitarie di welfare, con particolare riferimento al coordinamento delle politiche reso possibile dal Metodo aperto di
coordinamento (MAC). L'ultima parte della ricerca è dedicata agli strumenti utilizzati nel nostro ordinamento per garantire l'adeguatezza della prestazione pensionistica corrisposta ai lavoratori atipici (ad es. "ricongiunzione", "totalizzazione", etc.). Alcune riflessioni sulle possibili future linee di riforma chiudono il lavoro.The research aims at studying the main issues concerning the legal protection of the atypical workers in the field of pensions. Chapter 1 aims at providing a general framework by studying the relationship between flexibility and social protection of the atypical workers and investigating, from the institutional point of view, the reasons for the crisis of contemporary welfare state. Chapter 2 deals with EU policies in the field of pensions, with specific regard to potentials of the Open Method of Co-ordination (OMC). The third part deals with the tools provided by the Italian pension system to guarantee the adequacy of pensions paid to atypical workers (e.g. "ricongiunzione", "totalizzazione" and so on). Finally, some remarks on the main proposals put forward by the Government, the social partners and the scholars in order to reform the pension system.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANONAPOLI, MARIOBARBERA, MARZIAVARESI, PIETRO ANTONIO2007-02-23Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/94itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/952013-06-04T09:57:10Zhdl_10280_23hdl_10280_612024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/95Gestione del rapporto di lavoro e intervento pubblico nel sistema giuslavoristicoManagement of the Labour Relationships and the Public Intervention in the Labour Law SystemCRO, PAOLOIUS/07: DIRITTO DEL LAVOROcertificazione, collocamento, coordinamento lavoro, vita familiare, dimensione etica del diritto del lavoro, diritto amministrativo del lavoro, diritto costituzionale del lavoro, formazione professionale, ispezioni, lavori socialmente utili, licenziamenti collettivi, Lodovico Barassi, norma imperativa, orario di lavoro, processo del lavoro, retribuzione, ricorsi amministrativi, rinunce e transazioni, sanzioni, sicurezza sul lavoro, sospensione del rapporto, storia del diritto del lavoro, tutela antidiscriminatoria, tutela previdenziale, labour relationships certificates, employment, labour law and family, labour law and ethics, administrative labour law, constitutional labour law, vocational training, inspections, labour law and job creation, general dismissal procedures, mandatory rule, working hours, labour proceedings, wage, petitions to the public administration, waive deeds and settlements, sanctions and penalties, safety on workplace, temporary breaks in labour relationships, labour law history, protection against discriminations on work, social securityL'opera esamina l'intervento pubblico nella gestione del rapporto di lavoro sotto il profilo storico e giuridico nelle tre fasi d'instaurazione, gestione e cessazione del rapporto. Si valorizza anche il ruolo specifico dei tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, con particolare riguardo all'analisi sistematica del diritto amministrativo del lavoro. L'opera intende porre in luce gli elementi logici, giuridici ed assiologici di questo ramo del diritto del lavoro, per ricondurne le fattispecie esaminate ad un sistema coerente e razionale e per suggerirne sia un metodo d'analisi de iure condito sia una prospettiva per una lettura ed una proposta de iure condendo.This work analyses how public powers affects labour relationships both from the historical and the juridical points of view. The three main phases of labour relationships beginning, management and end are examined separately. The specific contributions by the three public powers legislative, administrative and judiciary especially by the public administration, are also dealt with. The goal is to illustrate the logical, juridical and ethical elements of this branch of the labour law, in order to build a rational system for both the analysis de iure condito and the debate de iure condendo.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANONAPOLI, MARIONAPOLI, MARIO2007-02-23Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/95itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/962024-01-25T19:00:59Zhdl_10280_23hdl_10280_612024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/96L'autonomia individuale nel passato e nel presente del diritto del lavoroLabour Law: the Individual Autonomy in the Past and PresentFERNÁNDEZ SÁNCHEZ, SONIAIUS/07: DIRITTO DEL LAVOROautonomia individuale, individual autonomyCon il presente lavoro si cerca di ricostruire il percorso storico del diritto del lavoro, dalle sue origini sino ai nostri giorni, prendendo come punto di riferimento il ruolo svolto dall'autonomia privata individuale. si potrà osservare come la volontà delle parti contrattuali incide profondamente sulla nascita, creazione e sviluppo del diritto del lavoro. Il diritto del lavoro postindustriale nasce come conseguenza delle rivoluzioni borghese ed industriale, periodo governato dalla volontà individuale plasmata attraverso il contratto. successivamente, l'autonomia individuale perderà la iniziale supremazia come fonte e sarà relegata all'ultimo gradino delle fonti del diritto del lavoro, dopo la legge e l'autonomia collettiva. Infine, nell'epoca attuale, si assiste ad una sempre più marcata ripresa dell'autonomia individuale che si presenta come uno degli elementi qualificanti delle attuali trasformazioni del diritto del lavoro.This paper tries to describe the historical path of the labour law, starting from its origin to present days, taking the role played by the private individual autonomy as a point of reference. It will be possible to acknowledge that contractors will deeply affect the origin, creation and development of the labour law. The post industrial labour law is the result of the bourgeois and industrial revolutions, when the individual will was shaped through the contract. Afterwards, the individual autonomy ceases to have its supremacy as source and is put amongst the less important level of the sources of labour law, after acts and collective autonomy. Then, a present, individual autonomy is increasingly affecting the recent transformation of labour law and represent one of the most important elements qualifying the process of change.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANONAPOLI, MARIONAPOLI, MARIORODRIGUEZ PINERO Y BRAVO FERRE, MIGUEL2007-02-23Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/96itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/972013-06-04T09:57:10Zhdl_10280_23hdl_10280_612024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/97Il nuovo contratto a tempo determinato: IL d.lgs. 368 del 2001 interpretato alla luce della Direttiva 70 del 1999The New Fixed-Term Contract: The Interpretation of Legislative Decree no. 368 of 2001 According to Directive 70 of 1999MIRANDA , NICOLAIUS/07: DIRITTO DEL LAVOROlavoro a termine, 368/01, 70/99, fixed-term contractL'interpretazione della riforma del lavoro a termine è stata oggetto di un acceso dibattito dottrinale che ha portato a conclusioni diametralmente opposte relativamente a molti punti cardine della nuova disciplina, quali: la stipula di primo contratto a termine e la necessità di esigenze di natura temporanea; le norme antifrodatorie; le norme antidiscriminatorie; le clausole di contingentamento e più in generale il ruolo del sindacato. Da una attenta analisi della riforma che parta dal contenuto della direttiva emerge che nel nostro sistema normativo esiste ancora una regola importante, ma non più scritta: i contratti a tempo indeterminato rappresentano la forma comune dei rapporti di lavoro. Da questa regola discendono una serie di considerazioni: il primo contratto a termine non è libero ma subordinato all'esistenza di ragioni oggettive che si devono intendere anche temporanee; la proroga è ammessa solo a fronte di ragioni oggettive e sopravvenute; la successione di contratti a termine è vietata quando avviene in frode alla legge; in caso di illegittima stipulazione del contratto a termine il rapporto di lavoro si deve intendere a tempo indeterminato. Quanto al ruolo del sindacato questo è stato sicuramente innovato, ma il sistema predisposto dalla riforma del lavoro a termine in molte parti ricalca la disciplina previgente contenuta nella L. 56/87 tanto che non pare corretto parlare di mortificazione del ruolo della contrattazione collettiva ma solo di riduzione dei compiti ad essa affidati.Interpretation of the fixed term work reform has given rise to lively doctrinal debate that has led to completely opposite conclusions. Conclusions reached refer to hinge points of this new doctrine and include: the drawing up of first fixed term contracts and the necessity for temporary working requirements, anti-fraud norms, anti-discrimination norms, clauses in the fixing of quotas, and in general, the role of trade unions.
Careful analysis of the reforms, starting from the content of this directive, reveals that our normative system still contains an important rule, although it is no longer written, that is: open-ended contracts still represent the most common job relationship form.
Several considerations can be derived from this rule: the drawing of first fixed term contracts is not free, but subject to objective circumstances that must be proved. Mainly, the repeated extension of fixed term contracts is forbidden when it takes place against the law, and if a fixed term contract is unlawfully drawn up, then the job relationship must be intended as an open-ended one.
The job of trade unions has certainly been re-emphasised due to this reform but, since the new job relationship system established by the fixed term work reform continues to enforce Law 56/87, it is not correct to talk of de-evaluation as related to collective work negotiations. Rather, trade unions will have a lesser role, and responsibilities and tasks normally charged to the trade union will be reduced.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANONAPOLI, MARIOCARINCI, MARIA TERESA2007-02-23Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/97itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/982013-06-04T09:57:10Zhdl_10280_23hdl_10280_612024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/98I danni da dequalificazione e demansionamentoThe Damages Caused by DowngradingPONTE , FLAVIO VINCENZOIUS/07: DIRITTO DEL LAVOROdemansionamento, dequalificazione, danno biologico, giurisprudenza del lavoro, eccezione inadempimento, autotutela, costituzione, prestazione lavorativa, potere direttivo, ius variandi, qualifica, categoria, equivalenza, ristoro, inattività, mobbing, esautoramento, danno esistenziale, danno in re ipsa, onere della prova, presunzioni, danno patrimoniale e non patrimoniale, infortunio, malattia, assicurazione, cumulo, esonero. , skills, labour case law, contract default, self protection, constitution, work done, managing, worker status, professional category, mobbing, deprivation of power, burden of proof, presumption of law, accident, disease, insurance, exemption from liabilityL'elaborato si propone di analizzare le conseguenze dannose scaturenti dalla violazione dell'art. 2103 c.c. Nel primo capitolo ci si sofferma sul concetto di danno, rendendo notizia delle varie teorie concernenti il sistema di responsabilità civile. Nel secondo capitolo si esplorano le diverse ipotesi di danno. in particolare: danni da inadempimento, alla professionalità, alla salute ed esistenziale. Nel terzo capitolo si affronta il tema della tutela assicurativa del danno biologico, ponendo in evidenza i rapporti tra l'indennizzo erogato dall'I.N.A.I.L. ed il risarcimento del danno differenziale.The dissertation concerns torts and liability in case of transgression of the paragraph 2103 of the Italian civil code. The first chapter is dedicated to torts and liability theories. The second chapter is about various kinds of torts, in the Italian civil code regulation. The author speaks about downgrading consequences, involving workers' health and competences. Moreover he speaks about the loss of enjoyment of life, pain and suffering, caused by the employer's unlawful behaviour. The third chapter concerns workers' insurance, halfway social insurance and accident insurance.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANONAPOLI, MARIOFERRANTE, VINCENZO2007-02-23Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/98itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/992013-06-04T09:57:31Zhdl_10280_61hdl_10280_42024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/99Genesi e sovranità.
Le dottrine dello Stato federale nell'epoca bismarckianaGenesis and Sovereignty. The Theories of Federal State in the Bismarckian AgeSANDRI, ANDREAIUS/11: DIRITTO CANONICO E DIRITTO ECCLESIASTICOcostituzione federale, costituzionalismo tedesco, potere costituente, sovranità, revisione costituzionale, organismo statale, persona giuridica dello Stato, federal constitution, German constitutionalism, constituent power, sovereignty, constitutional review, organism, Juridical personSi indaga la costruibilità della figura dello Stato federale a partire dalle teorie con cui alla fine del XIX secolo i principali teorici dello Stato e costituzionalisti tedeschi interpretarono la genesi del Reich. Le strutture genetiche fondamentali individuate servono quindi a valutare il senso delle modificazioni del concetto di sovranità all'interno dello Stato federale e il rapporto tra sovranità e supremazia competenziale che di volta in volta si delinea.It is examinated the possibility of constructing the figure of the Federal state beginning from the theories with which the most important German political theorists and constitutionalists explained the genesis of the Reich. The fundamental genetic structures serve to estimate the sense of the modifications of the concept of Sovereignty within the federal state and relation between Sovereignty and competencial supremacy.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOMATTIONI, ANGELOMATTIONI, ANGELO2007-05-04Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/99itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1002013-06-04T09:57:31Zhdl_10280_4hdl_10280_612024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/100Autorità amministrative decidentiBRUNETTI, LEONARDOIUS/08: DIRITTO COSTITUZIONALEUniversità Cattolica del Sacro CuoreMILANOMATTIONI, ANGELO2007-05-04Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/100itpartially_open
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1012013-06-04T09:57:31Zhdl_10280_61hdl_10280_42024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/101Gli enti locali territoriali nel nuovo disegno costituzionaleThe Territorial Local Corporate Body in the New Constitutional SketchDE VITA, ANTONIOIUS/08: DIRITTO COSTITUZIONALEautonomie locali, local autonomiesSi analizza la posizione degli enti territoriali nel sistema in seguito alla riforma costituzionale del 2001, con riferimento agli aspetti e alle caratteristiche più importanti inerenti al loro status.The position of the Territorial Corporate body is analyzed in the System Following the 2001 Reform Costituzionale, with reference to the aspects it is to the inherent most important characteristics to their status.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOMATTIONI, ANGELOBALBONI, ENZO2007-05-04Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/101itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1022013-06-04T09:57:32Zhdl_10280_61hdl_10280_42024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/102Attività ed atto nell'amministrazione di risultatoAdministration Performance-OrientedGIOIOSA, MANUELIUS/09: ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICOamministrazione di risultato, attività complessiva della p. a., attività puntuale della p. a., attività vincolata della p.a.., attività discrezionale della p. a., bene della vita, Performance-oriented administration, public administration's activity as a whole, Single administrative act, not discretionary act, discretionary powers, substantial interestQuesto studio indaga il fenomeno dell'amministrazione di risultato.
Si tratta di una figura teoricamente nuova; essa, infatti, pur essendo già presente in importanti studi del passato, ha incominciato ad affermarsi come modello autonomo soltanto a partire nell'ultimo decennio.
Molti autori che si sono occupati recentemente del tema, infatti, hanno avuto la pretesa di fondare sull'amministrazione di risultato, un presunto sistema generale di diritto amministrativo.
Sennonché, dopo aver contestato le numerose tesi erronee, si cerca di dimostrare in questo lavoro, come tutte le figure genericamente ricondotte all'amministrazione di risultato, possono distinguersi a seconda che si riferiscano all'attività complessiva o, viceversa puntuale della p.a.This work is concerned with the phenomenon of performance-oriented administration.
This is theoretically a new subject: in fact, although it has been already studied in the past, the perspective of performance-oriented administration has gained its own space only in the last decade.
Many scholars who have recently approached the subject want to build on performance-oriented administration a general system of administrative law.
The goal of this work is to demonstrate how all the institutes usually traced back to performance-oriented administration can be distinguished according to they refer to the public administration's activity as a whole or to a single act in particular.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOMATTIONI, ANGELOPASTORI, GIORGIO2007-05-04Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/102itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1032013-06-04T09:57:16Zhdl_10280_62hdl_10280_562024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/103Un circuito marginale. Materiali, dispositivi e prassi della cinematografia di istruzione e propaganda ruraleA Marginal Circuit. Films, Visual Devices, Practices of Educational and Rural Propaganda CinemaTOSCHI, DEBORAHL-ART/06: CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONEcinema rurale, cinema educativo, rural cinemaSullo sfondo del passaggio dal cinema dai primordi alla codificazione del dispositivo cinematografico, la presente ricerca si propone di indagare una pratica marginale: la cinematografia di istruzione e propaganda rurale, nel suo sviluppo in Italia tra il 1912 ed il 1937. Attraverso casi di studio inerenti l'Istituto Nazionale Minerva, L'Istituto Italiano Proiezioni Luminose, la cinemateca agricola dell'Istituto Luce e in maniera più tangenziale l'Opera delle proiezioni Luminose e l'Istituto Cerere, approderemo alla ricostruzione di un corpus specifico di materiali, dispositivi e prassi e all'individuazione di un percorso evolutivo di questo circuito minore. Lo studio di pratiche culturali "invisibili" e scarsamente affrontate dagli studiosi illumina le teorie sull'istituzionalizzazione svelando un paesaggio più articolato e meno scontato. Il circuito rurale incarna contemporaneamente la forza di un nuovo medium e l'instabilità delle istituzioni che lo utilizzano nella difficile transizione al regime, proponendosi come strumento rivelatore di aspettative e urgenze, e del reciproco ricollocarsi delle istanze educative e del pubblico di massa.Against the background of the (now familiar) transition from early to classical cinema my work explores a marginal filed of research: the educational and rural propaganda cinema and its institutional practices produced ad developed in Italy between 1912 and 1937. Taking the Istituto Nazionale Minerva, Istituto Italiano Proiezioni Luminose, Istituto Luce's agricultural cinemateca and the Opera delle Proiezioni Luminose and the Istituto Cerere as case studies, I outline the films, visual devices, and practices used in what I call a rural circuit of films . My project is therefore focused upon an invisible cultural practice which has been traditionally disregarded by scholars. It introduces an otherwise absent corpus of works into institutionalizations's theories, revealing a complex and less obvious film history. At the same time, the rural circuit of films embodies the strength of a new medium and the movement towards dictatorship in Italy. Film offers itself as an instrument which traces the expectations and needs of pedagogical institutions and their changing relationship to the masses.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOALBERTINI OTTOLENGHI, MARIAGRAZIA2007-02-23Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/103itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1042013-06-04T09:57:16Zhdl_10280_56hdl_10280_622024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/104Angelo Zanelli (1879 - 1942). Contributo per un catalogoAngelo Zanelli (1879-1942)
Contribution for a CatalogueVALOTTI, MICHELAL-ART/05: DISCIPLINE DELLO SPETTACOLOZanelli Angelo, scultura, sculptureL'opera costituisce un fondamentale (ed in parte inedito) aggiornamento critico sulla figura di Angelo Zanelli, scultore bresciano tra i più interessanti nel panorama artistico tra Simbolismo e Novecento.
La ricerca si e' orientata, in particolare, sul reperimento di fonti archivistiche inedite, oltre che sull'analisi delle opere, in gran parte conservate presso i Civici Musei bresciani e la Gipsoteca del Vittoriano a Roma. A Zanelli si devono pure importanti interventi pubblici americani, in Argentina, Uruguay, Cuba.The work represents a significant critical revision about the artist Angelo Zanelli, born in Brescia (Italy), one of the most important figures in the artistic group between Symbolism and Novecento.
In particular the search tends towards the finding the archives unpublished, about the study of his works too, these retained in Brescia, at Public Museum and in the collection of the plaster casts of Rome.
Also Zanelli made important public monuments in USA, Argentina, Uruguay and Cuba.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOALBERTINI OTTOLENGHI, MARIAGRAZIACARAMEL, LUCIANO2007-02-23Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/104itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1052013-06-04T09:57:16Zhdl_10280_56hdl_10280_622024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/105L'influenza dell'estetica crociana nelle riviste di critica letteraria nei primi 50 anni del novecentoThe Croce Aesthetics' Influence in Literary Critical Rewieves in the First 50 Years of 1900VIGANO' , OMARL-FIL-LET/11: LETTERATURA ITALIANA CONTEMPORANEAgusto, critica musicale e figurativa, Iride900., taste, musical and figurative criticism, Iride900.Nel sistema di Croce l'Estetica costituisce il primario fondamento, e nella sua auroralità eccede per aver trovato immediata declinazione, e crescita nella critica letteraria, attraverso la redazione della rivista la critica; determinando la rapida e diffusa infiltrazione dei suoi principi nel terreno della cultura artistica nazionale. ma importare le conquiste filosofiche nella critica letteraria, vuol dire anche trasferirne le problematiche aperte. Serra, Cecchi, de Robertis e Boine sulla Voce avanzano l'esigenza di un superamento; Russo, Levi e Capasso sono esempi del difficile accordo o del contrasto di una critica storica e stilistica con l'estetica di Croce. Anche la critica musicale e figurativa provano uno sviluppo decisivo nella spinta dell'idealismo. l'influenza è circolare: i motivi generati dalle rassegne spingono croce a riformulare la propria estetica nella Poesia del 1936.Estetica (Aesthetics) is the primary foundation of Croce's system, and in auroral (auroralita') character it excels for having discovered his immediate inflexion, confirmation and growth into the literary criticism through the redaction of the review La Critica; causing the quick and widespread diffusion of his principles into the national artistic culture. Importing philosophic pursuits in literary criticism means also transfer deep problems. Serra, Cecchi, De Robertis and Boine in the review Voce push for the downfall of Croce's thought; Russo, Levi and Capasso are examples of the opposition of a historicist and stylistic criticism with Croce's aesthetics. The music and art criticism demonstrate also a decisive development with an idealistic thrust. The influence is circular: the critiques coming from reviews urge Croce to re-formulate his own aesthetics that was in his 1936 work Poesia.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOALBERTINI OTTOLENGHI, MARIAGRAZIADIODATO, ROBERTO2007-02-23Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/105itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1062013-06-04T09:57:16Zhdl_10280_56hdl_10280_622024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/106Pellicole di ricordi. Figure della memoria nel cinema amatoriale italiano, 1926 - 1942Film Memoirs. Figures of Memory in Italian Amateur Cinema, 1926-1942CATI, ALICEL-ART/06: CINEMA, FOTOGRAFIA E TELEVISIONEcinema amatoriale, film di famiglia, memoria, amateur cinema, home movie, memoryA partire dagli anni Venti, in Italia come all'estero, iniziano a diffondersi nuovi dispositivi tecnologici per la produzione e la visione di film amatoriali. Analizzando dieci collezioni italiane di film privati e film di famiglia, realizzati da alcuni cineamatori tra il 1926 e il 1942, la ricerca si focalizza sia sui codici linguistici della rappresentazione, sia sulle pratiche sociali di realizzazione e fruizione di tali film. In particolare, lo studio della cinematografia amatoriale come pratica culturale di conservazione della memoria privata consente di aprire alcuni percorsi di ricerca, dal punto di vista teorico e semiotico. In questo senso, il concetto di memoria filmica si pone come asse di intersezione tra una problematizzazione storiografica di un settore degli studi cinematografici, che solo recentemente ha coinvolto gli studiosi, e una riflessione teorica sui processi di elaborazione di una memoria intima e familiare, che si imprime sulla pellicola cinematografica.In Italy as abroad, the Twenties saw the establishment of new technological devices for the production and vision of amateur films. Analysing ten Italian collections of private films and home movies, made by cine-amateurs between 1926 and 1942, my research examines both the linguistic codes of representation and the social practise of realisation and reception of these films. In particular, it addresses amateur cinematography as a cultural practise of conservation of private memory. Following both a theoretical and semiotic approach, I use the concept of filmic memory as THE intersection for this new historiography. In this sense, I am establishing a new field of cinematic research, whilst offering a theoretical reflection upon the inscription of the intimate and familiar memory into film.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOALBERTINI OTTOLENGHI, MARIAGRAZIACASETTI, FRANCESCOEUGENI, RUGGERO2007-02-23Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/106itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1072010-06-09T09:17:20Zhdl_10280_56hdl_10280_622024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/107Henry Sidgwick e il dibattito tardo-vittoriano sull'idea di libertàHenry Sidgwick and the Late-Victorian Debate about LibertyLEPRONI, CHIARAM-FIL/06: STORIA DELLA FILOSOFIAApostles, John Grote, Frederick Denison Maurice, Università di Cambridge storia, capitalismo storia, socialismo storia, Laissez-faire storia, Cambridge University History, Capitalism History, Socialism History, Laissez-faire HistoryIl presente lavoro mira a collocare il pensiero di Henry Sidgwick (1838-1900) sul diritto alla libertà all'interno del background culturale inglese dell'epoca tardo-vittoriana, dedicando una particolare attenzione ad un confronto con la speculazione, il metodo ed i risultati ottenuti di due eminenti filosofi della medesima generazione, Thomas Hill Green (1836-1882) e Herbert Spencer (1820-1903).The study aims to connect the thought of Henry Sidgwick (1838-1900) about liberty with British intellectual background of the late-Victorian age, paying a special attention to a comparison of it with the philosophy, the methods and goals of two important philosophers of his generation, Thomas Hill Green (1836-1882) e Herbert Spencer (1820-1903).Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOALBERTINI OTTOLENGHI, MARIAGRAZIABOTTO, EVANDRO2007-02-23Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/107itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1082013-06-04T09:57:17Zhdl_10280_56hdl_10280_622024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/108Il teatro ad iniziativa pubblica in ItaliaItalian Public TheatreMERLI, CHIARAL-ART/05: DISCIPLINE DELLO SPETTACOLOteatro, pubblico, stabili, stabilitàStoria e geografia del teatro pubblico in Italia, attraverso lo studio dell'evoluzione del concetto di stabilità (dal secondo dopoguerra ad oggi) e la ricognizione del sistema dei teatri stabili a gestione pubblica.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOALBERTINI OTTOLENGHI, MARIAGRAZIABOSISIO, PAOLO2007-02-23Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/108itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1092013-06-04T09:57:01Zhdl_10280_27hdl_10280_692024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/109Essays on Product Market DeregulationSCALISE, DIEGOSECS-P/01: ECONOMIA POLITICAliberalizzazioni, macroeconomia, deregulation, product market, political economyLa tesi si compone di tre saggi. nel primo saggio si sviluppa un modello teorico che analizza i possibili effetti macroeconomici, controintuitivi e redistributivi, di politiche di deregolamentazione nel mercato dei prodotti in un contesto di eterogeneità tra le imprese produttrici, nel breve e nel lungo periodo. Il secondo saggio presenta la struttura, la metodologia, e alcuni fatti stilizzati relativi al nuovo indice di regulation nei mercati dei prodotti; nel terzo saggio si usa l'indice di regulation nei mercati agricoli, per esplorare econometricamente le cause sottostanti al processo di riforma in tali mercati, in un'ottica di political economy.The dissertation includes three papers. The first paper develops a theoretical model of deregulation in product market with heterogeneous firms. The second paper presents the methodology and the construction of the new index of regulation in product market; also, some stylized facts are presented. The third paper uses the new index to econometrically explore drivers and phases of market reforms in the agricultural sector.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOWEINRICH, GERD HELLMUT2007-02-21Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/109enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1102013-06-04T09:57:11Zhdl_10280_27hdl_10280_692024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/110Saggi su geografia e crescitaEssays on Geography and GrowthACCETTURO, ANTONIOSECS-P/01: ECONOMIA POLITICApavitt, indici di entropia, bootstrapping, kernel univariati, kernel stocastici, espansione delle varietà, miglioramenti qualitativi, agglomerazione, migrazione, pendolarismo, spillover localizzati, pavitt, entropy indexes, bootstrapping, univariate kernel, stochastic kernel, expanding varieties, quality ladders, agglomeration, migration, commuting, localized spilloversSi presentano un saggio empirico e due modelli teorici originali sul rapporto tra geografia economica e crescita. Nel saggio empirico si presentano alcuni fatti stilizzati sull'evoluzione della concentrazione spaziale delle attività innovative in Italia nel periodo 1971-2001. Si mostra, con metodologie non-parametriche su base markoviana, come la concentrazione spaziale sia diminuita nel tempo, con una persistenza del Core di regioni specializzate. Nel primo saggio teorico si propone un modello di crescita romeriana e localizzazione caratterizzato da costi di congestione. È possibile, in questo caso, un processo di divergenza e agglomerazione non permanente. Nel secondo saggio teorico si mostra come le predizioni principali dei modelli di geografia e crescita si estendano anche ad un modello di crescita schumpeteriana.I present one empirical and two theoretical models on the relationship between geography and growth. in the empirical paper, I present some stylized facts on the evolution of the spatial concentration of innovative activities in Italy in the period 1971-2001. Using markov-based non parametric techniques, I show that spatial concentration decreased but regional specialization is highly persistent. in the first theoretical paper, I present a model of romerian growth and industrial location characterized by congestion costs. I show how a process of agglomeration and divergence might be reverted once trade integration deepens. in the second theoretical paper, I show how usual predictions of the geography and growth models apply to a Schumpeterian growth model.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOWEINRICH, GERD HELLMUTBOGGIO, LUCIANO2007-02-21Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/110enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1112013-06-04T09:57:11Zhdl_10280_27hdl_10280_692024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/111L'enigma della struttura finanziaria: analisi dell'area euroCapital Structure Puzzle: Evidence from the Euro AreaBOTTA, MARCOSECS-P/01: ECONOMIA POLITICAstruttura finanziaria, finanza aziendale, finanza internazionale, capital structure, corporate finance, international financeUtilizzando un campione di imprese non finanziarie quotate appartenenti all'area euro, analizzo le determinanti della struttura finanziaria aziendale. Coerentemente con il tradizionale approccio teorico, utilizzo una misura dell'indebitamento a valori di mercato, stimato col modello di Black-scholes-merton. alcune variabili analizzate hanno effetti simili nei vari paesi, mentre altre cambiano: il rischio, misurato con la volatilità del valore di mercato dell'attivo, è la variabile più rilevante. Il rischio e l'asimmetria informativa su di esso rendono il debito meno attraente, a causa di maggior costi attesi di fallimento, minore vantaggio fiscale e maggiori costi di agenzia. La nazionalità influenza le scelte finanziarie. l'integrazione dei mercati finanziari nell'area euro cambia significativamente a seconda dei segmenti di mercato considerati: il mercato monetario ed interbancario sono fortemente integrati, il mercato obbligazionario ed azionario mostrano di essere su un percorso di integrazione, il mercato del credito bancario è ancora molto frammentato. le normative fiscali e fallimentari differiscono nei dodici paesi, come anche il contesto economico.Using a sample of non-financial listed firms located in the Euro area, I investigate the determinants of capital structure choices. In line with the traditional theoretical approach, I use a market-value measure of leverage, estimated with the Black-Scholes-Merton model. I find that some variables have similar effects across countries, while others may play a different role; risk, measured as the volatility of the market enterprise value, is the best predictor of observed leverage ratios. Risk, and asymmetric information about risk, make debt less attractive, because of higher expected bankruptcy costs, lower expected debt tax shield and higher agency costs. National environments are an important determinant of observed ratios. The integration of Euro-area financial markets varies significantly depending on the market segment considered: money
and inter-bank markets are highly integrated, corporate bond and equity markets show a clear path of increasing integration, retail banking markets are much less integrated. Fiscal and bankruptcy rules differ across the twelve countries; the economic background varies as well.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOWEINRICH, GERD HELLMUTPENATI, ALESSANDRO2007-02-21Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/111enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1122013-06-04T09:57:11Zhdl_10280_27hdl_10280_692024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/112Human Capital Accumulation and the Labour Market: Applications Using Evaluation MethodsCOTTINI, ELENASECS-P/01: ECONOMIA POLITICAeducation, health, labour market outcomes, matchingHuman capital accumulation and its effect on labour market outcomes have been in the focus of economic research for decades. Traditionally the economic literature suggests that there might exist several forms of human capital, where human capital represents the knowledge, skills and health embodied in individuals. Skills and knowledge are largely acquired through education and experience but may also reflect, in part, innate abilities. In addition, some aspects of motivation and behaviour, as well as attributes such as the physical, emotional and mental health of individuals are also considered as human capital. These activities are referred to as human capital because people cannot be separated from their knowledge, skills and health, in the way they are separated from their physical and capital assets. Human capital accumulation is an important determinant of individuals' earning capacity and employment prospects, therefore plays an important role in determining the level and distribution of income in society. Moreover, the costs of these investments include direct outlays on market goods and the opportunity cost of the time that must be withdrawn from competing uses. Apart from direct investments in human capital people could also invest in constructing a network of relationships for example to find a job. Until now all these aspects have been studied separately, in this thesis I try to reconcile them.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOWEINRICH, GERD HELLMUTLUCIFORA, CLAUDIO2007-02-21Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/112enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1132013-06-04T09:57:11Zhdl_10280_27hdl_10280_692024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/113Saggi sull'economia dei mercati finanziariEssays on the Economics of Financial MarketsLEPORI, GABRIELE MARIOSECS-P/01: ECONOMIA POLITICAmercati efficienti, rendimenti azionari, fattori ambientali, curva dei rendimenti, Efficient markets, stock returns, environmental factors, yield curveI primi due capitoli di questa tesi mirano a determinare se il processo decisionale e le scelte di investimento degli individui possono essere influenzati da variabili psicologiche che non hanno alcuna valenza puramente economica. L'analisi empirica, condotta utilizzando dati relativi ai mercati italiano e statunitense, fornisce dei risultati che sono coerenti con l'ipotesi secondo cui esistono svariati fattori psicologici che giocano un ruolo nel processo mentale che produce le scelte di portafoglio degli agenti economici. Il terzo capitolo affronta la teoria della segmentazione di mercato, secondo cui la curva dei rendimenti è articolata in diversi segmenti temporali che sono a tutti gli effetti separati in termini di allocazione degli investimenti da parte degli operatori.The first two chapters of this dissertation investigate whether some economically-neutral but psychologically-relevant factors can affect investors' decision-making and, in turn, their investment choices. The empirical analysis, conducted on Italian and US stock market data, provides some evidence consistent with the view that several psychological elements indeed play a role in the mental process that generates people's portfolio allocation choices. The third chapter consists in an examination of the market segmentation hypothesis, according to which government bonds with different maturities are not perceived to any extent as substitutes by investors, the consequence being that the yield curve in fact contains different maturity segments that are totally separated from one another.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOWEINRICH, GERD HELLMUT2007-02-21Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/113enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1142013-06-04T09:57:11Zhdl_10280_27hdl_10280_692024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/114Saggi su fattori monetari e finanziari in economie creditizieEssays on Monetary and Financial Factors in Credit EconomiesASSENZA, TIZIANASECS-P/01: ECONOMIA POLITICAfluttuazioni del prezzo degli asset, vincoli finanziari, agenti eterogenei, politica monetaria, modelli a generazioni sovrapposte, asset price fluctuations, heterogeneous agents, financing constraints, monetary policy, overlapping generationsLa tesi si colloca nel filone di letteratura dell' Acceleratore Finanziario, che si è sviluppato a partire dagli anni 90. Il lavoro prende le mosse dai modelli di Kiyotaki e Moore (KM,1997, 2002) e di Greenwald e Stiglitz (GS 1993, 2003). L'obiettivo è quello di tentare di rispondere ad alcuni quesiti che sorgono spontaneamente dallo studio di questa tipologia di modelli, inquadrando le idee proposte in una modellistica teorica adeguata. La tesi si compone di 7 capitoli. Nei primi due capitoli viene presentato e discusso, sia in chiave microeconomica che in chiave macroeconomica, il framework proposto da KM.
Nel capitolo 3 si introduce il problema della bancarotta e si esplorano gli effetti di eventuali bancarotte sui mercati dei beni e sui mercati finanziari.
Nel capitolo 4 viene presentato e discusso un articolo di Cordoba e Ripoll (2004a) nel quale gli autori sviluppano un modello à la KM introducendo il ruolo della moneta tramite l'approccio del Cash In Advance (CIA) constraint .
Nel quinto capitolo viene presentato e discusso un contributo originale che introduce il ruolo della moneta nel modello di KM tramite l'approccio della Moneta nella Funzione di Utilità. Il modello è relativamente semplice possono emergere equilibri multipli e permette di esplorare gli effetti della politica monetaria sulle variabili macroeconomiche.
Nel capitolo 6 si presenta un modello a generazioni sovrapposte à la Diamond-Samuelson utilizzando il framework di KM. In tale contesto la moneta ha essenzialmente il ruolo di riserva di valore (permette di incrementare il consumo e il bequest da vecchi), mentre il bequest rappresenta una risorsa a disposizione del giovane.
In fine il modello presentato nel capitolo 7 è un esempio di un modello macroeconomico microfondato con vincoli finanziari e agenti eterogenei à la Greenwald-Stiglitz. Viene presentata una procedura di aggregazione che permette di ottenere le variabili macroeconomiche tenendo in considerazione il comportamento individuale degli agenti. Il modello può essere studiato tramite delle simulazioni in una struttura Agent-Based.The dissertation could be traced back to the so called Financial Accelerator literature, that has been developed during the 90's.
In particular it is essentially an attempt to adapt, modify or even subvert the basic framework proposed by Kiyotaki and Moore (KM,1997, 2002) and by Greenwald and Stiglitz (GS 1993, 2003) in order to provide answers to some questions that naturally arise from the study of these types of models.
The thesis is divided into 7 chapters.
Chapters 1 and 2 present and discuss the benchmark model, i.e. the framework put forward by KM, at the micro level (optimization problems of the different types of agents, market equilibrium) and at the macro level (laws of motion of macro state variables) respectively.
In chapter 3 we study the conditions under which bankruptcy can occur and we explore the consequences of actual bankruptcies in terms of disruption of financial and goods markets.
In chapter 4 we present and discuss a paper by Cordoba and Ripoll in which the role of money in a framework à la KM is introduced by means of the Cash In Advance (CIA) constraint approach.
In chapter 5 we follow the Money In the Utility function (MIU) approach to introduce money in the original KM framework. The model seems very promising because is relatively simple, there can be multiple equilibria and the effect of a monetary injection can be explored in a straightforward way.
In chapter 6 we model a KM economy in an OLG setting à la Diamond-Samuelson in which money plays basically the role of a store of value, which allows to increase consumption and bequest when old and bequest plays the role of internal resources for the young.
The model presented in chapter 7 is an example of a microfounded macroeconomic model with financing constraints and heterogeneous agents of the Greenwald-Stiglitz type. An aggregation procedure is proposed in order to go from the individual to the aggregate variable. The model can be explored by means of simulations in an Agent-Based setting.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOWEINRICH, GERD HELLMUTDELLI GATTI, DOMENICO2007-02-21Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/114enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1152010-06-09T09:17:20Zhdl_10280_29hdl_10280_692024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/115Gli investimenti non finanziari nel private banking: scelte strategiche, aspetti tecnico-valutativi e modalità di customer relationship management.Goods as Investment in Private Banking: Strategy View, Valuation Process and Customer Relationship ManagementLIPPI, ANDREASECS-P/07: ECONOMIA AZIENDALEprivate banking, wealth management, oro, immobili, arte, vino, diamanti, portafoglio efficiente, private banking, wealth management, gold, real estate, wine, diamond, art, modern portfolio theoryL'obiettivo della ricerca è evidenziare se l'investimento in beni non finanziari è preso in considerazione dalle private banks operanti in Italia nella costruzione dei portafogli dei loro clienti facoltosi, se nel processo di ottimizzazione siano seguite le logiche della modern portfolio theory e quali modalità vengono adottate nella fase di presentazione delle performance. si procede quindi ad esaminare gli investimenti in oro, in arte, in diamanti, in vino e in immobili per verificarne gli impatti sulla rischiosità e sulle performance di portafoglio.The goal of this thesis is to verify if private banks that operate in Italy use goods as investment for diversifying HNW or U-HNW individuals portfolio, if they take in consideration the modern portfolio theory for asset allocation and how performances are presented to investors. So it analyses the investment as gold, real estate, art, diamond and wine to achieve the impact of them on portfolio risk and performance.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANODEVECCHI, CLAUDIOORIANI, MARCO ERCOLEDI BATTISTA, MARIA LUISA2007-04-02Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/115itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1162013-06-04T09:57:17Zhdl_10280_29hdl_10280_692024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/116Risorse, competenze, orientamento strategico e assetti: il caso delle fondazioni bancarieResources, Competences, Strategic and Organizational ChoicesMAGNANI, GIACOMOSECS-P/07: ECONOMIA AZIENDALErisorse, competenze, strategia, governance organizzazione, fondazioni bancarie, resources, capabilties, strategy, governance, organization, banking foundationsQuesto lavoro è incentrato sulle fondazioni bancarie italiane. Lo scopo di questo lavoro è quello di descrivere la situazione di questi enti non profit nate dalle vecchie casse di risparmio (e banche dei monti).
Si ritiene che fondazioni bancarie, che sono i soggetti grant making più importanti in Italia, stiano attraversano un momento di cambiamenti (dal punto di vista strategico), dopo un periodo turbolento dal punto di vista della produzione legislativa, in questo lavoro queste aziende sono studiate con l'approccio tipico della resource based view allo scopo di capire se le fondazioni bancarie stiano superando l'isomorfismo istituzionale che caratterizzò il sistema delle fondazioni tecniche bancarie adottando nuove e diverse strategie basate sulle competenze centrali che ogni fondazione possiede.
L'ipotesi di questo lavoro sono due: il superando dell'isomorfismo e l'affermazione di una nuova cultura manageriale.
La ricerca multi-metodo mostra che le ipotesi non sono ancora completamente verificate anche se alcune fondazioni guidate da direttori più visionari stanno approntando nuovi approcci strategici ed organizzativi per il loro futuro.This work is focused on the Italian banking foundations. The aim of this work is to describe the situation of these non profit organizations born from the old public banks.
The banking foundations which are the richest grant making subjects in Italy are supposed to be in a moment of changes (under the strategic point of view), after a period of turbulent times due to the legislative innovations, in this work these organizations are studied with the typical approach of the Resource based view in order to understand if the banking foundations are overcome the isomorphism that characterized the whole system of banking foundations adopting new different strategies based on the core competences which every foundation has.
The hypotheses of this work are two: the overcoming of the isomorphism and the affirmation of a new managerial culture among these subjects.
The research that used different methods shows that the hypothesis are still not completely verified even if some foundations lead by visionary managers are trying new strategic and organizational approaches for their future.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANODEVECCHI, CLAUDIODEVECCHI, CLAUDIO2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/116itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1172013-06-04T09:57:17Zhdl_10280_29hdl_10280_692024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/117Responsabilità di impresa e stakeholder management. La generazione di risorse intangibiliCorporate Responsibility and Stakeholder Management. Intangible Resources DevelopmentPEDRINI, MATTEOSECS-P/07: ECONOMIA AZIENDALEresponsabilità d'impresa, stakeholder, strategia, performance, risorse intangibili, corporate responsibility, stakeholder, strategy, performance, intangiblesLa tesi discute l'introduzione della responsabilità d'impresa nella strategia come un'opportunità per cui la creazione di valore per uno stakeholder possa contribuire alla generazione di valore per ognuno degli altri stakeholder. In particolare si sostiene che la possibilità di sviluppare le risorse intangibili mediante le attività di stakeholder management costituisce il principale nesso tra la responsabilità d'impresa e il miglioramento delle performance dell'azienda.
La prima parte della tesi è dedicata a presentare i principali concetti a riguardo della responsabilità d'impresa, le conseguenze della responsabilità sulla gestione, della rilevanza strategica degli stakeholder, per concludersi con la trattazione delle relazioni che riuniscono le tre dimensioni del paradigma Stakeholder management-Risorse intangibili-Performance economiche . La seconda parte presenta i risultati delle ricerche condotte sullo svolgersi del paradigma nelle attività realizzate dai corporate responsibility manager italiani, nei sistemi di misurazione e rendicontazione delle performance e nell'utilizzo che le aziende stanno facendo dei canali e degli strumenti di comunicazione.This thesis proposes that by introducing corporate responsibility into strategy the value created for a single stakeholder ultimately generates value for every other stakeholder. In particular the thesis affirms that the development of intangible resources through stakeholder management activities constitutes the principal link between corporate responsibility and the enhancement of corporate performance.
The first part presents the main concepts of corporate responsibility, the consequences of responsibility on business management, the strategic relevance of the stakeholder, and the relations among the three dimensions of the Stakeholder management-Intangible resources-Economic Performance paradigm. The second part offers the results of research regarding the attention to the paradigm shown in the activities realized by Italian corporate responsibility managers, in the measurement tools, accounting systems and in communication channels utilized.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANODEVECCHI, CLAUDIOMOLTENI, MARIO MARCO2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/117itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1182013-06-04T09:57:11Zhdl_10280_5hdl_10280_632024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/118Politiche sul capitale umano e sviluppo: il caso della Filippine dal 1974Human Capital Policies and Development: the Philippines case since 1974PRINA, MANUELASECS-P/01: ECONOMIA POLITICAcapitale umano, sviluppo, Filippine, educazione, povertà, human capital, development, Philippines, education, povertyLa tesi intende analizzare i nessi tra politiche di investimento in capitale umano e sviluppo, attraverso il caso specifico delle Filippine. Alla luce dei risultati del caso paese la tesi suggerisce come la teoria classica sul capitale umano sia ancora valida nel panorama odierno nelle sue affermazioni di base. Alcuni fenomeni globali tuttavia richiedano una rivisitazione della teoria classica ed introducono nuove variabili nello studio dell'efficacia ed efficienza degli investimenti in capitale umano. Nel caso specifico delle Filippine, la tesi si sofferma sull'evoluzione storica delle politiche sul capitale umano nel paese, raggiungendo l'obiettivo di analizzarle in relazione alla crescita economica, la riduzione della poverta' e poi, in modo piu' specifico, misurando i ritorni a livello individuale e pubblico sugli investimenti fatti in capitale umano dal 1974. Il ruolo del governo emerge come fattore critico nel guidare le politiche di sviluppo del paese.The relationship between human capital policies and development is analyzed through a case study of the Philippines. The case study evidences the validity of the principal assumptions of classical human capital theory. Emerging global issues, however, point to the need for introducing new factors and variables in the study of human capital policies and development, in order to assess their efficiency. In the case of the Philippines, the evolution of human capital policies in the country is assessed since 1974. The analysis shows the relationship between human capital and economic growth, poverty reduction and public and private returns on investments in human capital, identifying the role of government as a critical factor in leading national development.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOMERZONI, GUIDO STEFANOBERETTA, SIMONABERETTA, CARLO LUIGI2007-06-18Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/118enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1192013-06-04T09:57:11Zhdl_10280_5hdl_10280_632024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/119La Tunisia dall'indipendenza alle relazioni di partenariato. L'area socio-culturaleTunisia from Independence to Relations of Partnership. The Socio-Cultural AreaSARTIRANA, LAURASPS/13: STORIA E ISTITUZIONI DELL'AFRICATunisia, partenariato euromediterraneo, Tunisia Euro Mediterranean PartnershipL'obiettivo di questa tesi di dottorato è quello di individuare alcune tematiche che permettano la comprensione, anche e soprattutto dall'interno, di un processo storico, politico, economico e socio-culturale che ha fortemente caratterizzato e condizionato la sponda sud del Mediterraneo e, in particolare la Tunisia.
I fili conduttori della ricerca sono lo studio del sistema-Paese Tunisia, della sua storia dall'indipendenza fino ai nostri giorni, del funzionamento delle istituzioni politiche, della complessa relazione tra etnie, religione, partiti politici e poteri istituzionali, delle relazioni internazionali e dell'economia. Ampio spazio viene assegnato all'analisi del ruolo della donna in Tunisia alla luce del Code du Statut Personnel, che ne regolamenta la posizione e le funzioni nella società tunisina. Infine, viene affrontato il tema del Partenariato euromediterraneo, con particolare attenzione all'area socio-culturale: quest'ultima fa sì che la Tunisia si ponga oggi tra i Paesi Terzi Mediterranei maggiormente all'avanguardia nella cooperazione.The objective of this thesis of doctorate is to characterize some thematics in order to permit the understanding, above all from the inside, of an historical, political, economic and socio-cultural process. This has strongly characterized and conditioned the south side of the Mediterranean and, in particular Tunisia. The threads of the search are the study of the system -Country Tunisia, of its history from independence until our days; of the operation of the political institutions; of the complex relation between ethnic groups, religion, political parties and institutional powers; of the international relations and the economy. Wide space is given to the analysis of the role of the woman in Tunisia to the light of the Code du Statut Personnel. It prescribes the position and the woman's functions in the Tunisian society. Finally, it is faced the topic of the Euromediterranean Partnership, with particular attention to the socio-cultural area. In such a way Tunisia today places between the Mediterranean Thirds Countries mainly to the vanguard in the cooperation.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOMERZONI, GUIDO STEFANOPIACENTINI FIORANI, VALERIA2007-06-18Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/119itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1202024-01-24T17:14:30Zhdl_10280_52024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/120Il civilian crisis management nell'Unione EuropeaFISOGNI, COSTANZOIUS/13: DIRITTO INTERNAZIONALEUnione Europea, gestione civile delle crisi, PESC, PESD, peacekeeping, gestione delle crisi, missioni di gestione delle crisi, European Union, civilian crisis management, CFSP, ESDP, crisis management, crisis management missionsLa gestione civile delle crisi (GCC) si inserisce nel contesto della Politica Europea di Sicurezza e Difesa (PESD) che, a sua volta, è uno degli elementi della più ampia PESC (Politica Estera e di Sicurezza Comune). GCC, PESD e PESC sono componenti delle relazioni esterne dell'Unione europea (UE). La gestione civile delle crisi è una policy dell'UE la cui analisi richiede di rispondere a diversi quesiti teorico pratici: 1) cosa è esattamente la gestione civile delle crisi e a cosa essa corrisponde in ambito UE (Capitolo I); 2) quali sono le caratteristiche generali delle iniziative civili per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionali realizzate dalle Nazioni Unite (NU), dall'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), dall'Unione dell'Europa Occidentale e dalla NATO (Capitolo I), 3) come si è sviluppata la GCC dal trattato di Maastricht a oggi (Capitolo II e Capitolo III); 4) come si concepisce, pianifica e lancia una missione di GCC (Capitolo iv); quali sono le missioni di GCC realizzate dall'UE dal 1997 al 2006 (capitolo v); 5) quale è la relazione tra PESC, PESD E GCC e il valore aggiunto della GCC dell'ue rispetto ad altre organizzazioni internazionali (Conclusioni)Civilian Crisis Management (CCM) is part of the European security and defence policy (ESDP), which is, on its own, an element of the broader common foreign and security policy (CFSP). CCM, ESDP and CFSP are tools of the external relations of the European Union (EU) . Civilian crisis management is a policy of the EU whose analysis requires both a theoretical and practical approach. It is indispensable to understand what civilian crisis management is, in general, and specifically in the framework of the European Union (Chapter I). Afterwards, some attention has been devoted to the investigation of the civilian crisis management initiatives of the United Nations (UN), of the Organization for Security and Cooperation in Europe (OSCE), of the Western European Union (WEU) and of the North Atlantic Treaty Organization (NATO) (Chapter I). A further step in the understanding of the CCM of the EU is the evaluation of its historical evolution from the Treaty of Maastricht up to 2006 (Chapter II and III). It is also paramount to consider how CCM missions are designed, planned and deployed (Chapter IV) and which missions have been carried trough until 2006 (Chapter V). Finally, it has been evaluated which is the current relations in-between CCM, ESDP and CFSP and which is the added value of EU's CCM compared to the initiatives of other international organizations (Conclusions).Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOMERZONI, GUIDO STEFANOFUMAGALLI MERAVIGLIA, MARINELLAILARI, VIRGILIO2007-06-18Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/120itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1212013-06-04T09:57:12Zhdl_10280_5hdl_10280_632024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/121L'importazione del capitalismoImporting CapitalismGABUSI, GIUSEPPESECS-P/01: ECONOMIA POLITICACina, istituzioni, diritti di proprietà, intervento statale, commercio e investimenti, politica industriale, Washington consensus, politiche di sviluppo, China, institutions, property rights, state intervention, trade and investment, industrial policy, development policiesIl successo delle riforme economiche cinesi negli anni '80 e negli anni '90 ha posto in discussione le politiche ufficiali di sviluppo (note come Washington consensus ) delle istituzioni multilaterali. Il consenso, ammettendo che le istituzioni sono importanti per la crescita, prescrive che i Paesi in via di sviluppo dovrebbero adottare governi che da un lato disciplinino un sistema di diritti di proprietà stabili e chiaramente definiti, e che dall'altro creino istituzioni che rafforzino i mercati: la buona governance in termini di liberalizzazione, privatizzazione delle proprietà statali e assenza di corruzione dovrebbe portare allo sviluppo economico. Nessuna di queste condizioni era presente in Cina: i diritti di proprietà apparivano essere né stabili né chiari, la corruzione era diffusa, e il governo era coinvolto in tutti i settori dell'economia. Questa ricerca utilizza i risultati della scuola della political economy per mettere in dubbio la validità dell'incompleta analisi del consenso e per dimostrare come le istituzioni cinesi abbiano appreso la lezione storica del capitalismo: i diritti di proprietà erano instabili, orizzontalmente indefiniti ma verticalmente definiti, e lo stato poté guidare la transizione capitalistica perché il sistema clientelare con il Partito attivo in qualità di political economy residual claimant era compatibile con i costi e i benefici connessi alla diffusione delle attività di mercato.The success of China's economic reforms in the 1980s and in the 1990s has challenged the official development prescriptions known as Washington Consensus of multilateral institutions. By admitting that institutions matter for growth, the consensus suggests that developing countries should install a government which presides over a system of clear and stable property rights, and which does not interfere with markets but creates institutions that strengthen markets: good governance in terms of liberalisation, privatisation of State-owned assets and absence of corruption should result in economic development. None of these conditions were present in China: property rights appeared to be neither stable nor clear, corruption was widespread, and the government was involved in all sectors of the economy. This research draws on the findings of the political economy school to question the validity of the incomplete analysis of the consensus and to show how China's institutions learned the historical lesson of capitalism: property rights were unstable and horizontally unclear but vertically clear, and the state could guide the capitalist transition because the patron-client framework with the Party as the political economy residual claimant was compatible with the costs and benefits related to the rise of market activities.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOMERZONI, GUIDO STEFANOZOBOLI, ROBERTOBERETTA, SIMONA2007-06-18Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/121enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1222015-03-21T02:01:50Zhdl_10280_33hdl_10280_662024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/122Relazioni di necessità e valenze comunicative nel rapporto tra sport e televisione.Sport and Television: Conditioning and Communicative RealizationABBIEZZI, PAOLASPS/08: SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVIsport, studi mediali, valenze comunicative, sport e televisione, generi televisivi dello sport, storia dello sport televisivo, formati dello sport televisivo., media sport studies, sport and communicative realization, sport and TV, Italian television history and sports programsOggetto della ricerca è la riflessione sullo sport nella sua dimensione mediale, argomento che ha trovato solo recentemente una riconosciuta significatività all'interno delle scienze sociali. Attraverso un approccio multidisciplinare, il lavoro si propone di delineare una mappatura delle linee di riflessione riconducibili a un corpus organico individuabile nei media sport studies. La convinzione che esista uno specifico dello sport (inteso come substrato comunicativo ma anche come linguaggio) ha orientato l'indagine sulla sua rappresentazione televisiva, e sulle modalità di ospitalità o di appropriazione che si definiscono anche nei termini di reciprocità. L'indagine è stata condotta sia seguendo un percorso di tipo diacronico, nella ricostruzione dei vincoli e dei condizionamenti che lo sport ha esercitato nell'evoluzione del sistema radiotelevisivo italiano, sia di tipo sincronico, nell'osservazione del prodotto televisivo recente, individuato come vero e proprio sovra-genere. Ne emerge che lo sport si sottopone a una messa in discorso da parte della televisione che segue la linearità temporale dello svolgimento della gara, nella quale trovano una piena realizzazione comunicativa le fasi della preparazione, della performance e della celebrazione.Aim of the research is to reflect on sport in its media dimension, a subject which has only recently achieved an acknowledged meaning in the field of social sciences. Through a multi-disciplinary approach, the research aims to outline a map of the reflection lines leading to an organic individual corpus in media sport studies. Believing in specifics of sports as communicative substrate, but also as a language, has directed the research on television representation and on the formalities of hospitality and appropriation to be defined even in terms of reciprocality. The research has followed a path of diachronic type, rebuilding the conditioning exerted by sport on the evolution of the Italian radio-television system and of a synchronic type, observing recent television products, identified as acknowledged true super-genres. Sport is thus object of a presentation by television following time linearity in the development of the game; here the stages of preparation and progress of the performance find a complete communicative realization.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOGOBBER, GIOVANNIFUMAGALLI, ARMANDO2007-03-23Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/122itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1232010-06-09T09:17:20Zhdl_10280_33hdl_10280_662024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/123Evoluzione e definizione dei quotidiani online a confronto con i social mediaEvolution and Definition of Online Newspapers in Relation with Social MediaPOTA, CHIARASPS/08: SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVIgiornalismo in Italia, giornalismo online, siti dei quotidiani, internet, web, journalism in Italy, online journalism, online newspapers, internet, webLa ricerca indaga le dinamiche e le tendenze evolutive che portano i siti dei quotidiani a definire un'offerta informativa differente rispetto alle logiche appartenenti alla dimensione tradizionale del giornale cartaceo, all'interno di un quadro teorico che superi il determinismo tecnologico e abbracci invece la prospettiva del social landscape. Le strategie e le dinamiche di evoluzione e definizione dei quotidiani online sono studiate con riferimento ai social media, identificati come attori emergenti della comunicazione della rete, orientati ad accogliere le istanze partecipative di un cittadino sempre più interessato a condividere con gli altri utenti della rete le notizie e le attività che portano alla loro definizione. La ricerca empirica, volta a individuare la risposta dei quotidiani online italiani nei confronti dei formati e delle pratiche comunicative messe in atto dai social media, rileva come gli editori si dimostrino nel complesso ancorati ai modelli tradizionali del giornalismo, dove le redazioni mantengono uno stretto controllo sull'informazione diffusa al pubblico e sulla definizione dell'agenda.The research investigates the dynamics and the evolution trends which lead the websites of newspapers to shape an informative offer different compared with the logics belonging to the traditional newspapers. A theoretic frame was designed in order to overcome the technological determinism and embrace, on the other side, the social landscape perspective. The strategies and the dynamics of the online newspapers' evolution and definition have been studied with reference to the social media, identified as emerging actors in the online world, where the citizen is able to activate his strong desire of participation and to share with the other online users the news, as well as the activities which bring to the news' definition. The empiric research, aimed at detecting the Italian online newspapers' answer to the formats and the practices of communications put to use by social media, shows how the publishers are, on the whole, tied to traditional models of journalism, where the editorial unit keeps a strong control on the information spread to the public and on the agenda setting.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOGOBBER, GIOVANNIFUMAGALLI, ARMANDO2007-03-23Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/123itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1242010-06-09T09:17:21Zhdl_10280_33hdl_10280_662024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/124L'indigenizzazione del formato narrativo americano nella serialità italiana poliziesca. Il caso di distretto di poliziaThe Adaptation of the American Narrative Model in Italian Cop-Shows. A Case Study: Distretto di PoliziaCOTTA RAMOSINO, LUISAM-FIL/05: FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGIpoliziesco, scrittura, produzione televisiva, modelli narrativi, detective fiction, screenwriting, TV, production, narrative modelsLa tesi ripercorre le linee di sviluppo del genere poliziesco nella televisione italiana e americana per coglierne i tratti fondamentali e le tendenze in termini di formati, strategie narrative ed evoluzione dei contenuti.
In seguito si analizza nel dettaglio il caso della serie Distretto di Polizia, dall'ideazione fino alla sua evoluzione nei sei anni della messa in onda, con particolare attenzione al confronto con i precedenti modelli di racconto italiani e stranieri.
La tesi si concentra poi sui diversi modelli di organizzazione del lavoro creativo legati ad alcuni dei maggiori titoli seriali italiani, individuando pregi e limiti di ogni struttura in rapporto alle esigenze produttive e alle particolarità di formato e mantenendo per quanto possibile valido il confronto con analoghi team autoriali americani.The first part of the research goes over the lines of development of the detective story's genre in Italian and American TV, grasping its fundamental traits and tendencies in terms of formats, narrative strategies and contents' evolution.
The following chapters focus on a case study. TV show Distretto di Polizia is an excellent example of this crime story series; this TV series is examined from the moment of the creation trough the six years of its broadcasting, focusing especially on the confrontation with the previous Italian and foreign story models.
The last part of the research presents the different models of internal organisation of the creative work teams responsible for the most important titles among Italian TV shows. The aim of the research is to grasp the advantages and the limits of each model in relation to the different production requirements and the special characters of the various formats, trying to confront, as often as possible, the Italian management models with similar American models.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOGOBBER, GIOVANNIFUMAGALLI, ARMANDO2007-03-23Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/124itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1252013-06-04T09:57:17Zhdl_10280_33hdl_10280_662024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/125Il genere narrativo autobiografico: le sue radici storiche e alcuni casi nella letteratura di lingua inglese della seconda metà del NovecentoAutobiography as a Narrative Genre: Its Historical Roots and Some Cases in the English Language Literature of Second Half of the Twentieth CenturyGIBERTONI, GIULIAM-FIL/05: FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGIautobiografia, letteratura inglese, letteratura del novecento., autobiography, English literature, twentieth century literatureLa narrazione letteraria autobiografica si presenta come un genere di difficile definizione e quasi ai confini della letteratura, caratterizzato da un insieme inestricabile di testualità, referenzialità e costruzione. il narratore autodiegetico si pone il complesso obiettivo di riordinare la propria storia di vita, dando un senso ai ricordi, nel momento stesso in cui ne decide l'ordine e la composizione. Ci proponiamo qui di rintracciare le origini del genere autobiografico ed evidenziare la continuità della tradizione dei fondatori in alcuni casi rappresentativi della narrazione letteraria autobiografica del ventesimo secolo.Autobiography is difficult to define as a literary genre and is almost at the boundaries of literature. It is marked by an inextricable mixture of textuality, referentiality and construction. The autodegetical narrative aims at giving an order to a life story, thus attributing a meaning to memories in the same time as it defines their order and composition. We intend to trace back the origin of the autobiographical genre and underline the continuity of tradition in some representative examples of literary autobiographical narrative of the twentieth century.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOGOBBER, GIOVANNIFUMAGALLI, ARMANDO2007-03-23Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/125itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1262010-06-09T09:17:21Zhdl_10280_33hdl_10280_662024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/126La struttura drammaturgica del film biografico nel cinema di Hollywood e nella televisione italianaThe Dramaturgical Structure of Biographical picture by Hollywood Film Industry an by Italian TelevisionARLANCH, FRANCESCOM-FIL/05: FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGIfilm biografico, sceneggiatura, televisione, cinema, biografia, Lawrence D'Arabia, imperatore Augusto, Nerone, biopic, screenplay, television, movies, biography, Lawrence of Arabia, Emperor Augustus, NeroLa tesi indaga le caratteristiche strutturali dei film di genere biografico prodotti nel contesto del cinema statunitense e della televisione italiana. Riconosciuto nel fatto che il personaggio protagonista è costruito ad imitazione della persona realmente esistita di cui porta il nome l'aspetto identificativo superficiale del film biografico, viene proposta la seguente, nuova interpretazione: quello biografico è un film la cui struttura drammaturgica esprime sulla forma di vita del proprio personaggio protagonista un giudizio di redenzione o di dannazione.The dissertation explores the distinctive structural features of the biographical pictures produced by the U.S. film industry and by the Italian TV. Assuming that a biographical picture is a film that dramatizes the life of an actual person, we propose here a new interpretation: in a biographical picture the dramatic structure expresses a judgement of redemption or damnation on the protagonist and his life story.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOGOBBER, GIOVANNIFUMAGALLI, ARMANDO2007-03-23Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/126itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1272013-06-04T09:57:18Zhdl_10280_33hdl_10280_662024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/127L'ospitalità linguistica.
Studio comparativo delle traduzioni tedesca, inglese, danese ed italiana di El Llano en llamas di Juan Rulfo, secondo la traduttologia di Antoine BermanLinguistic Hospitality. A Comparative Study of the German, English, Danish and Italian Translations of Juan Rulfo's El Llano en llamas, According to Antoine Berman's Translation TheoryLISI, LAURA ANAL-LIN/06: LINGUA E LETTERATURE ISPANO-AMERICANERulfo, traduttologia, Antoine Berman, , M. Frenk, G. D. Schade, A. Ipsen, F. Perujo, G. Cintioli, ermeneutica, l'estraneo, albergare, culturemi, translation theory, comparative study, hermeneutics, the foreign, hosting, culturemes.In questo lavoro si cerca di applicare i principi teorici e i metodi del filosofo e traduttologo franco-canadese Antoine Berman a uno studio comparativo di quattro traduzioni (tedesca, inglese, danese ed italiana) del volume di racconti El Llano en llamas, di Juan Rulfo. L'applicazione della griglia analitica di Berman mira ad identificare i processi di trasformazione linguistica e culturale - ai quali i traduttori devono cedere nell'affrontare un'opera di pensiero e lingua stranieri, e le negoziazioni necessarie per travasare lo stile e i micro-universi testuali di Rulfo alle quattro lingue di arrivo. L'obiettivo è di misurare l'operatività di questa metodologia per un'analisi comparativa che mira a stabilire come e in che misura i testi rulfiani siano stati trasposti. Di fronte alle tendenze che mettono al centro la leggibilità di una traduzione e la considerazione delle competenze e attese del lettore di arrivo, Berman offre una prospettiva di tipo ermeneutico che si basa sulla nozione di 'ospitalità linguistica': l'obiettivo della traduzione non è quello di rendere comprensibile, di annettere, l'estraneo, bensì quello di accoglierlo in quanto estraneo per arricchire l'orizzonte di arrivo.This work seeks to apply the theoretical principles and methods of the French-Canadian philosopher and translation theorist Antoine Berman to a comparative study of four translations (German, English, Danish and Italian) of Juan Rulfo's El Llano en llamas. The application of Berman's analytical grid aims at identifying the processes of linguistic and cultural transformation to which the translators cede when dealing with a work conceived and written in a foreign language. The analysis thus focuses on describing the negotiations needed to transfer Rulfo's style and his textual micro-universes to the four target languages. The main objective is to measure the efficacy of this methodology for a comparative analysis aimed at establishing how and to what extent Rulfo's texts have been transposed. In contrast to theoretical approaches where the readability of a translation and the consideration of the target reader's competences and expectations are the main focus, Berman offers a hermeneutical perspective based on the notion of 'linguistic hospitality': the aim of translation is not that of making the foreign comprehensible, of annexing it, but rather that of hosting it as something foreign in order to enrich the target horizon.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOGOBBER, GIOVANNILIANO, DANTE JOSE'2007-03-23Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/127itpartially_open
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1282010-06-09T09:17:21Zhdl_10280_33hdl_10280_662024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/128L'argomentazione nel rendiconto di gestione bancarioArgumentation in Banks' Annual ReportsMIGNINI, MARTAL-LIN/14: LINGUA E TRADUZIONE - LINGUA TEDESCAargomentazione, persuasione, comunicazione, rendiconto, strategia, argumentation, persuasion, communication, annual report, strategyLa presente tesi è dedicata all'applicazione della teoria pragma-dialettica ai rendiconti di gestione bancari. Essa è suddivisa in tre parti: la prima propone un riassunto delle principali teorie argomentative sviluppatesi dai tempi di Aristotele ai giorni nostri. In particolare, si vuole inquadrare l'approccio pragma-dialettico e il modo in cui questo attinge a teorie ad esso antecedenti adattandone i principi alla comunicazione reale. Nella seconda parte si considera il concetto di testo , si evidenziano i caratteri del testo argomentativo, e si afferma che ogni testo, anche se scritto, ha natura dialogica. Si introduce infine il rendiconto di gestione inquadrandolo nella più ampia comunicazione economico-finanziaria. Al rendiconto di gestione quale strumento di interazione e di discussione persuasiva è dedicata la terza parte della tesi, in cui vengono applicati al rendiconto bancario i principi riguardanti la critical discussion formulati dalla Scuola di Amsterdam. Particolare attenzione viene dedicata al concetto di manovra strategica, il quale tenta una conciliazione di dialettica e retorica, e afferma la necessità della loro coesistenza nello stesso testo per il successo della argomentazione.My dissertation aims at applying pragma-dialectical concepts to banks' annual reports. It is divided into three parts: in the first part the main theories of argumentation, from Aristotle to the most recent philosophers, are summed up. In particular, we intend to set the pragma-dialectical approach among argumentation theories and to explain the way how the School of Amsterdam has adopted previous concepts and has applied them to real argumentative communication.
In the second part of our dissertation the main features of texts, and especially of argumentative texts, are highlighted. We also stress the fact that every text, even if written, has a dialogical nature. Moreover, we introduce banks' annual reports as means of interaction in economic and financial communication. In the third part of our dissertation we focus our attention on annual reports as means of persuasive discussion on the basis of the pragma-dialectical concepts regarding the critical discussion. In particular, the last chapter deals with the technique of strategic maneuvering, which tries to restore the balance between dialectic and rhetoric and stresses the necessity of their coexistence in the same text in order to argue successfully.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOGOBBER, GIOVANNIGOBBER, GIOVANNI2007-03-23Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/128itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1292013-06-04T09:57:12Zhdl_10280_34hdl_10280_702024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/129Progetti di riforma delle garanzie finanziarie del settore assicurativo: valutazione del rischio finanziario in una compagnia ramo vitaReform Projects on Solvency in Insurance Market: Evaluation of Financial Risk in a Life CompanyBARZANTI, MARCOSECS-P/11: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARIsolvibilità nelle imprese d'assicurazioni, modello CIR , solvency in insurance companies, CIR modelIl sistema delle garanzie finanziarie del mercato assicurativo è, allo stato attuale, oggetto di processi di riforma comunitari (c.d. progetto Solvency II). Le ipotesi fino ad ora elaborate, nonostante siano lontane dal potersi definire conclusive, prevedono l'apprezzamento del margine di solvibilità relativo al rischio di tasso d'interesse (IRR) assumendo che la struttura per scadenza sia oggetto di shift paralleli della curva. Noti i limiti dell'approccio deterministico ed in forza dei principi fino ad ora consolidati, il presente elaborato si propone l'obiettivo di quantificare il requisito di capitale di una compagnia operante nel ramo vita, a fronte dell'IRR, ipotizzando che la dinamica dei tassi sia governata da un processo stocastico nella forma del modello Cox Ingersoll e Ross (CIR). Le simulazioni sono state sviluppate sugli equilibri patrimoniali di una teorica compagnia, al fine di apprezzare in maniera asettica il contributo dell'impostazione promossa.Nowadays, the financial guarantees system of insurance market is being interested by a Community reform process (Solvency II project). Even if the current hypothesis are far to be definitive, the present guidelines state that the Solvency Capital Requirement (SCR) related to Interest Rate Risk (IRR) has to be quantified assuming deterministic shocks to the yield curve. The aim of the thesis is to improve the assessment of SCR connected to IRR, calculating interest rates according to Cox, Ingersoll and Ross (cir) stochastic model. Simulations are developed on the asset liability equilibria of a theoretical life insurance company, in order to better appreciate the SCR algebra sensitivity to changes in CIR model parameters.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOBANFI, ALBERTOOLIVIERI, GENNAROSAVELLI, LINO2007-02-20Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/129itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1302013-06-04T09:57:12Zhdl_10280_34hdl_10280_702024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/130Le strutture innovative per la cartolarizzazione del prestiti: valore economico del tranching e modelli di misurazione del rischio di creditoLoans Securisation: Economic Added Value of Tranching and Pool Credit Risk ModelsBROCCARDO, ELEONORASECS-P/11: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARIcartolarizzazione sintetica e tradizionale, PMI, analisi strutturale dei flussi da cartolarizzazione, tranching, disintermediazione finanziaria, valore economico del tranching, modelli di misurazione del rischio di credito, modelli agenzie di rating, CDO, BET (binomial expansion techniques), true sale securisation, synthetic securisation, SMES loan securisation, structural analysis of cash CDO transaction, tranching, economic added value of tranching, credit risk model, the CDO credit risk model of public rating agenciesL'elemento che distingue un'operazione di cartolarizzazione consiste, secondo la definizione espressa nell'accordo di Basilea2, nell'identificazione di almeno due differenti posizioni di rischio (tranche), stratificate e subordinate, emesse a fronte di uno specifico portafoglio di attività. Nonostante il ricorso al tranching sia ampiamente diffuso e standardizzato le determinanti che giustificano il ricorso all'emissione multi-tranche sono ad oggi poco approfondite. Inoltre, i titoli emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione (CDO) possiedono profili di esposizione al rischio di credito differenziati, in termini di incidenza delle perdite attese ed inattese, ed in termini di correlazione con altri fattori di rischio: la valutazione del profilo di rischio è condizione necessaria per l'attribuzione di un giudizio di rating e per la definizione di un appropriato premio al rischio (pricing). Si rivela necessaria tanto la stima della distribuzione delle perdite del portafoglio (credit risk modelling) quanto l'analisi strutturale dei flussi di cassa generati e l'allocazione degli stessi alle tranche (cash flow modelling). Sulla base della letteratura di security design la tesi intende valutare l'efficienza del processo di intermediazione basato sulla cartolarizzazione multi-tranche rispetto all'intermediazione bancaria tradizionale e a forme di asset-backed security con unica tranche e focalizza l'analisi attraverso una verifica empirica delle teorie economiche a supporto del tranching, con particolare riferimento alla cartolarizzazione dei prestiti concessi ad imprese di piccola e media dimensione, oggetto di analisi specifica condotta nell'ambito di un'esperienza di stage presso il Fondo europeo degli investimenti. Quindi, grazie alla realizzazione di un modello computazionale sviluppato con un software di pianificazione finanziaria multidimensionale (Quantrix), la tesi presenta un approfondimento delle technicalities, mediante una modellizzazione dei flussi e della loro allocazione (Waterfall Payment Order), allo scopo di apprezzare il valore aggiunto di queste strutture di intermediazione. Aspetto, questo, non sviluppato nella letteratura accademica. L'analisi si rivolge alle operazioni realizzate nell'ambito dei due principali programmi di cartolarizzazione dei prestiti alle PMI attuati in Europa (Ftpyme e Promise).Securitisation is a structured finance instrument which involves pooling of financial assets (such as loans and bonds) and creating multiple tranched liabilities, collateralized debt obligation (CDO), of a single issuer with different risk-return characteristics, which are sold as separate securities. According to the New Basel Capital Accord, tranching is the key feature that distinguishes securitisation transactions; although commonly applied, the factors that determine the extent and the nature of tranching remain largely unknown. Moreover, because tranching allows the risk characteristics of the collateral pool to be transformed, it contributes to transaction complexity in assessing the risk properties of such structured instruments: the risk profile that can be generated through tranched exposure, in terms both of expected/unexpected incidence losses and correlated default of pool assets, can lead to substantial differences among tranches, depending on the level of subordination below a certain tranche. Key to the reliability of structured finance pricing and ratings is the accuracy in assessing the credit risk in the underlying portfolio (credit risk modelling), as well as the accurate modelling of the distribution of cash flows to different classes of CDO (cash flow modelling). By analyzing the finance literature relating to security design and securitization this thesis provides an analysis of the efficiency of financial intermediation model based on securitisation and an empirical test of theories supporting the economic added value of tranching, with regard to SMEs loan securitisation, which topic was specifically investigated during a stage at the European Investment Fund. By realization of a computational model, performed using a multidimensional modelling software (Quantrix), the thesis closely examines securitisation transaction's technicalities, by modelling both portfolio cash flows and funds allocation (Waterfall Payment Order), in order to asses the ability of the structure to withstand various stressed scenarios. This analysis offers an analytical and micro-approach to securitisation transactions, which has not deeply investigated in academic literature yet. The model applies to SMEs loan securitisation transactions, concluded within specific securitisation European Programme (Ftpyme in Spain and Promise in Germany).Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOBANFI, ALBERTOERZEGOVESI, LUCAGUALANDRI, ELISABETTA2007-02-20Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/130itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1312013-06-04T09:57:12Zhdl_10280_34hdl_10280_702024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/131Il costo del capitale proprio nella banche: rassegna dei modelli di analisi e verifica empirica per il sistema bancario italianoBamls Cost of Equity: Review of Model and Empirical Analysis for Italian BanksCHIESI, GIAN MARCOSECS-P/11: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARIbanche, costo del capitale, Unione Monetaria Europea, CAPM, benefici privati, proprietà e controllo delle imprese, banks, cost of equity, European Monetary Union, CAPM, private benefits, corporate ownership and control.Il lavoro stima il costo del capitale delle banche italiane alla luce di due antitetici comportamenti di investimento: diversificazione internazionale di portafoglio e concentrazione proprietaria volta alla detenzione di pacchetti azionari rilevanti. L'integrazione dei mercati finanziari e l'adozione della moneta unica determinano la necessità di allargare all'area valutaria il correlato empirico al portafoglio di mercato indicato dal CAPM. La verifica condotta su un campione di banche italiane evidenzia la riduzione dei Beta e del costo del capitale proprio a causa del limitato contributo fornito al rischio sistematico del portafoglio riferito all'area valutaria da parte del mercato azionario nazionale e delle banche italiane. La detenzione del potere decisionale consente agli azionisti rilevanti di ottenere, in termini di private benefits, un sovra-rendimento che giustifica strategie volte alla concentrazione di ricchezza. Questo genera per le banche italiane un incremento del costo del capitale.This work analyses the techniques to assess the cost of equity of Italian banks in the light of two antithetical investment policies: international portfolio diversification and ownership concentration directed to hold large blocks of shares. Financial market integration and European Monetary Union involve using a broader index, referred to the Euro area, as the proxy for the market portfolio pointed out by CAPM. The analysis carried out on a sample of Italian banks shows this change brings about a reduction of both the estimated Beta and the cost of equity. This is due to the limited contribution that domestic market index makes to the systematic risk of the Euro portfolio. The control of the decision-making process enables the holders of large blocks of shares to extract private benefits and to obtain extra returns compared with other investors. This can explain an investment policy directed to wealth concentration. That causes a higher equity cost of equity.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOBANFI, ALBERTOPAVARANI, EUGENIORAGAZZI, GIORGIO2007-02-20Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/131itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1322013-06-04T09:57:12Zhdl_10280_34hdl_10280_702024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/132L'Analisi e la Previsione delle Insolvenze: Lo Studio del Caso ItalianoCorporate Distress Analysis and Bankruptcy Prediction: the Italian ExperienceGRASSELLI, FRANCESCASECS-P/11: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARIrischio di credito, fallimento, dissesto finanziario, dissesto aziendale, previsione delle insolvenze, credit risk, bankruptcy, financial distress, corporate distress, bankruptcy predictionA causa delle conseguenze che il fenomeno comporta, sia sul piano finanziario sia sul fronte dell'economia reale, l'analisi e la previsione delle insolvenze societarie continua a rappresentare un argomento attuale nell'ambito della ricerca economica. I recenti sforzi condotti dal Comitato di Basilea verso la diffusione di criteri di valutazione del rischio di credito più precisi ed oggettivi, hanno ulteriormente accresciuto l'importanza della materia.
L'obiettivo del presente studio è l'analisi del fenomeno del fallimento sul territorio italiano, al fine di valutare quali variabili sono più efficaci nell'individuazione di una situazione di dissesto dell'impresa.
Per l'analisi si sono sviluppati dei modelli di previsione delle insolvenze in grado di individuare i segnali early warning di dissesto finanziario. L'analisi econometrica è basata su un campione ampio ed originale di fallimenti rilevati negli anni 2003 e 2004: a tal fine sono stati costituiti dei campioni comparabili di imprese fallite e non fallite ed è stato verificato, mediante l'applicazione di una metodologia logit, il potere previsivo di diversi indici di bilancio e di variabili di tipo non finanziario. I risultati ottenuti sono stati validati su un campione hold-out.
L'analisi si evidenzia l'importanza delle caratteristiche del settore di attività nel determinare la forma del processo di fallimento: i modelli sector specific ottengono risultati migliori rispetto ai modelli generali stimati. Inoltre, alcuni fattori comuni ai diversi settori di attività si dimostrano particolarmente efficaci nella previsione dei dissesti aziendali: l'età, il livello di leverage e la composizione del debito d'impresa, così come la sua redditività.Due to the consequences that the phenomenon entails both on the financial and real sides of the economy, the analysis and prediction of corporate failures continue to be a current topic in economic research. The recent efforts laid by the Basel Committee towards the diffusion of more precise and objective ways of assessing credit risk have further increased the importance of this matter.
The purpose of the study is to analyse the bankruptcy phenomenon among Italian firms, in order to assess what firm-specific and industry variables are more important in determining corporate failure events.
We develop a bankruptcy prediction model that aims at detecting early signals of financial distress. The econometric analysis is based on a wide and unique sample of recent failure events: comparable sets of bankrupt and non-bankrupt firms are identified and several prior balance-sheet and economic indicators are tested for their power in predicting failure probabilities in a logit modelling framework; model performances are cross-validated on hold-out samples.
The analyses provide evidence of the importance of industry membership in determining and shaping corporate failure processes: sector-specific models produce a better assessment of financial distress than general ones. Also, some common factors emerge as important predictors of corporate collapse across different industries: age, gearing and the composition of a firm's debt, as well as its capability of generating profits.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOBANFI, ALBERTOGUALANDRI, ELISABETTAPATTARIN, FRANCESCOBARONTINI, ROBERTO2007-02-20Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/132itpartially_open
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1332013-06-04T09:57:13Zhdl_10280_34hdl_10280_702024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/133Classificazione, misurazione e comunicazione degli intangibili nelle banche. Una verifica empirica in tema di disclosureGRASSO, ALESSANDRO GIOVANNISECS-P/11: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARIintangibili, capitale, intellettuale, banche, comunicazione, disclosure,Il presente lavoro di ricerca si propone di indagare il tema degli intangibili, ed in particolare del capitale intellettuale, nell'industria bancaria. Decisamente poco numerosi sono i contributi sul tema che analizzano questo settore. Ciò non appare dovuto tanto alla mancanza di interesse, quanto probabilmente alle specificità che caratterizzano le attività delle banche e che le rendono meno adatte allo sviluppo di confronti con altri settori. In particolare, l'obiettivo dell'analisi è di inquadrare la comunicazione del fenomeno "intangibles" che si caratterizza per l'elevata componente di volontarietà, osservandone il livello di ampiezza e profondità all'interno del campione, anche in considerazione delle esigenze informative richieste dai diversi stakeholder aziendali. Ai fini dell'analisi vengono presi in considerazione i bilanci di esercizio, i bilanci consolidati, i bilanci sociali/ambientali pubblicati relativi al periodo 2003-2005. Il campione considerato fa riferimento a 21 gruppi bancari quotati sul listino italiano.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOBANFI, ALBERTOVEZZANI, PAOLA2007-02-20Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/133itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1342024-01-24T17:22:15Zhdl_10280_362024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/134Modelli di distribuzione della dimensione di impresa per i settori manifatturieri italiani: il problema della regolarità statistica e relative implicazioni economicheModelling Firm Size Distribution of Italian Manufacturing Industries: the Puzzle of Statistical Regularity and Related Economic ImplicationsCROSATO, LISASECS-S/03: STATISTICA ECONOMICAdistribuzione Pareto IV, distribuzione di Yule, rendimenti di scala, demografia industriale, manifatturiero, modelli di learning, legge di Gibrat, Pareto IV and Yule distributions, returns to scale, industrial demography, manufacturing, learning models, Gibrat's lawQuesto lavoro studia la distribuzione della dimensione d'impresa sulla base di due datasets. Il primo è l'indagine micro1 di istat, che include tutte le imprese manifatturiere con più di 20 addetti sopravvissute dal 1989 al 1997. Il secondo è il file Cerved riguardante l'universo delle imprese del settore meccanico (atecodk29), dal 1997 al 2002. Lo scopo generale della tesi è quello di espolare la possibilità di trovare nuove regolarità empiriche riguardanti la distribuzione della dimensione d'impresa, sulla base della passata evidenza empirica che attesta la (in)capacità di Lognormale e Pareto di modellare in modo soddisfacente la dimensione d'impresa nell'intero arco dimensionale. Vengono per questo proposti due modelli mai utilizzati prima. Gli stessi vengono poi convalidati su differenti variabili dimensionali e a diversi livelli di aggregazione. La tesi cerca anche di esplicitare al meglio le implicazioni economiche dei modelli parametrici di distribuzione adottati secondo diversi punti di vista.The present work studies the firm size distribution of Italian manufacturing industries on the basis of two datasets. The first is the Micro1 survey carried out by ISTAT, which recorded all manufacturing firms with 20 employees and more surviving from 1989 to 1997. The second is the Cerved file regarding all firms of the mechanical sector (DK29) from 1997 to 2002. The general aim of this research is to explore the possibility to find new empirical regularities in the size distribution of firms, building on the relevant past evidence about the (in) capacity of the Lognormal and Pareto distribution of satisfactorily modelling the whole size range. Two unused statistical models are proposed and validated on different size proxies and at different levels of data aggregation. The thesis also addresses the economic implications of parametric models of firm size distribution in different aspects.Università Cattolica del Sacro CuorePIACENZABAUSSOLA, MAURIZIO LUIGIGANUGI, PIERO2007-07-13Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/134enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1352013-06-04T09:57:13Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/135Formazione e informazione di attualità. Modelli, metodologie, esperienze, confrontiEducation and News Media. Models, Methods, Experiences, ComparisonsVALMACHINO, CHIARAM-PED/03: DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALEmedia education, informazione, cittadinanza, adolescenti, didattica, Italia; Germania , media education; citizenship; teenagers; didactical models, Italy; GermanyQuesta tesi analizza le relazioni tra informazione e formazione degli adolescenti. la prima parte descrive il sistema dell'informazione e i suoi meccanismi nell'età tardo. moderna; offre una definizione dell'adolescenza, soprattutto rispetto ai processi di costruzione della cittadinanza . Si presenta, infine, lo stato della ricerca empirica sul tema in oggetto.
La seconda sezione si occupa dei modelli pedagogici e delle metodologie didattiche per l'educazione alla/con l'informazione presentando, infine, recenti esperienze realizzate in Italia e in Germania.This dissertation analyses the relationship among news, teenagers and education.
The first part describes how the information-system works in the late-modern age; it draws a picture of the today's teenagers-generation and the making of citizens processes. Finally it gives an overview of the empirical research concerning teens and news.
The second part suggests pedagogical models and methods to introduce news in (civic) education, concluding with recent didactical experiences in Italy and Germany.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIASCURATI, CESARE2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/135enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1362024-01-25T18:31:37Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/136Le nuove sfide all'educazione nella realtà dell'Unione EuropeaThe New Challenges to Education in European Union RealityCAPUZZI, MONICAM-PED/01: PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALEUnione Europea, formazione, educazione, didattica, uomo, cittadino, studente, lavoratore, valori, Personalismo comunitario, European Union, formation, education, men, citizen, student, worker, values, community personalismLa tesi analizza e riflette, criticamente e metodicamente, sulla base di precisi contenuti bibliografici, in merito a quanto l'Unione Europea ha proposto, e continua a prospettare, per ciascuno dei propri cittadini nel complesso settore formativo, educativo e didattico. La matrice della riflessione, e della conseguente azione, è data dal celeberrimo Vertice di Lisbona del marzo del 2000, in cui ciascuno degli Stati membri si impegnò affinché l'Unione Europea potesse diventare, nell'intervallo di tempo intercorrente fra il 2000 ed il 2010, "l'economia della conoscenza più forte e competitiva nel mondo". La sottolineatura relativa all'incremento del "capitale umano" e del "capitale sociale" ritorna con insistente frequenza nella maggior parte dei documenti relativi al patto formativo complessivo nella Comunità Europea. Ciò dà adito ad un corollario di riflessioni che vertono di volta in volta sull'introduzione sempre più massiccia delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione; sulla conoscenza di almeno due lingue straniere; sul collegamento sinergico fra il mondo del lavoro ed il mondo della formazione; sull'educazione lungo l'intero corso della vita; sul monitoraggio continuo della qualità dell'istruzione; sulla riforma dei curricola; sulla costruzione delle competenze, per fare solo pochi esempi. I valori che, conseguentemente, non solo in campo formativo ma anche in campo lavorativo, appaiono fondamentali, sono legati alla competitività, alla flessibilità, al cambiamento, all'adattabilità, all'apprezzamento delle eccellenze, all'innovazione ed all'imprenditorialità, considerate indispensabili in un contesto caratterizzato dalla globalizzazione.The present degree thesis analyses and thinks over, critically and methodically, on the bases of careful bibliographical contents, the proposals that European Union has made, and is still making, for everyone of its citizens in the complicated field of formation, education and didactics. The matrix of reflection, and of the following action, has been realized by the famous Meeting of Lisbon in March 2000, during that every one of the member States committed themselves in order that European Union became, in the period between 2000 and 2010, the strongest and the most competitive economy of knowledge in the world". The underlining concerning the increase of "human capital" and of "social capital" comes back with insistent frequency in the most of documents about the overall formative agreement in European Community. It brings to a corollary of reflections in the direction, time after time, of an ever more massive introduction of Technology of Information and Communication; of the knowledge of two languages at least, of the synergistic connection between the world of work and the world of formation; of the education along the whole course of life; of the continuous monitoring of education quality; of the reformation of curricula; of the skills construction, just to bring few examples. The values that, consequently, not only in the formation field but also in the work field, seem to be essential, are connected with competitiveness, flexibility, change, adaptability, appreciation of excellence, innovation and entrepreneurship, esteemed necessary in a context characterized by globalization.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIAPATI, LUIGI2007-04-02Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/136itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1372013-06-04T09:57:13Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/137Contenuti, problemi e regole del valutare. Percorsi e tracciati di analisi pedagogicaContents, Problems and rules of Evaluation. Distances and Tracing of Pedagogical AnalysisAGLIERI, MICHELEM-PED/01: PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALEvalutazione, educazione, evaluation, educationIl lavoro si inserisce nel già ampio quadro degli studi sulla valutazione in campo educativo, con l'intento di provocare alcuni importanti allargamenti di prospettiva. Esso infatti porta idee, riflessioni e strumenti provenienti soprattutto dalla pedagogia di area francofona, contesto con cui un incremento dei contatti potrebbe apportare indubbi benefici. Inoltre, nella prospettiva adottata, il tema della valutazione educativa esce dal terreno applicativo dei percorsi formali di apprendimento e della valutazione istituzionalizzata, per estendere la trattabilità pedagogica ai mondi dello spontaneo e dell'informale, con ricadute di interesse anche scolastico. Il punto di arrivo della ricerca è dato dalla ricognizione di alcuni sfondi problematici e dalla formalizzazione di alcune regole che, se rispettate, permetterebbero di collocare gli atti valutativi «dentro l'azione» (R. Zúñiga), nel rispetto e nell'interesse della fomatività umana.The work settles in the already wide outline of the studies of the evaluation in educational field, with the aim to provoke some important increases of prospective. It brings in fact ideas, reflections and instruments coming from the francophone-area pedagogy, context with which, an increment of the contacts, could bring certain benefits. moreover, in the adopted prospective, the topic of the educational evaluation exits from the applicative field, of formal distances of learning and institutionalized evaluation, in order to extend the pedagogical tractability to the worlds of the spontaneous and the informal, with fall out of also scholastic interest. The point of arrival of the research is given by the recognition of some problematic background and by the formalization of some rules that, if respected, would allow to place the evaluation acts into the action (R. Zúñiga), in the respect and in the interest of the human possibility of formation.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIASCURATI, CESARE2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/137itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1382013-06-04T09:57:13Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/138Web ontologies e rappresentazione della conoscenza. Concetti e strumenti per la didatticaWeb Ontologies and Knowledge RepresentationCARMINATI, VERA MARIAM-PED/03: DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALEweb ontologies, rappresentazione della conoscenza, e-learning, tecnologie dell'educazione, web ontologies, knowledge representation, e-learning, technology of educationIl lavoro mette in luce le reciproche implicazioni di due mondi, quello delle tecnologie e quello dell'educazione, rispetto a temi di interesse condiviso: l'evoluzione della Rete in termini semantici attraverso l'impiego di ontologie informatiche e i complessi rapporti tra formalismi per la rappresentazione della conoscenza e didattica.
La ricostruzione storica delle relazioni tra didattica, tecnologie e sistemi di espressione e comunicazione dei saperi ci ha condotto alla ricomprensione del Semantic Web nell'archeologia delle forme di rappresentazione della conoscenza, osservate con attenzione alle loro potenzialità didattiche e in rapporto all'evoluzione della cultura occidentale. La trattazione intende provvedere un modello per la lettura delle intersezioni tra Web Ontologies e scienze dell'educazione.
Con uno sguardo al panorama internazionale della ricerca educativa su questi temi, si sono isolate e descritte alcune esperienze significative di impiego dell'approccio ontologico in ambienti e sistemi per l'e-learning, per calare nella realtà delle applicazioni e degli strumenti il discorso teorico proposto.The work highlights the mutual implications between technologies and education: the two worlds have interest in common matters such as Internet semantic evolution through the implementation of informatic ontologies and the connections we can draw between knowledge representation and didactics.
The historical reconstruction of the relationships among didactics, technologies and cultural resources leads us to the Semantic Web as a stage in the knowledge representation archaeology, regarded from cultural transmission and educational mediation perspectives. The work provides an explanation model for the intersections we can see between ontologies and sciences of education. With regard to the international research panorama about these themes, we point out and describe some significant experiences, which put the theory in practice.
We analyze tools and applications involving the ontological approach in the development of e-learning environments and systems.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIARIVOLTELLA, PIER CESARE2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/138itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1392013-06-04T09:57:13Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/139Tra emozioni, affetti e sentimenti. Riflessioni e prospettive pedagogicheAmong Emotions, Affections and Feelings. Pedagogical Considerations and PerspectivesAIMO, DARIA MARIANGELAM-PED/01: PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALEsentire, formazione, educazione, personalismo, moralità, nucleo domestico, cuore, sensibility, formation, education, personalism, family, morality, heartIl presente lavoro di ricerca ha inteso porre le basi di una pedagogia del sentire umano.
Si è inteso indagare le emozioni gli affetti e i sentimenti da un punto di vista pedagogico-educativo. Muovendo dai contributi offerti dalla psicologia e dalle neuroscienze, dalla filosofia, dall'antropologia e dalla sociologia si è delineata una visione complessa e articolata dell'essenza, del valore e del significato del sentire umano.
Poiché nella riflessione pedagogica le emozioni, gli affetti e i sentimenti sono in misura variabile da sempre stati oggetto di attenzione, si è presentato, altresì, ripercorrendo e rileggendo criticamente, il pensiero di alcuni autori legati alla storia della pedagogia e alla pedagogia contemporanea. La scelta è avvenuta sulla scorta della significatività delle riflessioni circa la fondatività delle emozioni, affetti e sentimenti nella persona e nella relazione educativa; circa l'educazione del cuore nei percorsi di crescita e umanizzazione dell'educando.
Successivamente, nel riflettere sull'educabilità del sentire umano, si sono svolte precisazioni e chiarificazioni semantiche dei termini in questione e si è approfondito il tema della competenza emotivo-narrativa e della riflessività emotivo-affettiva.
Infine, prendendo le mosse da una micro ricerca svolta sull'affettività familiare si è tematizzata la famiglia come nucleo affettivo originario; il ruolo educativo gentioriale nella formazione emotivo-affettiva, il rapporto tra formazione emotivo-affettiva e formazione morale della persona.The present work of research meant to lay the bases of a pedagogy of human feeling.
We intended to analyse the emotions, the affections and the feelings from a pedagogical and educational point of view. Beginning from literary contributions of the psychology and neuroscience, of the philosophy and anthropology and of the sociology, we delineated a complicated and well constructed vision about the essence, the value, and meaning of human sensibility and feeling.
Because of in pedagogical consideration, emotions, affections and feelings, have always been object of attention in different ways, we have also critically showed the thought of some authors connected to the history of pedagogy and to the current pedagogy.
It was due to the meaning of reflection about the importance of emotions, affections and feelings in the human being and in the educational relation; about the hart education in the growth of the child.
After that, thinking about the education of human feeling, we realized semantic explanations regarding the terms of the phenomena of human feeling, we studied in depth the theme of emotional literacy and of the emotional reflectivity.
At the end, starting from a micro research about family affectivity we talked about family as emotional and affective original nucleus; about the education parents role in the emotional growth; about the connection between emotional formation and the moral formation of the human being.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIAPATI, LUIGI2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/139itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1402013-06-04T09:57:14Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/140Le nuove sfide per l'educazione alla pace in un mondo globalizzatoNew Challenges for Peace Education in a Globalized WorldCLERICI, CLAUDIAM-PED/01: PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALEculture di pace, confronto tra identità, dialogo, valorizzazione personale, cittadinanza globale., peace cultures, identity comparison, dialogue, empowerment, global citizenship.La tesi si occupa dell'educazione alla pace in prospettiva storica a partire dal Novecento, per cogliere come sia stata influenzata dai mutamenti culturali, sociali e antropologici di questo secolo. Si prende, poi, in considerazione lo scenario instauratosi con la guerra fredda e la minaccia nucleare, che pone l'uomo, per la prima volta, di fronte ad una prospettiva pantoclastica. La fine della guerra fredda, il postcolonialismo e nuove tipologie di conflitti permettono di cogliere le sfide che la globalizzazione pone al problema della pace. Si giunge a riflettere su come la riflessione pedagogica abbia fatto propri tali cambiamenti, per poi formulare itinerari educativi non anacronistici, ma capaci di aiutare a convivere con la complessità del reale, utilizzandola in maniera proattiva. Si conclude con un'analisi delle strategie concrete: conflict resolution e pratiche di memoria e riconciliazione.Peace Education has been analyzed with an historical perspective since the twentieth century, in order to understand how it is affected by cultural, social and anthropological changes. Cold war scenery and nuclear threat are analyzed as specific situations that cause humanity to face a pantoclastic perspective for the first time. The end of the cold war, post-colonialism and new kinds of conflict allow globalization challenges to peace to be taken. The way pedagogical reflection has interiorized these changes is thus analyzed in order to propose non anachronistic educational programs that enable people to cohabit with contemporary complexity, using it in a proactive way. Analysis about practical strategies such as conflict resolution, memory and reconciliation conclude the research.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIASANTERINI, MILENA2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/140itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1412013-06-04T09:57:14Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/141Dall'educandato monastico al collegio: trasformazioni istituzionali e modernizzazione pedagogica nell'educazione femminile tra periodo napoleonico e restaurazioneFrom Convent School to Boarding School: Political Transformations and Pedagogic Modernization in Women's Education between the Napoleonic Age and the RestorationGIULIACCI, LAURAM-PED/02: STORIA DELLA PEDAGOGIAeducazione femminile, età napoleonica, educandato, collegio, storia città di Milano, women's education, Napoleonic age, boarding school / girls' boarding school, history, city of MilanNella prima parte la tesi analizza la fondazione e i primi anni di attività dei quattro collegi femminili fondati in età napoleonica: il Reale Collegio delle fanciulle di Milano, il Collegio agli angeli di Verona, il Collegio san Benedetto di Montagnana e il collegio Maria Cosway di Lodi. Lo studio è stato condotto mediante una puntuale attività di ricerca negli archivi di stato di Milano, Verona e Venezia, e nell'archivio comunale di Montagnana. Il collegio di Milano fu il modello per gli altri collegi, ai quali fornì l'esempio dei regolamenti, dei programmi di studio e più in generale, dell'impostazione pedagogica complessiva di un moderno convitto laicale. Nel presente lavoro quindi vengono ricostruite la giornata delle educande e il livello della loro preparazione culturale in un'ottica di un rinnovato modello di donna. Si analizzano con attenzione i libri di testo adottati per comprendere la qualità dei saperi riservati alle donne. Nell'ultima parte della tesi, vi è uno studio quantitativo relativo all'età delle alunne e alla loro provenienza geografica e sociale.In the first part the doctoral thesis analyses the foundation and the first years of activity of the four girls' boarding schools founded during the Napoleonic age: the Reale Collegio delle fanciulle in Milan, the Collegio agli angeli in Verona, the Collegio San Benedetto in Montagnana and the Collegio Maria Cosway in Lodi. The survey has been pursued through accurate researches in the state archives in Milan, Verona and Venice and in the municipal archives in Montagnana. The Milan girls' boarding school was the model for the other schools, to which it provided paragon for regulations, curricula and in general for comprehensive pedagogic methods of a modern lay boarding school. This work reconstructs the boarders' daily life and the level of their cultural background in the perspective of a renewed idea of woman. The chosen textbooks are carefully examined to understand the quality of knowledge intended for women. In the last part of the dissertation there is a quantitative study about the age of the schoolgirls and about their social and geographical provenance.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIABIANCHI, ANGELO2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/141itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1422013-06-04T09:57:12Zhdl_10280_6hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/142Pedagogia del disagio adultoPedagogy of Adult DiseaseGNOCCHI, RAFFAELEM-PED/03: DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALEneomodernità, maturità, identità, disagio, sofferenza, pedagogia, emarginazione, medicina, interdisciplinarietà, psichiatria, educazione, adultità, neomodernity, maturity, identity, hardships, suffering, pedagogy, marginalisation, medicine, interdisciplinary character, psychiatry, education, adulthoodLa ricerca focalizza l'attenzione sul disagio adulto. Il concetto di persona è riletto alla luce del clima definito (neo)moderno all'interno del quale l'uomo vive una difficoltà quotidiana nel riconoscere se stesso e il contesto a lui circostante. Le relazioni interpersonali subiscono questa pressione socio culturale la quale va pertanto analizzata e considerata. L'età adulta è l'ambito specifico della ricerca; in questa fase della vita maturità e saggezza sono elementi da declinare e rileggere in relazione ai limiti costitutivi la persona stessa: riconoscere e assumere i propri limiti è una prima operazione di maturità. I limiti e il disagio chiamano in causa la necessaria lettura interdisciplinare: medicina e pedagogia dialogano nell'interesse della persona sofferente; da questo dialogo nascono indicazioni concrete per una pratica corresponsabile sui piani biologico ed educativo. Si sostanzia in definitiva una pedagogia del disagio e della marginalità adulta quale risultato dello scambio epistemologico fra le due discipline. questa prospettiva postula interventi rinnovati nell'ambito del disagio adulto poiché il disagio e la sofferenza non sono sempre ascrivibili a questioni di natura patologica. La pedagogia oltre a riconoscere il ruolo delle altre discipline è altresì riconosciuta come scienza impegnata nell'educazione degli adulti in stato di disagio.The research focuses on adult hardships. The concept of person is considered by the light of a climate defined (neo) modern in which man lives a daily difficulty in recognising both himself and the surrounding context. Interpersonal relationships are strongly influenced by this socio cultural pressure that needs to be considered and analysed. Adulthood is the specific field of the research. During this stage of life, maturity and wisdom are elements to be considered and analysed in relation to the constitutive limits of the person: the awareness and the acceptance of the limits represent a first act of maturity.
The limits and hardships require an interdisciplinary understanding: medicine and pedagogy interact on behalf of the person in hardships; factual proposals derive from this interaction for a joint responsibility on a biological and educational level. It gains substance after all a pedagogy of the hardships and adult marginality as a result of an epistemological exchange between the two disciplines. This perspective requires renewed interventions in adult marginality because the hardships and suffering cannot be always ascribed to pathological matters. Pedagogy, besides recognising the role of the other disciplines, is considered as a science engaged in the education of adult people in hardships.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOVIGANO', RENATA MARIASIDOLI, RITA2007-04-02Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/142itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1432013-06-04T09:57:18Zhdl_10280_39hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/143Progettazione e sperimentazione di un intervento di Accoglienza Anticipata e Integrata in Università CattolicaPlanning and Experimentation of a Participation of Acceptance Anticipated and Integrated in Università CattolicaBONELLI, EMANUELAM-PSI/04: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONEpsicologia del ciclo di vita, orientamento scolastico e professionale, servizio di accoglienza orientativa, prevenire procrastinazione negli studi o abbandoni, scelta accademica, strumenti orientativi, colloquio orientativo individuale, psychology of the life cycle, scholastic and professional guideline, service of acceptance orientative to prevent that the studies are dragged fro a long time or abandon, academic choice, instruments of guideline, staff of talk of guidelineLa ricerca presentata si inserisce nell'ambito dell'orientamento universitario quale studio di nuove metodologie in tema di orientamento richieste dalla riforma universitaria (a partire dalla Legge delega 127 del 1997). Con il nuovo sistema universitario, l'orientamento acquista un rilievo di primo piano, infatti, il D.M. 509/99, in attuazione alla delega (Legge 127/97), include l'orientamento tra le attività formative che devono essere obbligatoriamente previste nei regolamenti didattici d'ateneo. Il suddetto scenario ha motivato la presente ricerca tale da prevedere all'interno dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano un intervento di accoglienza orientativa anticipata ed integrata che si inserisce nelle attività insite nei Progetti ponte con l'obiettivo di sostenere le nuove matricole alla presa di decisione orientativa, per accogliere adeguatamente gli studenti in università e favorirne l'inserimento nel nuovo contesto di studi. Si tratta, pertanto, di una ricerca applicata con la finalità di valutare il servizio di accoglienza erogato. Questa riflessione su nuove metodologie di azione orientativa ha delineato nuove collaborazioni del CROSS (Centro di Ricerche sull'Orientamento Scolastico-professionale e sullo Sviluppo delle organizzazioni dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) sia con i servizi alla persona interni all'università sia con enti esterni al fine di garantire servizi orientativi adeguati ai bisogni della persona.The introduced search becomes part in the University Guideline which study of new methodologies in topic of guideline demanded from the University Reform (the Law delegation 127 of 1997). With the new university system, the guideline acquires an important relief, as a matter of fact, the D.M. 509/99, in performance to the law 127/97, includes the guideline between the formative activities that must obligatorily be previewed in the didactic regulations of athenaeum. The aforesaid scene has motivated the present such search to inside preview of the Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano as an participation of orientativa acceptance anticipated and integrated that becomes part in the activities inborn in the Progetti ponte to support the new matriculations to the taken one of orientativa decision, in order to receive adequately the students in university and to favor of the insertion in the new context of studies. This is, therefore, a search applied with the purpose to estimate the distributed service of acceptance. This reflection on new methodologies of orientativa action has delineated new collaborations of the CROSS (Centro di Ricerche sull'Orientamento Scolastico-professionale e sullo Sviluppo delle organizzazioni dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) with the inner services to the person to this university and with external agencies to the aim to guarantee services oriented adapts to the needs of the person.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOSEMPIO LIVERTA, OLGACASTELLI, CRISTINA2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/143itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1442013-06-04T09:57:18Zhdl_10280_39hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/144Attaccamento, emozioni e resilienza.
Bambini in contesti d'emergenzaAttachment, Emotions, and Resilience. Children in Contexts of EmergencyCASSANO, ANTONELLAM-PSI/04: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONEattaccamento, resilienza, trauma, DPTS, emergenza, emozione, competenza emotiva, Cyrulnik, Sri Lanka, tsunami, disastro, attachment, resilience, trauma, PTSD, emergency, emotion, emotional competence, disasterIl presente elaborato descrive tre dimensioni quali lo stile d'attaccamento (Bowlby, 1969, 1973, 1980; Ainsworth e coll., 1978), la competenza emotiva (Frijda, 1990; Goleman, 1996, 1998; Grazzani Gavazzi, 2004) e la resilienza (Cyrulnik, 2002), analizzata partendo da un excursus storico del concetto di trauma, dalle prime teorie psicoanalitiche fino a giungere alla categoria diagnostica del DPTS disturbo post traumatico da stress. Viene quindi riportata una ricerca condotta in Sri Lanka su un campione di 70 bambine tra gli 8 e i 10 anni, che hanno avuto esperienza dello tsunami che ha colpito il sud est asiatico nel dicembre 2004. Lo studio ha previsto l'utilizzo del SAT (Separation Anxiety Test) (Attili, 2001) per individuare gli stili di attaccamento dei bambini; il disegno a tema, analizzato attraverso la griglia interpretativa ideata da Bombi e Pinto (1993, 2000) per individuare il grado di competenza emotiva e il test della memoria a breve termine della figura complessa di Rey (1967), volto ad indagare le capacità attentive, di concentrazione e di memoria a breve termine dei bambini. Le variabili prese in considerazione sono state quindi analizzate sia singolarmente sia in relazione tra loro.This work describes three dimensions: the attachment style (Bowlby, 1969, 1973, 1980; Ainsworth e coll., 1978), the emotional competence (Frijda, 1990; Goleman, 1996, 1998; Grazzani Gavazzi, 2004) and the resilience (Cyrulnik, 2002), analyzed through the history of the trauma's concept, since the first psychoanalytic theory until the category of PTSD Post Traumatic Stress Disorder.
Therefore, it is described a research in Sri Lanka about a sample of 70 female children between 8 and 10 years old, who had experience of Tsunami of December 2004 in the South East Asia. The research included the use of SAT (Separation Anxiety Test) (Attili, 2001) to find out the attachment styles of the children; the thematic painting, analyzed through the interpretative grate of Bombi e Pinto (1993, 2000) to analyze the grade of emotional competence and the Test of short-term memory of Complex Figure of Rey (1967), to describe the capability of attention, concentration and short-term memory of the children. The variables had been analyzed individually and in relation one to one.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOSEMPIO LIVERTA, OLGACASTELLI, CRISTINA2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/144itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1452024-01-26T08:32:31Zhdl_10280_39hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/145La teoria della mente in prospettiva life-spanTheory of Mind in a Life-Span PerspectiveCASTELLI, ILARIAM-PSI/04: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONEteoria della mente, ciclo di vita, decision-making, malattia di Alzheimer, correlati neurali, risonanza magnetica funzionale, theory of mind, life-span, Alzheimer's disease, neural correlates, functional magnetic resonance imagingLa Teoria della Mente (ToM) capacità di rappresentarsi gli stati mentali propri e altrui e di farvi riferimento per prevedere e spiegare il comportamento proprio e altrui riveste un ruolo fondamentale nelle interazioni sociali per un efficace adattamento all'ambiente. Dopo essere stata a lungo indagata in età evolutiva, recentemente la ricerca sulla ToM ha effettuato uno shifting verso fasi successive del ciclo di vita (età adulta ed età anziana) aprendo un nuovo filone di studio in prospettiva life-span. Oggetto della presente tesi di dottorato è lo studio della ToM in prospettiva life-span con tre obiettivi: (1) studiare l'evoluzione della ToM in età adulta e le sue possibile relazioni con la capacità di decision-making, anch'essa dall'alto valore adattivo; (2) studiare la possibile involuzione della ToM in età anziana in condizioni di normalità e di patologia (mild-Alzheimer's disease); (3) indagare i correlati neurali della ToM con metodiche di neuroimaging (fMRI) in soggetti adulti, anziani sani e anziani clinici (Mild Cognitive Impairment, MCI). Le tre ricerche empiriche condotte nella presente tesi di dottorato hanno consentito di rilevare rispettivamente che: (1) la ToM è altamente implicata nei processi di decision-making in età adulta; (2) la ToM subisce una involuzione nei soggetti anziani clinici sin dai livelli più semplici di tale abilità; (3) i circuiti neurali della ToM inizierebbero a mostrare una parziale deattivazione in soggetti anziani clinici rispetto a soggetti di controllo anziani e adulti.Theory of Mind (ToM) the ability to meta-represent self and others' mental states and to refer to them to foresee and explain the behaviour plays a crucial role in social interactions to provide a successful adaptation to the environment. After being extensively studied in developmental psychology, the research on ToM has recently undergone a shifting towards other life-ages (adulthood and elderly) thus opening a new field if research in a life-span perspective. The object of this PhD thesis is to study of ToM in a life-span perspective with three goals: (1) to study ToM evolution in adult age and to discover its possible relations with the ability of decision-making, which has a major adaptive role as well; (2) to study the possible decay of ToM in old age in normal and clinical conditions (mild-Alzheimer's disease); (3) to study the neural circuits of ToM with neuroimaging methods (fMRI) in adults, healthy old subjects and clinical old subjects (Mild Cognitive Impairment, MCI). The three empiric researches carried on for this PhD thesis provided the following major findings: (1) ToM is highly involved in decision-making processes in adult age; (2) ToM undergoes a decay in clinical old subjects with onset from very simple levels of this ability; (3) ToM neural circuits seem to show a partial deactivation in clinical old subjects and not in healthy old and adult controls.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOSEMPIO LIVERTA, OLGAMARCHETTI, ANTONELLAGRANATO, ALBERTOSANFEY, ALAN2007-03-09Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/145enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1462013-06-04T09:57:18Zhdl_10280_39hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/146Disturbo da deficit di attenzione e iperattività: variabili ambientaliAttention Deficit Hyperactive Disorder: Environment VariablesCENA, LOREDANAM-PSI/04: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONEentropia, fattori strutturali, SDAG, SDAI, SCOD, comorbilità, problematiche apprendimento, problematiche comportamento, entropy, structural factors, SDAG, SDAI,SCOD, co morbid, learning disability , behaviour disorder.Nello studio del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (DDAI) si riconosce la multifattorialità della sua eziologia: si presuppone una componente genetica o neurobiologica e l'intervento di fattori ambientali. Il mondo familiare e scolastico sono i due sistemi in cui il bambino vive. Questi sistemi sono caratterizzati da ambienti, attività, stili educativi, ritmi di vita quotidiana, che possono essere connotati da un certo grado di disordine . Per rilevare il grado di disordine strutturale e personale della famiglia e della scuola sono stati costruiti alcuni questionari. L'indagine è stata condotta su un campione di oltre 600 soggetti, maschi e femmine, della classe 1^-3^-5^ della scuola primaria elementare.Il campione è stato reclutato in tre circoli didattici, che comprendono sei scuole del territorio metropolitano della città di Torino. Dai risultati dell'indagine si evince che i fattori del disordine strutturale e personale, familiare e scolastico, sono correlati con i deficit dell'attenzione e l'iperattività dei bambini. Alcuni fattori del disordine strutturale, dell'ambiente familiare e scolastico, come un elevato grado di disordine della casa e della classe e il caos relativo al non rispettare le attività fissate per la giornata, sono correlate con il deficit di attenzione dei bambini; il caos derivato dalla numerosità di alunni in una classe e dalla elevata presenza di allievi vivaci sono in relazione con il deficit di iperattività. Le condizioni educative incoerenti, una presenza discontinua dei genitori, troppe attività extrascolastiche, l'inadeguatezza dello stile educativo familiare e scolastico, l'atteggiamento distratto e frettoloso dei genitori sono alcuni dei fattori che fanno aumentare i livelli sia della disattenzione che della iperattività.In the study of Attention Deficit Hyperactive Disorder (ADHD) the multifactor model of its aetiology is acknowledged. It supposes a genetic or neurobiological component and environmental factors. The family and school are the two systems in which the child lives. These systems are characterized by a different environment, activities, educational methods, daily life rhythms that can show a degree of disorder . The disorder has been evaluated using some survey questionnaires designed for this purpose. The survey questionnaires measure the degree of familiar and scholastic structural and personal disorder. The inquiry has been carried out on a sample of more than 600 subjects, males and females, of 1st, 3rd and 5th grade. The sample has been recruited in three comprehensive didactic circles of six schools of the metropolitan area of Turin. The results of data report show that the both family and school structural and personal factors are related to children's attention deficit and hyperactive disorder. Some factors of familiar and scholastic structural disorder such as a high degree of house and classroom environmental chaos and the familiar and scholastic unperformed daily activities are related to students' attention deficit. Furthermore the children's hyperactivity is related to the high amount of students in the class and the presence of lively children. The incoherent educational conditions, the discontinuous parents' presence, too many extra-scholastic activities, the inadequacy of the familiar and scholastic educational methods, the distracted and hurried attitude of the parents, are some of the factors that increase the child's attention deficit and hyperactive disorder.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOSEMPIO LIVERTA, OLGAANTONIETTI, ALESSANDRO2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/146itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1472013-06-04T09:57:18Zhdl_10280_39hdl_10280_622024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/147Rapporti tra metacognizione e multimedialità nei processi cognitiviMetacognition and Multimedia in Cognitive ProcessingCOLOMBO, BARBARAM-PSI/04: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONEmetacognizione, multimediale, nuove tecnologie, cognizione, stili cognitivi, teorie ingenue, multimedia, metacognition, cognitive processing, naive conceptionsIl lavoro si è proposto di indagare le relazioni esistenti tra la metacognizione e la multimedialità, focalizzandosi in particolare sul ruolo che tali elementi possono avere sul processamento cognitivo.
Partendo da un'analisi della teoria di Mayer relativa all'apprendimento multimediale, e da un'attenta disamina della letteratura recente riguardante il rapporto tra metacognizione e multimedialità, sono stati progettati tre percorsi di ricerca.
Il primo consiste in un'analisi di dell'uso delle illustrazione nei testi scolastici italiani analisi volta a far emergere modelli impliciti dell'utilizzo della multimedialità. Questo primo progetto di ricerca comprende anche una seconda parte, strutturata sotto forma di interviste, volta a studiare più direttamente le concezioni ingenue di diversi sottocampioni di soggetti. Le seconda ricerca è volta a verificare il livello di accordo spontaneo che studenti universitari possono dimostrare rispetto ai principi multimediali ipotizzati da Mayer. La terza parte sperimentale, invece, si è soffermata sull'analisi del ruolo e degli effetti della metacognizione e delle differenze individuali nella fruizione di presentazioni multimediali.
I risultati delle ricerche sono stati discussi anche confrontandoli con i dati della più recente letteratura di settore.The present work was aimed at exploring relations between metacognition (declined in metacogntion knowledge, monitoring and control) and multimedia, focusing particularly on the role that those elements have on cognitive processing.
Starting from a theoretical analysis of Mayer's model of multimedia learning, and from a detailed examine of the recent literature concerning metacognition and multimedia, we devised 3 experimental projects. The first one was an analysis of instructional illustrated books, intended to discover embedded beliefs about multimedia. This project included also an interview study to directly investigate people naïve conceptions. The second research was aimed to investigate if cognitive principles underlying multimedia learning are counterintuitive asking students to rate the effectiveness of Mayer's own experimental materials. The third part was focused on the role of active metacognition and individual differences in the fruition of a multimedia presentation. Results from the three studies were discussed and compared with existing literature.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOSEMPIO LIVERTA, OLGAANTONIETTI, ALESSANDRO2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/147enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1482013-06-04T09:57:18Zhdl_10280_39hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/148La concezione dell'apprendimento in differenti livelli scolastici: uno studio interculturaleConcepts of Learning in Various Groups in School: a Cross- Cultural StudyGIORDANELLI, CINZIAM-PSI/04: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONEapprendimento, intercultura, metacognizione, learning, cross-cultural studies, metacognitionLe concezioni sull'apprendimento vengono intese come insiemi di opinioni riguardo alla natura e ai processi dell'apprendimento. Ricerche recenti condotte su tali concezioni indicano che le persone sviluppano insiemi coerenti di credenze circa l'apprendimento. Il primo obiettivo degli studi qui riportati è di approfondire l'analisi dei rapporti tra aspetti cognitivi, emotivi e attributivi delle concezioni sull'apprendimento. Il secondo obiettivo è di stabilire in che misura queste concezioni differiscono tra le culture. A tal fine è stato impiegato un questionario che invita gli studenti a esplicitare le loro idee circa l'apprendimento. Il questionario è stato compilato da studenti di scuola secondaria e universitari di differenti paesi. E' emerso che all'incirca i medesimi gruppi coerenti di credenze sono condivisi dagli studenti nei vari paesi. Le differenze interculturali trovate sono spiegabili facendo riferimento sia alle condizioni socio-economiche che alle specifiche caratteristiche dei sistemi di istruzione dei vari paesi, così come ad aspetti temperamentali.Concepts of learning are described in terms of people's opinions about the nature and the processes involved in learning. Recent studies about popular conceptions of learning suggested that people develop consistent patterns of beliefs. The first aim of this investigation was to deepen the analysis of the relationship among the cognitive, emotional and attributive aspects of the conception about learning. The second aim was to assess to what extent such conceptions differ from one culture to another. A questionnaire about the popular conception of learning, designed to ask students to express their opinions about learning, was employed. The questionnaire was administered to samples of various secondary school and university students recruited in different countries. Results showed that approximately the same coherent patterns of belief are shared by learners across the world. The cross-cultured differences which were found can be interpreted by making reference both to socio-economical conditions and to specific features of the instructional systems, as well as to temperamental factors.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOSEMPIO LIVERTA, OLGAANTONIETTI, ALESSANDRO2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/148itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1492013-06-04T09:57:19Zhdl_10280_39hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/149Competenze di mentalizzazione e dello sviluppo morale in situazioni evolutive tipiche e atipicheMentalization and Moral Development Competences in Typical and Atypical DevelopmentLUCCHINI, BARBARAM-PSI/04: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONEteoria della mente, finzione, moralità, autismo, theory of mind, pretend, morality, autismLa tesi è articolata in due studi entrambi condotti nel settore di studi della teoria della mente. I due ambiti indagati sono l'abilità di finzione e la comprensione morale, in condizioni evolutive tipiche e atipiche.
Il primo ambito indagato è il gioco di finzione nello sviluppo tipico, in particolare in riferimento all'interazione con la madre. I dati ottenuti dallo studio condotto, in cui si sono analizzate le espressioni verbali materne, supportano l'ipotesi dell'esistenza di una tendenza delle madri ad utilizzare un linguaggio mentalistico in modo appropriato durante l'interazione di finzione con i loro bambini.
Il secondo ambito di indagine è la comprensione morale, nello specifico la valutazione delle intenzioni che sottendono azioni di valenza morale in soggetti autistici. Lo studio condotto analizza la capacità di mentalizzazione e di comprensione morale e i loro eventuali legami, nell'autismo ad alto funzionamento e nello sviluppo tipico. I risultati della ricerca mostrano che, in accordo con la letteratura, si riscontrano difficoltà negli autistici nelle prove mentalistiche, ma non nelle prove sulla comprensione morale.My dissertation consists of two researches concerning theory of mind, in particular pretend play and moral understanding, in typical and atypical development.
The first study investigated the maternal mental language used during mother-child interaction in pretend and real contexts. The results suggest that mothers used an appropriated mental language during the mother-child interaction in pretend.
The second study analyzed theory of mind and moral understanding in children with autism high-functioning and normal development children. The aim of this research was to explore evaluation of the intention of moral action and its link with mentalization ability. According to literature, results show significant differences between autistic and control groups in theory of mind tasks, but not in moral understanding tasks.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOSEMPIO LIVERTA, OLGASEMPIO LIVERTA, OLGA2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/149itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1502013-06-04T09:57:19Zhdl_10280_39hdl_10280_652024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/150Le comunità di pratica come metodologia per l'educazione degli adultiCommunities of Practice as an Adult Education MethodologyPETRAGLIA, FEDERICAM-PED/01: PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALEcomunità di pratica, educazione degli adulti, educazione permanente, community of practice, adult education, lifelong learningLa riflessione teorica e l'applicazione empirica del costrutto di comunità di pratica costituiscono fondamentali elementi a supporto di un'idea di educazione che sia continua lungo tutto il corso della vita di un essere umano. La posizione teorica di fondo è caratterizzata dagli assunti secondo cui la conoscenza viene creata attraverso il confronto con altri e il conoscere è un fenomeno sociale in quanto situato in un contesto specifico, che nel medesimo tempo trasforma e viene trasformato. Le comunità di pratica si pongono come luogo privilegiato al cui interno avvengono processi condivisi di costruzione della conoscenza. Frutti della partecipazione a una comunità e benefici per ciascun membro sono da un lato proprio la condivisione dei saperi e delle pratiche, dall'altro la crescita personale. All'interno delle comunità di pratica la singola persona ha la possibilità di acquisire nuove conoscenze, ma soprattutto di rielaborare le proprie esperienze pregresse e le proprie relazioni. Le modalità relazionali presenti all'interno delle comunità di pratica esplicitano il passaggio da una modalità conflittuale a una modalità consensuale di lavoro. Il presente lavoro si pone l'obiettivo di sintetizzare la letteratura relativa alle comunità di pratica, partendo dalla prima teorizzazione da parte di J. Lave ed E. Wenger e proseguendo fino agli studi più recenti. Grazie alle proprie specifiche caratteristiche la comunità di pratica detiene un alto potenziale educativo: analizzandole in chiave pedagogica, infatti, le peculiarità della comunità di pratica permettono allo specialista di educazione degli adulti di supportare il training educativo e trarre benefici dal naturale processo della comunità stessa.The theoretical and empirical reflections about communities of practice constitute fundamental elements to support the idea that education is a natural process throughout life of human beings. The main theoretical position is characterized by the assumption that knowledge is created through discussion and dialogue with others, and that knowing is a social and situated phenomenon. Communities of practice become centres where processes of sharing experiences and creating knowledge take place. Consequences of the participation to the community are both the creation of a common repertoire of experiences and the possibility for the single to acquire new competencies, as well as to discuss his¬/her story and relationships. The typical way of building relationships inside communities of practice makes explicit the shift from a conflictual typology of working to a consensual one. This dissertation aims to make a synthesis of literature on communities of practice, starting from their first theorization by J. Lave and E. Wenger up to most recent studies. Thanks to its own features, communities of practice show a high educative potential: In fact, through an analysis of them from the pedagogical point of view, communities' of practice peculiarities allow to the adult education researcher to support educational training.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOSEMPIO LIVERTA, OLGADE NATALE, MARIA LUISA2007-03-09Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/150itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1512013-06-04T09:57:24Zhdl_10280_67hdl_10280_72024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/151Eventi stressanti e comunicazione di bad news.
Quattro studi sulle reazioni psicologiche agli incidenti stradaliStressful Events and Communication of Bad News. Four Studies on Psychological Reactions TP Motor Vehicle AccidentsTETTAMANZI, MARILENAM-PSI/04: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONEincidente stradale, stress, resilienza, comunicazione, narrazione, motor vehicle accidents, stress, resilience, communication, narrationPochi studi hanno indagato le conseguenze psicologiche di incidenti stradali che coinvolgono adolescenti e giovani adulti (Blanchard at al., 2005; Steil et al., 2001).
Attraverso un approccio multi-metodo la ricerca indaga le reazioni psicologiche di genitori e ragazzi ad incidenti stradali, le risposte familiare in grado di svolgere una funzione protettiva e l'impatto psicologico delle modalità di comunicazione del personale sanitario.
50 ragazzi (13/23 anni), vittime di incidenti stradali e i rispettivi genitori hanno risposto a 3 questionari e ad un'intervista narrativa.
La reazione dei ragazzi risulta indipendente dalla gravità dell'incidente, mentre la risposta familiare è organizzata in funzione di tale gravità. Emerge un effetto di mediazione della comunicazione del personale sanitario.Few researches focused on psychological impact of motor vehicle accidents on adolescents and young adults (Blanchard et al., 2005; Steil et al., 2001).
This research uses a multi-method approach to explore adolescents' and their parents' psychological reaction to motor vehicle accidents and family patterns protective. The study also investigates the impact of doctors' and nurses' communication strategies.
50 subjects aged 13-23 involved in motor vehicle accidents and their parents answered to 3 questionnaires and a narrative interview.
Adolescents' stress response is not related to severity of physical injuries. Severity of physical injuries organizes family answer. The research underlines a mediation effect of doctors' and nurses' communication strategies.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANODI BLASIO, PAOLACASTELLI, CRISTINASBATTELLA, FABIO2007-02-28Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/151itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1522013-06-04T09:57:24Zhdl_10280_67hdl_10280_72024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/152La comunicazione medico-paziente in ginecologia: analisi multimodale degli aspetti verbali e non verbali del colloquio clinicoPhysician-Patient Communication in Gynaecology: Multimodal Analysis of Verbal and Nonverbal Aspects of Clinical ConsultationVESCOVO, ANTONIETTAM-PSI/04: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONEinterazione ginecologo-paziente, analisi multimodale, T-pattern, ritmo interattivo , gynaecologist-patient interaction, multimodal analysis, T-pattern, interactive rhythmIl presente lavoro di ricerca ha l'obiettivo di analizzare i primi minuti del colloquio clinico tra ginecologo e paziente, allo scopo di individuare gli elementi verbali e non verbali che caratterizzano questo scenario comunicativo. I colloqui sono stati videoregistrati e il comportamento è stato codificato mediante un software specifico, Theme, che ha permesso di rilevare sequenze comportamentali ripetute nel corso dell'interazione, denominate T-pattern.
Il campione è costituito da 32 colloqui ginecologo-paziente, suddivisi in funzione delle variabili di ricerca. La prima variabile è la patologia della paziente (endometriosi o patologia oncologica), la seconda variabile è il numero di medici presenti al colloquio (un medico o più medici), la terza variabile è il ruolo rivestito nel corso del colloquio (medico o paziente).
I risultati ottenuti hanno mostrato un effetto significativo della patologia e del ruolo sulla manifestazione di una serie di comportamenti verbali e non verbali. L'analisi dei T-pattern ha evidenziato che i gruppi di colloqui si differenziano in base all'organizzazione temporale e ritmica dell'interazione.This research's aim is the analysis of the initial minutes of the clinical consultation in gynaecology, in order to identify the verbal and nonverbal aspects that characterize this communicative context. The interactions were video recorded and the behaviour coded using specific software, Theme that made possible the detection of repeated interactive behavioural patterns, called T-patterns.
A total of 32 interactions between gynaecologists and patients were considered in this work. The interactions were grouped according to the research variables. The first variable is patient's disease (endometriosis or gynaecological cancer), the second one is the number of physicians taking part in the interaction (one physician or more physicians), the third one is the role during the consultation (physician or patient).
The results showed that patient's disease and role have a significant effect on some verbal and nonverbal behaviour. T-pattern analysis illustrated that the consultations differ because of the temporal and rhythmic interactive organization.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANODI BLASIO, PAOLAANOLLI, LUIGI MARIA2007-02-28Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/152itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1532013-06-04T09:57:24Zhdl_10280_67hdl_10280_72024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/153Analisi di processi socio-cognitivi ed affettivi e dello status sociometrico nel fenomeno del bullismoAnalysis of Socio-Cognitive and Affective Processes and Social Status in Bullying PhenomenonCARAVITA, SIMONA CARLA SILVIAM-PSI/04: PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E PSICOLOGIA DELL'EDUCAZIONEbullismo, empatia, status socio-metrico, status sociale , teoria della mente, relazioni tra pari, media-fanciullezza, adolescenza, bullying, empathy, socio-metric status, social status, theory of mind, peer relations, middle-childhood, adolescenceIl bullismo è un fenomeno di gruppo in cui bambini e ragazzi possono essere coinvolti con ruoli differenti Il presente progetto di ricerca comprende tre studi originali, focalizzati su tre comportamenti ed esperienze connesse al bullismo: la condotta prevaricante, il comportamento di difesa della vittima e la vittimizzazione. Il primo studio ha esaminato gli effetti principali e di interazione dell'empatia affettiva e cognitiva, della preferenza sociale e della popolarità percepita su questi tre ruoli di coinvolgimento nel bullismo, nella media fanciullezza e nella prima adolescenza. Il secondo studio ha analizzato le relazioni esistenti tra abilità di teoria della mente (ToM), comportamento prepotente, difesa della vittima e vittimizzazione in un campione di media-fanciullezza. Sono anche stati controllati gli effetti di moderazione delle relazioni tra ToM e coinvolgimento nel bullismo esercitati da variabili individuali e relazionali. Il terzo studio, un progetto di ricerca longitudinale a breve termine, ha riesaminato le associazioni tra variabili rinvenute nel primo studio, valutandone il valore predittivo, oltre a rilevare eventuali effetti di moderazione della stabilità nel tempo di questi comportamenti e situazioni connessi al bullismo.Bullying is a group phenomenon in which children may be involved with different roles. This project includes three original studies, focussed on three bullying-related behaviours or experiences: bullying, victimization, and defending the victim. The first study examined main and interaction effects of affective and cognitive empathy, social preference and perceived popularity on these three ways of participation in bullying, in middle-childhood and early adolescence. The second study analyzed the relationships between theory of mind skills (ToM), bullying, defending and victimization in a middle-childhood sample. Several individual and relational variables were controlled for, and their moderation effects on the relationships between ToM and involvement in bullying were examined. The third study was a short-term longitudinal research project, examining the predictive values of the associations between variables found in the first study and some possible moderation effects of the stability over time of these social behaviours and situations related to bullying.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANODI BLASIO, PAOLADI BLASIO, PAOLA2007-02-28Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/153itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1542010-06-09T09:17:27Zhdl_10280_67hdl_10280_72024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/154L'integrazione cross-modale delle emozioni: componente mimica e vocale. Correlati psicofisiologici (ERPS)Cross-Modal Integration of Emotions: Mimic and Vocal Components. Psychophysiological Correlates (ERPS)CARRERA , ALBAM-PSI/01: PSICOLOGIA GENERALEemozioni, espressioni facciali, voce, integrazione cross-modale, potenziali evocati corticali, emotion, face, voice, cross-modal integration, evoked brain potentialsLo studio si prefigge di indagare il decoding simultaneo degli elementi vocali e della mimica facciale delle emozioni mediante i potenziali evocati corticali (ERPs), utilizzando un'ampia gamma di emozioni. Stimoli emotivi vocali e patterns mimici sono stati accoppiati in condizioni di congruenza o di incongruenza. Le variazioni ERPs e i tempi di risposta (TR) rilevati sono state sottoposti ad analisi univariata della varianza per misure ripetute (ANOVA). Alcuni fenomeni ERP sono altamente sensibili alla condizione di congruenza/incongruenza del pattern (con una maggiore ampiezza per stimoli congruenti rispetto a stimoli incongruenti) e costituiscono marker specifici dell'integrazione intersensoriale. In particolare, i dati permettono di riconoscere l'indice di media latenza P200 come un marker dell'integrazione intersensoriale di stimoli emotivi. Altri fenomeni, invece, maggiormente sensibili al contenuto emotivo, segnalano la presenza di processi cognitivi legati più in generale al decoding emotivo. I risultati indicano inoltre che l'integrazione, che nelle prime fasi di processamento è un fenomeno automatico, coinvolge successivamente processi decisionali intenzionali. Infine, è stato riscontrato che la condizione di congruenza provoca un effetto di riduzione dei TR per alcune delle emozioni analizzate (tristezza) ed un effetto inverso per un secondo gruppo di emozioni (paura, rabbia e sorpresa). Tale risultato viene discusso in riferimento al significato adattivo dei diversi correlati emotivi e dei rispettivi processi di decodifica cross-modale.The study investigates the simultaneous processing of emotional tone of voice and emotional facial expression by event-related potentials (ERPs), through an ample range of different emotions. Auditory emotional stimuli and visual patterns were matched in congruous and incongruous pairs. ERPs variations and behavioral data (response time) were submitted to repeated measures analysis of variance (ANOVA). ANOVA showed numerous ERP effects, with different cognitive functions. Some of them, in particular the medium-latency P200, are highly sensible to pattern congruent/incongruent condition (with more intense amplitude for congruent rather then incongruent stimuli) and constitute intersensory integration specific markers. The other ERP effects, instead, are more sensible to the emotional content and signal the presence of cognitive processes that are more generally tied to the emotional decoding. Furthermore results show that, in the first processing phase, integration is an automatic and obliged phenomenon, while later it implies intentional decisional processes. Finally, a TR reduction was found for some congruous patterns (i.e. sadness) and an inverted effect for a second group of emotions (i.e. fear, anger, and surprise). Finally, behavioural results indicate that congruence causes a RT reduction for some emotions (sadness) and, on the contrary, an inverse effect for other emotions (fear, anger, surprise). This result is discussed with reference to different emotional correlates adaptive function and their respective cross-modal decoding processes.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANODI BLASIO, PAOLABALCONI, MICHELA2007-02-28Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/154itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1552024-01-24T17:23:54Zhdl_10280_7hdl_10280_672024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/155Preferenze pittoriche e personalità. Il ruolo della familiarità artistica come fattore di mediazionePictorial Preferences and Personality. The Role of the Artistic Familiarity as Factor of MediationGATTI, MONICAM-PSI/01: PSICOLOGIA GENERALEpreferenze pittoriche, personalità, familiarità artistica, mediazione, pictorial preferences, personality, artistic familiarity, mediationCiascuno di noi, posto davanti a un'opera d'arte è in grado di esprimere una preferenza, anche se non l'ha mai vista prima. Child (1965) sosteneva come in questo processo di valutazione fosse determinante il ruolo giocato dalla personalità, tuttavia l'autore aggiungeva anche che la conoscenza o l'esperienza in campo artistico potrebbero ridurre se non annullare questo effetto. Furham e Walker (2001) hanno invece sottolineato come la personalità potrebbe essere maggiormente legata allo sviluppo della familiarità artistica invece che determinare direttamente le preferenze pittoriche. Il presente lavoro si pone dunque l'obiettivo di studiare la familiarità artistica in veste di mediatore tra le variabili di personalità e le preferenze pittoriche. I risultati mettono in luce come questa mediazione avviene per la ricerca di brivido e avventura, il bisogno di chiusura cognitiva e la sensibilità estetica (fattori di bellezza classica e rapimento estatico). Sempre attraverso questi modelli di mediazione, le preferenze pittoriche sono state analizzate considerando le principali caratteristiche dello stimolo: lo stile pittorico, il soggetto rappresentato e il livello di complessità. in particolare lo stile e il soggetto hanno messo in luce interessanti differenze. Si auspicano futuri studi che tengano conto degli effetti di interazione sia tra le variabili di personalità, sia tra le caratteristiche delle opere pittoriche.Everyone could say if he likes or not a work of art, even if he never saw it before. Child (1965) stressed the importance of the personality traits for this process of evaluation, however he also suggested that personality variables become less important as knowledge of art increases. Furham e Walker (2001) proposed that personality variables predict exposure to art (galleries visited, art purchased, art studied) which in part predicts familiarity which is the most direct predictor of art preferences. The aim of this study is testing the role of artistic familiarity as mediator between personality traits (predictors) and pictorial preferences (outcome). Results show mediation for thrill and adventure seeking, need for cognitive closure and aesthetic sensitivity. Pictorial preferences are also studied in mediation models considering the characteristics of the works of art: style, represented subject and simplicity/complexity. In particular, the style and the represented subject show significant differences. Future research is needed, particularly on the study of the interaction between both personality variables and pictorial characteristics.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANODI BLASIO, PAOLAGILLI, GABRIELLA2007-02-28Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/155itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1562013-06-04T09:57:24Zhdl_10280_67hdl_10280_72024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/156Analisi componenziale dell'esperienza emotiva: studio delle componenti espressiva e fisiologica e implicazioni per l'affective computingComponential Analysis of Emotional Experience: Study of Physiological and Expressive Components and Significance for Affective ComputingMORTILLARO, MARCELLOM-PSI/01: PSICOLOGIA GENERALEemozione, fisiologia, espressione vocale, teoria processuale componenziale, affective computing, emotion, physiology, voice, component process modelNonostante una lunga tradizione di studi, le emozioni costituiscono ancora oggi un oggetto per molti aspetti poco definito. In particolare, pochi risultati confermati sono disponibili per l'espressione vocale delle emozioni e per i suoi aspetti fisiologici. Questa assenza di risultati può essere spiegata attraverso l'adozione della teoria processuale componenziale di Scherer. Secondo questo modello l'emozione sarebbe un processo che si sviluppa in e attraverso alcune componenti, tra cui quella espressiva e quella fisiologica. Pertanto una comprensione delle emozioni è possibile solo attraverso un approccio che sia multi-componenziale. Tre studi sono stati condotti. Il primo ha indagato l'espressione delle emozioni, identificando alcune delle previsioni del modello componenziale per la produzione vocale. Il secondo ha analizzato in termini di sistema nervoso autonomo gli aspetti fisiologici dell'esperienza emotiva, sostenendo la funzione di mobilitazione delle risorse della componente. Il terzo studio ha posto in relazione queste due componenti cercando di identificare alcuni aspetti del loro funzionamento integrato e interdipendente. Infine, è suggerita l'adozione di un modello processuale componenziale alla tematica del riconoscimento emotivo automatico, inerente al tema dell'affective computing.Even if emotion has been studied for many years, it still remains quite unknown in some aspects. Among others, vocal expression and physiology of emotions produced very few widely accepted results. Such an outcome can be explained through the adoption of the component process model of emotion by Scherer. In his theory emotions are processes in which a number of different components are involved, among others expressive and physiological ones. As a consequence emotions can be explained only through a multi-component approach.
Three studies are performed. The first investigated emotional expression, finding some correspondences with component predictive model for vocal expression. The second analyzed autonomic activity of emotions, sustaining its function of resources mobilization. The third combined the two components, finding some aspects of their integration and inter-dependency. Finally, concerning affective computing paradigm, a componential approach to emotion automatic recognition is suggested.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANODI BLASIO, PAOLAANOLLI, LUIGI MARIA2007-02-28Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/156itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1572010-06-09T09:17:22Zhdl_10280_67hdl_10280_82024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/157Scegliere la scuola superiore: l'orientamento e le riforme incompiute. Il caso della LomellinaTo Choice Secondary School: Orientation and Legislative Reform. A Survey in LomellinaBARGIGIA, PAOLAM-PSI/06: PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONIorientamento dopo la terza media, famiglia, orientamento, sistema scolastico, riforma della scuola, legge 53/03, orientation guidance, parents and orientation, schoolQuesto lavoro nasce a partire da un sincero interesse per il mondo della scuola e della formazione, con particolare riferimento al tema dell'orientamento. A partire da una panoramica storica relativa al sistema scolastico italiano e allo sviluppo del concetto di orientamento, si formulano alcune domande che guidano lo svolgimento della ricerca sul campo. Il tema principale di indagine è il passaggio dalla scuola media agli studi superiori, visto attraverso gli occhi di genitori e insegnanti. La ricerca è stata condotta in Lomellina: una porzione della provincia di Pavia che sta vivendo un momento di crisi economica. La prima fase di indagine ha visto la somministrazione di un questionario ai genitori, punto di partenza per valutare alcuni temi da approfondire nelle fasi successive. Si è quindi proceduto a condurre dei focus-group tra insegnanti, per poi ricontattare, a distanza di circa un anno e mezzo, alcuni dei genitori che avevano preso parte alla prima fase. I risultati evidenziano una generale tendenza delle famiglie a vivere in modo privato il momento decisionale, una grande attenzione per gli aspetti di immagine offerti dalle scuole superiori e una certa impreparazione, sia delle famiglie che degli insegnanti, ad affrontare le esigenze orientative degli alunni maggiormente in difficoltà.This work begins from the big interest about School and orientation. It starts with a little story of School and orientation to formulate some questions, to guide the survey.
The survey is about the orientation choice for secondary school, in Lomellina. It begins from a questionnaire to parents, than continues with focus-groups with teachers. To end, it have been interviewed some parents, after about 18 months from the questionnaire.
The results show that families prefer choice without external suggest. Parents pay a lot of attention to the secondary school presentation, only based on external image. Both teachers than parents have some difficulties to help pupils in decision making, if they haven't good performance at school.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOKANEKLIN, CESARE LUIGICASTELLI, CRISTINA2007-04-17Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/157itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1582013-06-04T09:57:19Zhdl_10280_8hdl_10280_672024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/158Lo scambio interpersonale sull'AIDS e il medium dello scambioInterpersonal Exchanges about HIV-AIDS through Different MediaGRAFFIGNA, GUENDALINAM-PSI/06: PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONIricerca qualitativa, focus groups, internet, AIDS, comunicazione interpersonale, cross-culturale, qualitative research, focus groups, internet, HIV-aids, interpersonal communication, cross-culturalIl progetto di ricerca è articolato in tre moduli di indagine (studi), ciascuno finalizzato a coprire specifici ordini di obiettivi:
- un primo studio finalizzato ad analizzare come un messaggio preventivo sul tema AIDS sia metabolizzato nello scambio interpersonale fra pari e come questo influenzi la finalizzazione pragmatica (ri-uso) che l'individuo fa delle informazioni preventive.
- un secondo studio volto a comprendere come il medium di rilevazione di un focus group (Face to face vs Online) ne influenzi il processo di costruzione dei dati (in termini sia di caratteristiche conversazionali dello scambio sia di contenuti evocati nella discussione).
- un terzo studio dedicato alla verifica cross-culturale (stabilità e variabilità) dei risultati raccolti nei primi due studi.
In concreto lo studio è stato realizzato conducendo:
- 16 focus groups omogenei con giovani (18-25 anni)
- in due contesti socio-culturali (Italia e Canada)
- e tramite diversi media di rilevazione (face-to-face vs. forum vs. chat vs. forum+chat)
- introducendo in ogni gruppo un messaggio preventivo sull'AIDS come stimolo di discussione.
Le verbalizzazioni dei 16 focus groups sono stati analizzati con diverse tecniche - analisi psico-sociale del discorso; analisi del contenuto software based (T-lab); analisi conversazionale di alcuni estratti significativi; analisi quantitativa del discorso (Atlas.ti) - al fine di una migliore copertura degli obiettivi d'indagine:
La ricerca evidenzia interessanti stabilità cross-culturali dei risultati:
- sia rispetto al ruolo dello scambio sociale nel metabolizzare il processo dalla ricezione all'uso di un messaggio preventivo
- sia rispetto alle ricadute del medium di rilevazione sulla costruzione dei dati nella ricerca qualitativa.The research project consists of three studies, each one aiming to achieve specific objectives:
- Study I attempts to describe how an HIV-AIDS preventive message is metabolized in a peer group exchange and how this influences individuals' re-use of health information in daily life.
- Study II aims to describe how data collection strategies frame findings production in qualitative research. In particular the study has focused on how the data collection medium (face-to-face vs. the Internet) structures interviewer-interviewees interaction and, thus, data construction.
- Study III is intended to verify the cross-cultural variability and stability of the first two studies main findings in two countries.
Concretely, the study design consists of:
- 16 homogeneous focus groups with young people aged 18 to 25 in two socio-cultural contexts (Italy and Canada) trough different media (face-to-face vs. forum vs. chat vs. forum+chat).
- In each group an HIV-AIDS preventive message was introduced as a further discussion stimulus.
All focus groups transcripts were analysed by different techniques - psychosocial discourse analysis; software based content analysis (T-lab), conversational analysis; computer based quantitative discourse analysis (Atlas.ti) - in order to better achieve the research objectives:
The study outlines an interesting cross-cultural stability of findings in regard to:- the role of interpersonal exchange in metabolising the passing from the preventive information reception to its use in daily life; - the influences of data collection media on the qualitative findings production process.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOKANEKLIN, CESARE LUIGIKOLSON,BOSIO, ALBINO CLAUDIO2007-04-17Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/158enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1592013-06-04T09:57:19Zhdl_10280_8hdl_10280_672024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/159Conjoint Rorschach Comprehensive System in Couple Assessment. Preliminary Findings in Reliability, Validity and Clinical IssuesASCHIERI, FILIPPOM-PSI/08: PSICOLOGIA CLINICAassesment, Rorschach, coppia, coupleLa tesi fornisce un inquadramento teorico e metodologico sull'uso del test di Rorschach di coppia, passando in seguito ad esaminare l'affidabilità della siglatura nei protocolli individuali e congiunti, la loro validità discriminante e accuratezza per concludersi con un esame più approfondito del significato relazionale di alcune specifiche combinazioni di indicatori.This dissertation covers theoretical and methodological issues in couple Rorschach assessment, the scoring reliability and validity of individual and conjoint records. Finally, the diagnostic accuracy and the clinical meaning of composite Rorschach indicator are considered.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOKANEKLIN, CESARE LUIGICIGOLI, VITTORIOADRONIKOF, ANNE2007-04-17Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/159enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1602011-02-10T12:25:51Zhdl_10280_63hdl_10280_92024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/160Foreseeing Political Change.
Structure, System and Agency in the Making of the Lebanese Intifadha al-IqtadQUARENGHI, ALESSANDROSPS/04: SCIENZA POLITICALibano, Rivoluzione dei cedri, primavera libanese, scienze sociali, scienze umane, prevedere, proscrivere, predire, sistema politico libanese, struttura, agenzia, sistema, identità, gruppi culturali , Lebanon, Cedar revolution, Lebanese spring, social sciences, human sciences, foresee, proscribe, predict, Lebanese political system, structure, agency, system, identity, cultural groupsLa tesi cerca di rispondere alla domanda: 'La libanese intifadha al-Iqtad poteva essere prevista?'. la tesi prima definisce l'evento politico, e. Successivamente esamina le condizioni epistemologiche in base alle quali una predizione del futuro possa essere considerata scientifica. In terzo luogo, propone uno schema di previsione organizzato in funzione del coinvolgimento degli agenti nella creazione della storia umana. Infine, analizza la intifadha al-Iqtad in base allo schema analitico proposto.The thesis aims to answer the question 'could the Lebanese Intifadha al-Iqtad have been predicted?' In order to do so, it first of all tries to define the political event, in terms of features, dynamic, and outcome. Secondly, it outlines the epistemological assumptions on which a scientific prediction of the future could be based. Thirdly, it puts forward a framework for foreseeing the future organised on different levels and divided into macro-categories. Finally, it analyses the Lebanese Intifadha al-Iqtad according to the proposed framework.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOORNAGHI, LORENZOPARSI, VITTORIO EMANUELE2007-07-04Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/160enopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1612013-06-04T09:57:14Zhdl_10280_9hdl_10280_632024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/161Dalla guerra giusta alla pace giusta. Etica e pratica del conflitto armato nel sistema internazionale contemporaneoFrom Just War to Just Peace. Ethics and Practice of Armed Conflict in the Contemporary International SystemAMATO, ALESSANDRASPS/04: SCIENZA POLITICAguerra giusta, ius post bellum, nuove guerre, interventi umanitari, diritto internazionale umanitario, just war, jus post bellum, new wars, humanitarian interventions, international humanitarian lawI cambiamenti verificatisi nel sistema internazionale nel corso degli ultimi anni hanno avuto una profonda incidenza sul dibattito teorico circa l'uso della forza e i conflitti armati. In particolare, il cambiamento che si è avuto nel warfare ha portato a concentrare l'attenzione su due aspetti particolari della guerra, ovvero la sua giustificazione morale e la relazione tra uso della forza e diritto internazionale. Inoltre, rispetto al passato, la fase successiva ai conflitti assume una rilevanza sempre maggiore. Scopo di questo lavoro è, quindi, da un lato analizzare la teoria della guerra giusta in relazione al diritto internazionale e alle sfide poste dall'attuale sistema internazionale, evidenziandone gli elementi teorici più problematici e, dall'altro, delineare gli elementi normativi necessari per una teoria della pace giusta. Se, infatti, la tradizione teorica relativa a ius ad bellum e ius in bello è ben consolidata, i problemi teorici ed empirici che si pongono circa lo ius post bellum sono nuovi e ancora senza risposta. Il lavoro cerca quindi di formulare gli elementi normativi che dovrebbero regolare lo ius post bellum affinché vengano soddisfatti i requisiti di giustizia post-conflittuale Infine, alla luce degli elementi teorici emersi sono stati analizzati tre conflitti che ben si prestano a valutare empiricamente la teoria della guerra giusta, ovvero il primo conflitto in Iraq del 1991, l'intervento in Kosovo del 1999 e il secondo conflitto in Iraq del 2003.The changes occurred in the international system during the last decade had a deep influence on the theoretical debate about use of force and armed conflicts. In particular, changes in warfare focused attention on two different aspects of war its moral justifiability and the relation between the use of force and international law. Furthermore, the post-conflict phase is becoming more and more important. The aim of this work is twofold: on one hand, to analyse the relationship between Just War Theory and international law and the challenges raising from the new international system, underlining the most problematic aspects from a theoretical point of view. On the other hand, the aim is to sketch some normative elements of Just Peace Theory. If jus ad bellum and jus in bello theories are well-established, there are many theoretical and empirical problems related to jus post bellum Consequently, this work tries to advance some normative elements required to regulate jus post bellum in order to satisfy requirements of post-conflict justice. Finally, in the light of the elements arisen in the theoretical part of the work, three conflicts particularly relevant for Just War Theory are taken into account: the 1991 war in Iraq, the 1999 intervention in Kosovo e and the 2003 conflict in Iraq.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOORNAGHI, LORENZOPARSI, VITTORIO EMANUELE2007-07-04Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/161itpartially_open
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1622013-06-04T09:57:14Zhdl_10280_9hdl_10280_632024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/162La televisione digitale terrestre e lo sviluppo di servizi di pubblica utilità.
Rappresentazioni condivise e comportamenti d'usoThe Digital Terrestrial Television and the Development of Public Utility's Services. Shared Representations and Practical AvailmentDE LUCA, PAOLAM-PSI/05: PSICOLOGIA SOCIALEDDT (televisione digitale terrestre), rappresentazioni, fruizione, comportamenti politici, partecipazione, interattività, utenti, produttori, DDT (digital terrestrial television), representation, fruition, political behaviours, participation, interactivity, users, broadcasterObiettivo di questo lavoro è definire il processo di interazione con la televisione digitale terrestre secondo una prospettiva psicosociale, che tenga conto delle e modalità di rappresentazione e fruizione della stessa da parte degli utenti e degli esperti del settore.
Dal materiale prodotto (interviste agli utenti e analisi della Prima Conferenza Nazionale sulla DTT) emerge una diversità tra i due punti di vista: i telespettatori mostrano di essere ancora legati ad una fruizione tradizionale del medium televisivo, mentre gli esperti ritengono che il digitale sia un prodotto per la massa, in grado di rispondere al bisogno di ascolto e di partecipazione che gli spettatori manifestano.Aim of this work is to define the process of interaction with the DTT according to a psychosocial perspective, taking into account its representation and fruition, from part of the users and the experts of the field.
From the data collected (interviews to DTT users and analysis of the First National Conference on DTT) a difference rises between the comparison of the two points of view: the televiewers seem to be still bound to a traditional fruition of the medium; but regarding the experts' representations the digital is thought as a product for the mass that at the same time can answer to that need of participation the televiewers show.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOORNAGHI, LORENZOGALIMBERTI, CARLO2007-07-04Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/162itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1632013-06-04T09:57:14Zhdl_10280_9hdl_10280_632024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/163Il ruolo della Cina nel mondo post-bipolare. Uno studio sulle tendenze della politica estera cinese nell'epoca delle relazioni internazionali deboliChina's Role in the Post-Bipolar World. A Study on the Tendencies of Chinese Foreign Policy in the Era of Weak International RelationsANDORNINO, GIOVANNI BATTISTASPS/04: SCIENZA POLITICACina, relazioni internazionali, geopolitica dell'Asia, sviluppo cinese, politica estera cinese, pensiero debole, egemonia, ONU, Africa, China, international relations, Asian geopolitics, Chinese development, Chinese foreign policy, weak thought, hegemony, U.N.All'inizio del xxi secolo la crescita economica e politica della repubblica popolare cinese è la più dinamica nel sistema internazionale. Mediante un'analisi della transizione che il sistema stesso sta attraversando, e utilizzando una varietà di indicatori (relazioni multilaterali/bilaterali, comportamento di voto in sede gnu, influenza nella periferia del sistema, evoluzione interna), questo lavoro tenta di cartografare il nuovo ruolo giocato dalla Cina sulla scena politica globale.At the dawn of the xxi century, the people's republic of China's growth in economic and political influence is the most striking phenomenon in the international system. coupling an analysis of the changes that the system itself is undergoing with a variety of country-specific indicators (multilateral/bilateral relations, voting behaviour at the UN, activities in the periphery of the system, internal dynamics), this work aims at mapping the new role played by China in the international system.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOORNAGHI, LORENZOPARSI, VITTORIO EMANUELE2007-07-04Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/163itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1642013-06-04T09:57:25Zhdl_10280_66hdl_10280_412024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/164I "Departmental Ditties" di Rudyard Kipling: dalla serie del 1886 apparsa sulla Civil and Military Gazette alla sequenza inglese del 1890Rudyard Kipling's "Departmental Ditties": From the 1886 Civil and Military Gazette Series to the 1890 English SequenceBALDI , ROBERTA GIOVANNAL-LIN/10: LETTERATURA INGLESEletteratura inglese, Rudyard Kipling, Departmental Ditties, India, letteratura anglo-indiana, English literature, Anglo-Indian literatureLa tesi investiga i Departmental ditties' di Rudyard Kipling.
Il capitolo uno delinea in particolare la permanenza dell'autore in India come sub-editor' della Civil and Military Gazette, che tra il febbraio e l'aprile del 1886 pubblica la serie dei Departmental Ditties'. Il capitolo due esamina i dieci microtesti originari. Il capitolo tre discute le maggiori alterazioni testimoniate dalla sequenza poetica nelle sue prime quattro edizioni in Departmental ditties and other verses (1886, 1888 E 1890).The dissertation investigates Rudyard Kipling's 'Departmental Ditties'.
Chapter One refers in particular to Kipling's sojourn in India as sub-editor of the Civil and Military Gazette, which between February and mid-April 1886 published the 'Departmental Ditties' series. Chapter Two investigates the ten original poems. Chapter Three discusses the main alterations of the sequence by comparing its first four editions in the poetic collection departmental ditties and other verses (1886, 1888 and 1890).Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOCAMAIORA, LUISACAMAIORA, LUISA2007-02-21Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/164enreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1652010-06-09T09:17:27Zhdl_10280_66hdl_10280_412024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/165Le parole chiave nelle dinamiche testualiThe Textual Relevance of KeywordsBIGI, SARAH FRANCESCA MARIAL-LIN/10: LETTERATURA INGLESEparole chiave culturali, semantica, discourse analysis, linguistica testuale, teoria dell'argomentazione, strategie persuasive, corpus analysis, cultural keywords, semantics, discourse analysis, text linguistics, argumentation theory, rhetorical strategies, corpus analysisLa presente ricerca nasce con lo scopo di indagare la pertinenza del concetto di parola chiave in rapporto alla realizzazione delle dinamiche testuali. Questo concetto è presentato nella letteratura come uno strumento euristico, utilizzato per analizzare oggetti diversi, quali le culture, le società o i testi. Tuttavia emerge una certa discordanza nelle diverse caratterizzazioni delle parole chiave che impedisce di circoscrivere questa categoria di elementi linguistici e di definirne un metodo di individuazione. Dalla nostra indagine emerge che le funzioni delle parole chiave possono essere ricondotte alle metafore della chiave d'accesso , chiave d'interpretazione e chiave di volta . E' in particolare quest'ultima accezione quella più adeguata a descrivere la funzione svolta dalle parole chiave in rapporto alle dinamiche testuali. Esse si caratterizzano cioè per essere elementi linguistici che contribuiscono in maniera strategica a realizzare lo scopo comunicativo globale del testo, instaurando un legame particolarmente forte con il sapere condiviso tra mittente e destinatario. E' questo nesso che giustifica il loro ruolo centrale nella costruzione della strategia comunicativa del testo. Un'applicazione della definizione al testo argomentativo, nell'ultima parte della ricerca, precisa la funzione della parola chiave in relazione a una struttura testuale specifica.The present research aims at analysing the concept of keyword in the context of textual analysis. In the literature keywords are mostly conceived of as tools useful to give insights into cultures, societies or texts. Nevertheless they are not univocally described and it is difficult to outline a precise method for their identification. In fact the methods proposed are highly subjective as keywords are mainly indicated as the results of previous interpretations conducted on the culture, society or text which is being analysed. In this research instead we are interested in the possibility of describing keywords as elements concurring in the construction of textual meaning. This presupposes the definition of the specific function played by keywords and a logical-semantic textual theory which allows analysing the structure of texts and the ways in which they realize their communicative goals. Congruity Theory is the theory which seemed to offer the most comprehensive methodology to analyse texts. Thanks to the theoretical tools offered by it, we define keywords as linguistic elements that play a strategic role in the realization of the text's global communicative aim. The last part of the research is devoted to the application of the definition to argumentative texts, showing in which ways keywords contribute in the realization of their persuasive goal. In relation to these texts the specific function of keywords appears to be that of giving arguments their persuasive power.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOCAMAIORA, LUISAGATTI, MARIA CRISTINA2007-02-21Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/165itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1662013-06-04T09:57:25Zhdl_10280_66hdl_10280_412024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/166Convenzionalità barocca e coscienza individuale nella lirica religiosa di Johann Christian GüntherBaroque conventionality and Individual Consciousness in Johann Christian Guenther's Religious PoetryBIGNOTTI, LAURAL-LIN/13: LETTERATURA TEDESCAJohann Christian Günther, poesia religiosa, lirica religiosa, geistliche Dichtung, poesia spirituale, canti spirituali, Weihnachtslieder, Bußlieder, lirica barocca, lirica soggettiva, Perikopenlyrik, Perikopendichtung, lirica sulle pericopi, religious poetry, baroque poetry, 17th century poetry, 18th century poetry, pericope poemsDa tempo la critica letteraria si interroga sulla possibilità di riconoscere nella lirica di Johann Christian Günther il primo esempio di lirica soggettiva dopo la grande stagione retorica seicentesca. Gli studi tesi ad indagare il valore innovativo della sua poesia sono stati sinora dedicati quasi esclusivamente ai suoi Liebeslieder o Klagelieder; il presente lavoro si concentra invece sull'analisi dei suoi canti spirituali. La ricerca qui condotta intende dimostrare come anche nella geistliche lyrik Günther proponga spesso una rilettura in chiave personale, se non talora autobiografica, di motivi tradizionali, per quanto sopravvivano in essa elementi tipici della poesia barocca. Se i canti giovanili rimangono per lo più ancorati all'imitazione, scarsamente originale, di modelli preesistenti, le composizioni attribuibili alla fase più matura della produzione del poeta testimoniano un'evoluzione nel suo approccio alla materia sacra; tale evoluzione, rispetto alla quale si ravvisa, in particolare, l'influenza del pietismo, prende forma nell'elaborazione sempre più consapevole ed originale di motivi e tematiche. Il lavoro prende in esame diversi gruppi di liriche: il ciclo di Perikopenlieder noti come Geistliche oden uber einige Sonn- und Festtage des sogenannten Christlichen Jahres des Herrn de Sacy verfertiget; la Bibeldichtung güntheriana, i Weihnachtslieder e i Bußlieder dell'autore slesiano.Critical interest in the rich literary production of Johann Christian Günther has been focussing on the possibility of recognizing in his poems the first example of subjective poetry after the great rhetoric season of the 17th century. Most studies investigating the innovative value of Günther's work concentrate on his Liebeslieder or Klagelieder. The present work concentrates instead on his religious poems, and aims to demonstrate that also in his geistliche Lyrik the author is able to offer a personal, sometimes autobiographical, reading of traditional themes, despite the persistence of typical baroque elements. While his early lyrics tend to remain faithful to the scarcely original imitation of pre-existing models, his later poems show a different approach to religious material. This evolution takes the form of a personal and conscious elaboration of spiritual themes, characterized by a considerable influence of pietism. The present research examines in particular Günther's Perikopenlieder, known as Geistliche Oden uber einige Sonn- und Festtage des sogenannten Christlichen Jahres des Herrn de Sacy verfertiget, his Bibeldichtung, his Weihnachtslieder and his Bußlieder.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOCAMAIORA, LUISAMOR, LUCIA2007-02-21Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/166itpartially_open
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1672013-06-04T09:57:25Zhdl_10280_66hdl_10280_412024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/167Clara Reeve; ovvero, una scrittrice che ha sfidato il suo tempoClara Reeve; or a Writer Who Defied her TimesCALDIROLA, ANNAL-LIN/10: LETTERATURA INGLESEletteratura del Settecento, letteratura gotica, racconto orientale, educazione, sistema scolastico inglese nel Settecento, campagna vs. città, sentimentalismo, schiavitù, movimento antisaccarita, viaggio, Eighteenth century literature, gothic literature, oriental tale, education, Eighteenth century English school system, country vs. city, sentimentalism, slavery, antisaccharite movement, journeyLa dissertazione si pone due principali obiettivi: la ricostruzione della biografia della scrittrice settecentesca Clara Reeve e la presentazione della sua vasta produzione letteraria nella quale l'autrice sperimenta diversi generi, dalla poesia (Original Poems on Several Occasions) al saggio di critica (The Progress of Romance), dal romanzo gotico e storico (The Old English Baron, Memoirs of Sir Roger de Clarendon) al romanzo pedagogico-sentimentale (The Two Mentors, The School for Widows, Plans of Education, The Exiles, Destination), cimentandosi in svariate tecniche espressive quali l'epistolario, il dialogo e la conversazione, il memoriale. Le opere sono state affrontate seguendo principalmente l'ordine cronologico al fine di valorizzare le peculiarità di ciascuna e al contempo rappresentare il processo di maturazione della scrittrice. Ne deriva una monografia inedita che pone particolare enfasi sul contesto storico e sull'ambiente culturale in cui le opere fecero la loro apparizione al fine di comprendere meglio i processi di ricezione presso i lettori e i critici coevi. Chiudono lo studio tre importanti appendici: la prima fornisce i contenuti delle opere reeviane in sintesi; la seconda propone l'integrale trascrizione dai manoscritti della corrispondenza di Clara Reeve a Joseph Cooper Walker; la terza offre una consistente documentazione fotografica.The dissertation focuses on two main objectives: the reconstruction of Clara Reeve's fragmentary biography and the presentation of this eighteenth century authoress' literary production in which she attempts different literary genres, from poetry (Original Poems on Several Occasions) to the essay (The Progress of Romance), from the gothic and historical novel (The Old English Baron, Memoirs of Sir Roger de Clarendon) to the sentimental and didactic novel (The Two Mentors, The School for Widows, Plans of Education, The Exiles, Destination), experimenting different forms such as the epistle, the dialogue and the memoir. The analysis of the text is based on a chronological perspective in order to emphasize the peculiarity of each work and simultaneously to present the progress of an artist. The result is an unprecedented monograph which stresses the historical context and the cultural environment in which Clara Reeve's works appeared so as to understand the dynamics of her public and critical reception. Three important appendixes close the dissertation: the first offers the plots of the works; the second proposes the full text transcription from the manuscripts of Clara Reeve's letters to Joseph Cooper Walker; the third collects documents and illustrations.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOCAMAIORA, LUISACAMAIORA, LUISA2007-02-21Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/167itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1682020-10-29T13:05:13Zhdl_10280_41hdl_10280_662024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/168Centralità del concetto di fiṭra in al-Ṭahṭāwī per la traslazione di categorie moderne occidentali nella cultura musulmanaCASERTA, PAOLOL-LIN/10: LETTERATURA INGLESEcultura arabo- musulmana, cultura francese, al-ḥāla al-aṣliyya (la condizione originale), fiṭra, état naturel, disposition naturelle, conception originelle, ma‘rifa (conoscenza), šar‘ (legge rivelata), ‘aql (ragione), sāḏiğiyya (spontaneità), wiğdāniyya (intuizione connaturata nel profondo), al-nāṭiqiyya (la facoltà del parlare), malaka (habitus), Ibn Ḫaldūn, Silvestre de Sacy.
islamic-arabic culture, french culture, al-ḥāla al-aṣliyya (the original condition, the natural state), fiṭra, état naturel, disposition naturelle, conception originelle, ma‘rifa (knowledge, cognition), šar‘ (revealed law), ‘aql (reason), sāḏiğiyya (spontaneity), wiğdāniyya (profoud intuition), al-nāṭiqiyya (word faculty), malaka (habitus), Ibn ḪaldūnDall'analisi dell'opera di Rifā‘a Rāfi‘ al-Ṭahṭāwī intellettuale egiziano del XIX sec. Taḫlīṣ al-ibrīz fī talḫīṣ Bārīz (Dell'oro raffinato a Parigi in condensato) emerge come la traslazione di categorie moderne francesi, da lui messa in atto, sia fondata sul concetto di fiṭra, un endoxon culturale espressivo dell'identità arabo-musulmana. Fu l'incontro con la cultura francese che gli permise di riscoprire la rilevanza del concetto arabo-musulmano di fiṭra per la dinamica della conoscenza umana. Esso è alla radice stessa della facoltà della parola e perciò dell'atto traduttivo.The translation work, from French to Arabic, of Rifā‘a Rāfi‘ al-Ṭahṭāwī an important Egyptian thinker of the XIX century - is founded on the concept of fiṭra, a cultural endoxon of the Islamic Arabic culture. He recovered the relevance of the concept of fiṭra for Human process of knowledge in his culture by the encounter with the French culture. According to the Muslim Arabic culture the human possibility of language is based on the concept of fiṭra and so the translation process.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOCAMAIORA, LUISAGATTI, MARIA CRISTINA2007-02-21Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/168itopen
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1692013-06-04T09:57:19Zhdl_10280_10hdl_10280_642024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/169L'esperienza dell'etica nell'esercizio del ruolo managerialeThe Experience of Ethics in the Managerial RoleCECCHINATO, FABIOSPS/09: SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVOROetica, altro, soggetto, management, leadership, ethics, subject, otherViene esplorata l'esperienza della dimensione etica nel ruolo manageriale attraverso una analisi su tre piani: quello dell'esperienza soggettiva, della relazione interpersonale e infine il livello istituzionaleThe experience of ethics in managerial role is explored at three different levels of analysis: the individual level, the interpersonal level and the institutional level.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOCOLASANTO, MICHELEMONACI, MASSIMILIANO2007-03-28Doctoral Thesishttp://hdl.handle.net/10280/169itreserved
oai:tesionline.unicatt.it:10280/1702010-06-09T09:17:28Zhdl_10280_11hdl_10280_622024-03-28T19:52:05Z urn:hdl:10280/170Bisanzio, gli stati italiani e il Concilio di Ferrara -Firenze (1438 - 1439).
Aspetti Politici ed EconomiciGATTESCHI, ALBERTOM-STO/02: STORIA MODERNABisanzio, Italia, concilio Firenze-Ferrara, Byzantium, Italy, council Ferrara - FlorenceIl 29 maggio 1453, dopo un assedio di circa otto settimane, Costantinopoli fu conquistata dal sultano ottomano Mehmed II. La caduta della città fu un duro colpo per la cristianità occidentale, che non era riuscita a valutare la gravità della sua situazione e aveva mandato, nonostante molte promesse, un aiuto del tutto insufficiente. Le polemiche sui mancati soccorsi coinvolsero principalmente il pontefice Niccolò V, il re di Napoli Alfonso d'Aragona e Venezia. La decadenza dell'impero bizantino era tuttavia cominciata da lungo tempo, era stata accelerata dalle funeste conseguenze della quarta crociata ed era divenuta irreversibile allorché i Turchi, impadronitisi dell'intera Asia Minore, avevano attaccato e sistematicamente occupato i territori bizantini in Grecia e nell'Europa orientale. I sovrani della dinastia paleologa si convinsero che solo da Occidente sarebbe potuto giungere a Bisanzio un soccorso efficace e, per ottenerlo, si rivolsero ai papi, all'imperatore, ai sovrani dei principali stati europei, alle repubbliche e ai principati italiani. Condizione irrinunciabile posta dall'Occidente per l'invio di adeguati soccorsi era l'unione delle Chiese greca e latina, che i Bizantini sostenvano dovesse essere ricercata solo attraverso un concilio ecumenico. Il Papato, dopo la conclusione del Grande Scisma e il ristabilimento dell'unità nella Chiesa romana, dovette affrontare la sfida del movimento conciliare; esso la vinse, grazie anche al successo conseguito nel 1439 a Firenze, dove fu proclamata solennemente l'unione di cattolici e ortodossi. Eugenio IV, dopo una lunga contrapposizione con il concilio di Basilea, aveva trasferito il sinodo in Italia, dove, nella prima metà del Quattrocento, si stava assistendo alla graduale formazione di entità statali territoriali: alcune di esse, le repubbliche di Venezia e Genova in particolare, avevano svolto per secoli un ruolo politico-economico di primo piano nell'Oriente bizantino.On 29 May 1453, after a siege of some eight weeks, Constantinople fell to the Ottoman sultan, Mehmed II. The fall of the city came as a bitter shock to Western Christendom, which had failed to see its plight and had, in spite of promises, sent it negligible help. Bitter controversies followed, involving mainly pope Nicholas V, the king of Naples, Alfonso of Aragona, and Venice. The long decline of the Byzantine Empire, which had been quickened by the outcome of the fourth crusade, became irreversible as the Turks conquered the whole of Asia Minor and occupied the Byzantine territories of Greece and Eastern Europe. The Palaelogan emperors were persuaded that Byzantium could be saved only by Western help; to obtain it, they addressed popes, the Western emperor, European Kings and Italian states. The main condition for proper aid from the West was the union of Greek and Latin Churches; in Byzantine opinion, however, it might be attained exclusively through an oecumenical council. Papacy, after the vicissitudes of the Great Schism, had to face the challenge of the conciliar movement, which it won thanks to the successful, even if ephemeral, result of the council of Florence as well. There, in July 1439, the union between Catholic and Orthodox Churches was solemnly celebrated. The synod had been moved by pope Eugenius IV, after harsh quarrels with the council of Basel to Italy, where, in the first half of fifteenth century, bigger territorial states were forming. Some of them had been long time playing an important political and economical part in the Byzantine East.Università Cattolica del Sacro CuoreMILANOTOSCANI, XENIO LUIGIMAZZUCCHI, CARLO MARIA2007-06-20Doctoral ThesisAdobe PDFhttp://hdl.handle.net/10280/170itopen
0001-01-01T00:00:00Z/9999-12-31T23:59:59Z/hdl_10280_1/didl/100